È nato il Movimento 5 Stelle di Conte: cosa prevede il programma dell’ex premier

Riccardo Lozzi

02/04/2021

Giuseppe Conte ha ufficializzato la sua discesa in campo alla guida del Movimento 5 Stelle: il programma e le prossime mosse dell’ex premier.

È nato il Movimento 5 Stelle di Conte: cosa prevede il programma dell’ex premier

Il discorso all’assemblea dei gruppi parlamentari ha decretato la nascita del nuovo Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte.

L’ex presidente del Consiglio, in diretta streaming con i deputati e i senatori pentastellati alla presenza anche del fondatore Beppe Grillo, ha esposto cosa prevede il suo programma per la rifondazione del Movimento, rivelando le intenzioni da nuovo leader.

Il capo politico in pectore ha affermato come sia necessario dotarsi di un nuovo statuto e una diversa macchina organizzativa, oltre a una rivisitazione delle 5 Stelle presenti nel simbolo le quali, ha sostenuto, devono essere “aggiornate senza essere rinnegate”.

Tuttavia, oltre alle parole pronunciate, sono anche gli argomenti ancora non affrontati da Conte ad incuriosire l’opinione pubblica. Tra questi, due su tutti: l’ormai sempre più probabile addio alla piattaforma Rousseau di Davide Casaleggio e lo spinoso argomento del limite dei due mandati che, secondo diversi retroscena, sta creando una vera e propria crisi tra i parlamentari in scadenza.

È nato il Movimento 5 Stelle di Conte

Un altro tema su cui Giuseppe Conte non si è pienamente esposto è quello delle alleanze, visto il possibile con il Partito Democratico per la creazione di una coalizione di centrosinistra in grado di competere contro il centrodestra di Salvini, Meloni e Berlusconi.

L’ex inquilino di Palazzo Chigi ha rivelato che nel suo primo faccia a faccia con il leader del PD Enrico Letta, non si è affrontato il discorso delle prossime mosse strategiche, privilegiando al momento una discussione su temi concreti come il piano vaccinale e i “sostegni per le imprese, le famiglie e i lavoratori”.

Diversi osservatori vedono però, con la leadership di Conte, il Movimento ormai nettamente schierato nel campo riformista e progressista, con una vocazione ambientalista.

Proprio riguardo a questo, durante la videoconferenza, è tornato a parlare di temi come la transizione ecologica e la giustizia sociale come le basi del nuovo corso.

Cosa prevede il programma dell’ex premier

Conte ha quindi dedicato spazio a una propria riflessione su argomenti riguardanti la democrazia interna dell’M5S, difendendo il principio fondativo dell’“uno vale uno”, ma declinandolo in un’altra forma rispetto alle origini.

Infatti, nonostante si tratti di un “fondamento della democrazia”, oltre all’onestà sono necessarie anche le capacità e le competenze specifiche in alcune materie e, proprio per tale ragione, la democrazia rappresentativa deve essere rafforzata.

Insomma, una chiusura netta al sogno alla democrazia diretta iniziale immaginato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

Per non creare problemi di governabilità del nuovo Movimento, Giuseppe Conte ha dedicato un passaggio anche alle correnti politiche interne, le quali saranno contrastate attraverso regole rigorose.

Infine sono stati annunciati una serie di incontri dopo Pasqua per raccogliere i suggerimenti della base e ufficializzare formalmente quale sarà l’organizzazione interna, ma si può dire che il M5S di Conte sia ormai partito.

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