Gelosia ossessiva è reato, fino a 6 anni di carcere: la decisione della Cassazione

Isabella Policarpio

25/07/2019

La gelosia ossessiva integra il reato di maltrattamenti in famiglia. Lo ha deciso la Cassazione in una recente sentenza. Ecco cosa si rischia.

Gelosia ossessiva è reato, fino a 6 anni di carcere: la decisione della Cassazione

La gelosia ossessiva può essere un vero e proprio reato. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, infatti, in alcuni casi questo atteggiamento integra il reato di maltrattamenti in famiglia (ex articolo 572 del Codice penale), punito con la reclusione da 2 a 6 anni.

Dunque, quando la gelosia ha i connotati di “ossessività”, quindi va ben oltre la normale vita di coppia, può portare a commettere atti lesivi delle sfera personale e sociale della vittima. Inoltre ha i connotati dell’assoggettamento della vittima, tipica esplicazione del reato di maltrattamenti in famiglia.

Tutti i dettagli nella sentenza n. 32781 del 22 luglio 2019 (in allegato).

La gelosia ossessiva è reato: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione, con una recente decisione, ha stabilito che la gelosia ossessiva può avere tutti gli estremi del reato di maltrattamenti in famiglia, e quindi vi si estendono le pene.

Il caso di specie prende le mosse dal ricorso proposto da un Pm che ricorreva contro la formula “il fatto non sussiste” emessa dal giudice d’Appello nei confronti di un uomo accusato dalla moglie di avere una gelosia esagerata ed ossessiva nei suoi confronti.

L’uomo, infatti, era stato assolto in quanto il tribunale non aveva riconosciuto la valenza penale dei suoi atteggiamenti. Ma la Cassazione, al contrario, ha accolto il ricorso del Pm ed ha rovesciato la decisione precedente: la gelosia ossessiva è paragonabile al reato di maltrattamenti in famiglia. Inoltre, gli atteggiamenti del marito, erano tali da provocare turbamento all’interno di tutto il nucleo familiare, anche delle figlie, costrette ad assistere alle scenate di gelosia.

Qui i dettagli della decisione della Cassazione:

Corte di Cassazione, sentenza n 32781 del 22 luglio 2019
Clicca qui per visionare il testo della sentenza

Gelosia ossessiva come maltrattamenti in famiglia: fino a 6 anni di carcere

Per gli ermellini, dunque, la condotta dell’uomo è a tutti gli effetti reato di maltrattamenti in famiglia ex 572 del Codice penale che prevede la reclusione da 2 a 6 anni e l’aggravante se i fatti sono commessi nei confronti di un minore.

Il fatto non deve stupire: il reato di maltrattamenti in famiglia persegue la ratio di tutelare l’integrità psico-fisica del nucleo familiare e gli atteggiamenti di gelosia ossessiva sono senza dubbio idonei a comprometterla.

Non solo, le continue chiamate, scenate di gelosia e pedinamenti sono idonei anche ad umiliare la vittima e a ledere sensibilmente il diritto ad una vita privata e l’esplicazione delle relazioni sociali. Insomma, per farla breve, l’uomo è stato condannato per maltrattamenti e a nulla è valso sostenere che la gelosia fa parte della vita di coppia.

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