Bonus 600 euro e 1.000 euro professionisti, Co.co.co, stagionali: istruzioni INPS

Teresa Maddonni

07/07/2020

Bonus 600 euro e 1.000 euro: INPS dà istruzioni per la domanda di professionisti, Co.co.co e stagionali. Particolare attenzione viene riservata ai lavoratori in somministrazione.

Bonus 600 euro e 1.000 euro professionisti, Co.co.co, stagionali: istruzioni INPS

Per i bonus 600 euro e 1.000 euro riservati a professionisti con partita IVA iscritti all’INPS, Co.co.co e stagionali per i mesi di aprile e maggio arrivano le istruzioni INPS, sebbene con qualche giorno di ritardo, con la circolare n.80 del 6 luglio 2020 per la domanda da presentare all’Istituto.

In particolare le istruzioni riguardano nel dettaglio il bonus 600 euro di aprile per i lavoratori in somministrazione e il bonus 1.000 euro di maggio riservato ai professionisti, Co.co.co e lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e stabilimenti termali che devono però rispettare per averlo alcuni requisiti.

Mentre per esempio i professionisti iscritti alla Gestione separata INPS hanno ottenuto il bonus 600 euro di aprile in automatico per avere quello da 1.000 euro devono dimostrare una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

I lavoratori in somministrazione invece, che prendono il bonus 600 euro e anche quello da 1.000 euro di maggio sono i nuovi beneficiari inseriti nel dl Rilancio. Per questi INPS con la circolare in questione individua in via preliminare le attività economiche di interesse e la categoria di lavoratori destinatari della predetta indennità.

Già da qualche settimana è possibile fare il bonus 600 euro e 1.000 euro, ma solo ora arrivano le prime istruzioni INPS. Vediamo quali sono.

Bonus 600 euro e 1.000 euro professionisti, Co.co.co, stagionali: istruzioni INPS

Se il bonus 600 euro è stato riconosciuto in automatico ai professionisti e Co.co.co per la mensilità di aprile, per quanto concerne invece il bonus 1.000 euro di maggio è necessario presentare apposita richiesta.

INPS fornisce delle istruzioni in merito e in particolare per i professionisti titolari di partita IVA alla data del 19 maggio 2020 (quella di entrata in vigore del decreto Rilancio) che devono, sulla base di quanto anticipato sopra, dimostrare di aver avuto una riduzione del reddito del 33% per ottenere il bonus 1.000 euro.

INPS chiarisce che per l’individuazione del suddetto requisito, il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento.

A tal fine, il professionista per avere il bonus 1.000 euro deve presentare all’INPS la domanda nella quale autocertifica il possesso del requisito.

INPS procede alla verifica comunicando i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione all’Agenzia delle entrate che a sua volta provvede a comunicare all’Istituto stesso l’esito.

INPS specifica anche che l’indennità non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR e che non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa, né tanto meno il diritto all’assegno per il nucleo familiare. Come liberi professionisti sono anche individuati i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo non titolari di pensione diretta diretto e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie

Per quanto invece concerne i Co.co.co, ai quali era riconosciuto anche il bonus 600 euro, possono ottenere il bonus 1.000 euro, ma devono:

  • aver cessato il rapporto di collaborazione coordinata e continuativa nel periodo ricompreso tra il 24 febbraio e il 19 maggio 2020, come risultante dalle comunicazioni obbligatorie (UNILAV);
  • non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto;
  • non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Per ciò che riguarda invece gli stagionali esclusivamente dipendenti del settore turismo e stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente un rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e che detta cessazione sia avvenuta con un datore di lavoro rientrante nei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali a questi è riconosciuto il bonus 1.000 euro di maggio che:

  • non siano titolari di trattamento pensionistico diretto;
  • non abbiano in essere un rapporto di lavoro dipendente;
  • non siano inoltre titolari di indennità NASpI.

Questo per quanto concerne il bonus 1.000 euro di maggio. Vediamo quali sono le istruzioni INPS per il bonus 600 euro e 1.000 euro riservato ai lavoratori in somministrazione.

Bonus 600 euro e 1.000 euro lavoratori in somministrazione: codici ATECO

Interessanti nella circolare INPS sono le istruzioni per i bonus 600 euro e 1.000 euro dei lavoratori in somministrazione.

L’articolo 84 del decreto Rilancio, in fase di conversione in legge e che ha già subito modifiche con vari emendamenti approvati, riconosce il bonus 600 euro di aprile e il bonus 1.000 euro di maggio ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nei settori del turismo e degli stabilimenti termali.

INPS precisa che i bonus 600 euro e 1.000 euro sono rivolti esclusivamente ai lavoratori somministrati che hanno cessato involontariamente un rapporto di lavoro in somministrazione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.

La grande novità è che il bonus 600 euro e 1.000 euro è riconosciuto ai lavoratori che anche dopo l’interruzione del contratto di cui sopra hanno instaurato e comunque cessato alla data del 19 maggio 2020 un altro rapporto di lavoro subordinato.

Gli stessi requisiti che abbiamo sopra riportato interessano anche i lavoratori in somministrazione che pertanto alla data del 19 maggio 2020 non devono titolari:

  • di trattamento pensionistico diretto;
  • di rapporto di lavoro dipendente;
  • dell’indennità di disoccupazione NASpI.

Come specifica INPS nella circolare, e questo è il punto di particolare interesse:

“Fermi restando i requisiti legislativamente individuati, come sopra esposti, considerato che l’indennità è rivolta ad una specifica categoria di lavoratori, si è reso necessario individuare in via preliminare le attività economiche di interesse e la categoria di lavoratori destinatari della predetta indennità.”

INPS individua il Codice Statistico Contributivo (CSC) che identifica il settore di riferimento in relazione all’attività effettivamente esercitata dall’azienda inerenti ai settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali. Tali codici sono stati individuati, in base alla catalogazione ISTAT di cui alla Tabella ATECO 2007.

Come da circolare INPS riportiamo pertanto le tabelle che indicano le attività economiche riconducibili ai settori del turismo e degli stabilimenti termali entro cui possono essere riconosciuti i bonus 600 euro e 1.000 euro ai lavoratori in somministrazione.

Tabella codici ATECO (la tabella riporta i codici ATECO per i quali può essere concessa l’indennità).

TURISMO
CSC 70501 Alberghi (ATECO 55.10.00); villaggi turistici (ATECO 55.20.10); ostelli della gioventù (ATECO 55.20.20); rifugi di montagna (ATECO 55.20.30); colonie marine e montane (ATECO 55.20.40); affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence (ATECO 55.20.51)
CSC 50102 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole (ATECO 55.20.52)
CSC 70501 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte (ATECO 55.30.00); gestione di vagoni letto (ATECO 55.90.10); alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero (ATECO 55.90.20)
CSC 70502 70709 Ristorazione con somministrazione (ATECO 56.10.11)
CSC 50102 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (ATECO 56.10.12)
CSC 70502 Ristorazione ambulante (ATECO 56.10.42); ristorazione su treni e navi (ATECO 56.10.50)
CSC 70502 70709 Bar e altri esercizi simili senza cucina (ATECO 56.30.00)
CSC 41601 70503 Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali (ATECO 93.29.20)
CSC 70504 40405 40407 Gelaterie e pasticcerie (ATECO 56.10.30)
CSC 70504 Gelaterie e pasticcerie ambulanti (ATECO 56.10.41)
CSC 70401 Attività delle agenzie di viaggio (ATECO 79.11.00); attività dei tour operator (ATECO 79.12.00); attività delle guide e degli accompagnatori turistici (ATECO 79.90.20); attività delle guide alpine (ATECO 93.19.92)
CSC 40404 70705 Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto (ATECO 56.10.20)
CSC 70708 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a. (ATECO 79.90.19)
STABILIMENTI TERMALI
CSC 11807 Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20)
CSC 70708 Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20)

INPS specifica che per la natura particolare del rapporto di lavoro in somministrazione, l’istruttoria sarà centralizzata, al fine di controllare la presenza, nelle comunicazioni obbligatorie inviate dai datori di lavoro al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (UniSomm), dell’indicazione delle società utilizzatrici che nel periodo utile all’ammissibilità del bonus 600 euro o 1.000 euro appartengono alle categorie ATECO sopra riportate.

Se l’esito non dovesse essere positivo la domanda inviata a INPS è posta nello stato di “preavviso di reiezione” che sarà comunicato in maniera tempestiva affinché questi possa allegare la documentazione probatoria utile alla revisione d’ufficio dell’esito stesso. Saranno le strutture territoriali dell’INPS del luogo di residenza del lavoratore a effettuare il riesame eventuale.

Il lavoratore dovrà dimostrare il servizio prestato nelle aziende e pertanto dovrà allegare il contratto o la lettera di assegnazione all’azienda utilizzatrice da cui si evinca lo svolgimento delle attività di lavoro in argomento o anche l’eventuale certificazione da parte del datore di lavoro o società di somministrazione dello svolgimento dell’attività e la matricola aziendale.

Vediamo brevemente cosa specifica INPS in merito alla domanda da fare per il bonus 600 euro o anche 1.000 euro rimandando nella circolare che alleghiamo di seguito.

Domanda bonus 600 euro e 1.000 euro

INPS dà le indicazioni per presentare la domanda per ottenere il bonus 600 euro e 1.000 euro nelle modalità che abbiamo già visto con la guida completa di Money.it.

La domanda per il bonus 1.000 euro va sicuramente presentata per ottenere il bonus 1.000 euro. INPS specifica che i lavoratori Co.co.co e i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali qualora non avessero presentato la domanda per il bonus 600 euro per i mesi di marzo e aprile 2020, possono beneficiare dell’indennità di cui all’articolo 84, comma 6, per il solo mese di maggio 2020.

I lavoratori in somministrazione per ottenere i bonus di 600 euro e 1.000 euro devono presentare apposita domanda.

INPS specifica che considerato il carattere emergenziale delle prestazioni, i potenziali fruitori possono accedere al servizio dedicato con modalità di identificazione più ampie e facilitate rispetto all’ordinario, utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per gli Enti di Patronato nel sito internet dell’Isituto.

I cittadini che vogliono richiedere il bonus 600 euro e 1.000 euro devono fare domanda e accedere al servizio con:

  • PIN rilasciato dall’INPS (sia ordinario sia dispositivo);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Se non in possesso di una delle credenziali appena illustrate sarà possibile accedere ai relativi servizi del portale INPS in modalità semplificata, per compilare e inviare la domanda online, previo inserimento della sola prima parte del PIN dell’INPS, ricevuto via SMS o e-mail subito dopo la relativa richiesta del PIN.

I bonus 600 euro e 1.000 euro possono essere richiesti tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Anche in questo caso, il cittadino può avvalersi del servizio in modalità semplificata, comunicando all’operatore del Contact Center la sola prima parte del PIN.

Per il servizio di accesso nella modalità semplificata specifica INPS che verranno date istruzioni ulteriori con apposito messaggio.

Circolare INPS numero 80 del 06-07-2020
Circolare INPS con istruzioni sul bonus 600 euro e 1.000 euro di maggio per professionisti, Co.co.co, stagionali e lavoratori del turismo in somministrazione.

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