Bonus 1.000 euro professionisti: che fine ha fatto il decreto?

Teresa Maddonni

16 Luglio 2020 - 17:16

Per il bonus 1.000 euro dei liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private si attende il terzo decreto attuativo con modalità e criteri di attribuzione delle risorse del Fondo per il reddito di ultima istanza. Che fine ha fatto? Tutto tace e rimane l’errore nel dl Rilancio convertito.

Bonus 1.000 euro professionisti: che fine ha fatto il decreto?

Bonus 1.000 euro professionisti: che fine ha fatto il decreto? Il riferimento è al bonus 1.000 euro di maggio per i professionisti iscritti alle casse di previdenza private che sono ancora in attesa del decreto attuativo (il terzo) di quanto previsto dal decreto Rilancio n.34/2020 all’articolo 78 appena convertito in Legge con la fiducia finale del Senato.

I liberi professionisti iscritti agli ordini e quindi alle casse di previdenza obbligatoria come possono essere avvocati, architetti o commercialisti hanno ottenuto grazie all’articolo 44 del decreto Cura Italia che ha istituito il Fondo per il reddito di ultima istanza un bonus 600 euro a marzo e un bonus 600 euro ad aprile entrambi anticipati da un decreto del ministero del Lavoro con il MEF per la ripartizione delle risorse del fondo.

Con l’articolo 78 del decreto Rilancio l’articolo 44 del Cura Italia è stato modificato prevedendo oltre al bonus 600 euro di aprile anche un bonus 1.000 euro di maggio. Per il bonus 1.000 euro di maggio solo il decreto interministeriale può definire modalità e criteri di attribuzione, ma tarda ad arrivare. Nel testo convertito del Rilancio poi permane un’anomalia che non è stata quindi corretta.

Bonus 1.000 euro professionisti: quando arriva il decreto?

Non si sa per il bonus 1.000 euro di maggio per i professionisti con cassa quando arriva il decreto attuativo. Immaginiamo e speriamo per tutti i liberi professionisti in difficoltà o che comunque le hanno affrontate durante il lockdown, a breve.

Il decreto attuativo per il bonus 600 euro di aprile è stato firmato il 29 maggio con la possibilità per i professionisti iscritti agli ordini di fare domanda dall’8 giugno all’8 luglio 2020.

A oggi sono passati già 8 giorni dal termine ultimo per fare la domanda e il 18 luglio scadranno i sessanta giorni previsti all’articolo 78 del decreto Rilancio. Sebbene molti professionisti abbiano chiesto attraverso i canali social alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo quando arriverà il decreto, ancora nessuna risposta è giunta.

D’altronde il bonus 1.000 euro per i professionisti è sempre avvolto da un alone di mistero: solo una dichiarazione del ministro Gualtieri a dl Rilancio ormai in vigore ne aveva svelato la cifra che inizialmente si pensava si sarebbe attestata sugli 800 euro.

Così anche per i professionisti iscritti alle casse private è stata prevista una terza mensilità di 1.000 euro. Anche se al momento non vi sono notizie sul decreto e sui criteri di attribuzione possiamo immaginare che questi saranno più stringenti come per le partite IVA iscritte alla gestione separata INPS.

Bonus 1.000 euro professionisti: resta l’errore nel decreto

Per il bonus 1.000 euro per i professionisti con cassa ancora non sappiamo quando arriverà il decreto, ma sappiamo che nel decreto Rilancio convertito rimane un errore che è stato definito materiale che impedirebbe a chi ha preso il bonus 600 euro a marzo di averlo ad aprile e maggio.

Il testo convertito del decreto Rilancio mantiene l’anomalia dell’articolo 86 sull’incompatibilità tra indennità che non viene corretta nella legge approvata. Ovviamente il decreto attuativo del 29 maggio ha fatto sì che per il bonus 600 euro di aprile questo problema venisse superato. Allo stesso modo immaginiamo che il decreto attuativo di prossima emanazione potrà modificare l’errore anche per il bonus 1000 euro di maggio per il quale tuttavia immaginiamo criteri più selettivi.

Quello che sappiamo è che sono moltissimi i professionisti con cassa iscritti agli ordini che ancora oggi sono in attesa del bonus 1.000 euro di maggio o almeno di sapere se potranno richiederlo o meno.

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