5 falsi miti sul mondo della consulenza

Seedble

12 Settembre 2023 - 13:31

Proviamo a sfatare i 5 miti più diffusi sul mondo della consulenza per offrire una visione più chiara di cosa realmente significhi avvalersi di questi servizi.

5 falsi miti sul mondo della consulenza

Sempre più aziende stanno valutando l’idea di ingaggiare società di consulenza per migliorare i loro processi e accelerare la crescita. Questa è una tendenza positiva che sottolinea non solo l’evoluzione del mercato, ma anche le diverse opportunità per i clienti di ottenere un ritorno sul loro investimento.

Tuttavia, nel campo della consulenza, circolano una serie di miti che possono confondere i potenziali clienti e ostacolare una decisione informata. Dunque, questo articolo ha l’obiettivo di sfatare alcuni di questi miti, per offrirti una visione più chiara di cosa realmente significhi avvalersi dei servizi di consulenza.

Proviamo a sfatare insieme i 5 miti più diffusi nel mondo della consulenza

2) Tutti i consulenti sono generalisti

Uno dei miti più comuni è che tutte le società di consulenza siano generaliste, pronte ad offrire soluzioni standardizzate per una vasta gamma di problemi in diversi settori. In realtà, il panorama della consulenza è molto più sfaccettato.

Prendiamo, ad esempio, una società di consulenza specializzata in cybersecurity. Questa società non solo offre servizi generali di sicurezza informatica, ma potrebbe avere consulenti specializzati in specifiche normative come il GDPR.

Esistono, infatti, consulenti altamente specializzati in specifici settori come la sanità, l’energia, la tecnologia o l’innovazione, come nel caso di Seedble. E non solo, all’interno di questi settori, alcuni consulenti potrebbero avere competenze ancor più specifiche, come l’innovazione farmaceutica o le energie rinnovabili.

Inoltre, è facile cadere nella trappola di considerare solo la specializzazione settoriale come elemento distintivo, tuttavia, esistono altre dimensioni che caratterizzano l’efficacia di una società di consulenza, quali ad esempio:

  • Metodologia - Ogni società di consulenza può adottare una metodologia specifica per affrontare i problemi. Ad esempio, alcune potrebbero utilizzare un approccio data-driven, basato sull’analisi di grandi quantità di dati per fornire soluzioni, mentre altre potrebbero prediligere un approccio più qualitativo, focalizzato su interviste e osservazioni sul campo. Conoscere la metodologia di un consulente può aiutarti a capire se le sue tecniche di risoluzione dei problemi sono allineate con le tue esigenze e aspettative.
  • Approccio etico - L’etica è diventata un fattore sempre più critico nella scelta di un consulente. È importante lavorare con un partner che non solo ti aiuti a raggiungere i tuoi obiettivi, ma lo faccia in modo etico e sostenibile. Per questo motivo, alcune società di consulenza potrebbero, ad esempio, rifiutare di lavorare in settori come le armi o il tabacco, mentre altre potrebbero impegnarsi attivamente in iniziative sociali o ambientali.
  • Fattori distintivi - Oltre a ciò, i consulenti possono differenziarsi per numerosi altri fattori, come l’esperienza internazionale, la capacità di implementazione delle soluzioni proposte, o l’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale o la blockchain. Questi fattori possono aggiungere valore al servizio offerto e dovrebbero essere considerati quando si valuta quale consulente sia il più adatto alle tue esigenze specifiche.

2) Automazione e tecnologia elimineranno il bisogno di consulenti umani

L’idea che l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe sostituire i consulenti è una preoccupazione diffusa, ma questa visione spesso manca di una comprensione sfumata del ruolo unico che i consulenti umani giocano nel mondo degli affari. Se è vero che l’AI è già ampiamente utilizzata nel modo della consulenza per aumentare l’efficienza e la precisione, è anche vero che la tecnologia agisce più come un complemento al talento umano piuttosto che un sostituto diretto.

Per cominciare, la capacità umana di instaurare relazioni basate sulla fiducia è qualcosa che l’AI non può replicare: un consulente può persuadere, empatizzare e stabilire legami in modi che un algoritmo semplicemente non può. Questi elementi relazionali sono spesso i fattori determinanti che fanno la differenza tra un progetto di successo e uno che non decolla.

Inoltre, i consulenti possiedono la capacità unica di capire il contesto in maniera profonda: vanno oltre i dati grezzi e le statistiche per interpretare le implicazioni reali per il loro cliente. Questa comprensione del contesto è critica, ad esempio, nella valutazione dei rischi e delle opportunità, una zona dove anche la migliore AI può fornire solo una parte del quadro completo. Consideriamo un caso in cui un’azienda utilizza un sistema AI per analizzare i dati dei clienti. Mentre l’AI può identificare i modelli di acquisto, un consulente potrebbe interpretare questi modelli nel contesto di una strategia di marketing più ampia.

Dunque, l’AI ha senza dubbio i suoi punti di forza. Può eseguire analisi di dati complesse a una velocità che nessun essere umano potrebbe eguagliare. Può automatizzare attività di base, come la gestione delle richieste dei clienti attraverso chatbot, lasciando ai consulenti più tempo per concentrarsi su questioni strategiche e complesse. Tuttavia, il valore umano è indispensabile per correggere e interpretare queste nuove possibilità che la tecnologia ci offre, quindi, per il momento, anche questo mito è ampiamente sfatato.

3) Culture competitive nelle società di consulenza e work-life balance negativo

Un altro mito comune è che le culture aziendali nelle società di consulenza siano improntate a una concorrenza spietata, che compromette tanto il work-life balance quanto l’armonia del team. Questa concezione è distorta e non riflette la realtà dei migliori ambienti di consulenza, dove la collaborazione è, in realtà, al centro della cultura aziendale.

In effetti, le società di consulenza di alto livello sono estremamente selettive nell’assunzione, con circa l’1% dei candidati che riesce ad ottenere un posto di lavoro. Questo introduce certamente un elemento di competizione durante la fase di selezione, tuttavia, una volta superata questa fase, i consulenti trovano un ambiente focalizzato sulla cooperazione e sul sostegno reciproco: l’obiettivo di un progetto alimenta un desiderio naturale di cooperazione e successo comune.

Non meno importante, i processi di promozione nelle migliori società di consulenza non fomentano la competizione interna. Le promozioni sono infatti basate su criteri di merito, con ciascun consulente valutato individualmente secondo un insieme di metriche predefinite. Molte delle migliori società di consulenza investono attivamente in programmi di mentorship e sviluppo professionale per favorire un ambiente stimolante e attivo.

Per quanto riguarda il work-life balance, molte società di consulenza moderne stanno facendo grandi passi avanti per garantire un equilibrio sano tra vita professionale e personale. Offrono orari di lavoro flessibili e remote working che possono adattarsi sia alle esigenze dei clienti sia ai bisogni personali dei consulenti. Questa flessibilità è particolarmente utile per coloro che hanno responsabilità familiari, consentendo un bilanciamento più gestibile tra casa e lavoro.

Inoltre, la cultura dell’overworking è attivamente scoraggiata, e l’importanza del tempo libero e del recupero è enfatizzata come elementi chiave per il mantenimento di alte prestazioni lavorative. Alcune società offrono anche servizi come consulenza per il benessere, programmi di fitness e altri benefit, contribuendo a un lifestyle più equilibrato.

4) I Consulenti ti dicono cose che già sai

C’è una credenza diffusa secondo la quale i consulenti fanno poco più che riecheggiare ciò che il cliente già sa. Questa è una rappresentazione riduttiva che non rende giustizia al valore aggiunto che un consulente può offrire. Quando un’azienda ingaggia un consulente, spesso ha già un’idea delle questioni critiche che la affliggono, tuttavia, avere un’idea del problema e risolverlo sono due cose molto diverse.

I consulenti adottano un approccio basato sui dati per analizzare i problemi, mettendo alla prova diverse ipotesi, anche quelle inizialmente formulate dal cliente. Questa analisi può non solo confermare alcune delle supposizioni del cliente ma anche smentirne altre, fornendo nuovi e preziosi spunti che l’azienda non aveva considerato.

E non è solo una questione di competenze tecniche: i consulenti investono un’ingente quantità di tempo nell’ascolto e nella comprensione delle dinamiche aziendali. Questo ascolto attivo, unito a una conoscenza approfondita delle migliori pratiche di settore, permette loro di individuare se i problemi apparenti sono solo sintomi di questioni più profonde. Essi, infatti, cercano la radice della questione, perché capiscono che trattare solo i sintomi non risolve la vera causa del problema.

5) Utilizzano le stesse soluzioni per ogni cliente

Una delle idee più diffuse è che le società di consulenza utilizzino una formula standard, applicando le stesse soluzioni a problemi differenti in diverse aziende. Questo concetto è particolarmente dannoso perché svaluta l’abilità del consulente di fornire soluzioni su misura, adattate alle esigenze specifiche di ciascun cliente.

In realtà, le migliori società di consulenza lavorano su tipologie simili di problemi in modo frequente, sviluppando quadri di riferimento per affrontare queste questioni in modo consistente ed efficiente per diversi clienti. Tuttavia, nessuna soluzione è identica all’altra. Questo perché le raccomandazioni vengono sviluppate in stretta collaborazione con il cliente, spesso lavorando con persone all’interno dell’organizzazione, rendendo le soluzioni altamente personalizzate per rispondere alle specifiche esigenze e situazioni del cliente.

È importante sottolineare che mentre un certo framework o modo di pensare può funzionare nella maggior parte dei casi, l’ambiente dettagliato è spesso molto diverso. I sintomi possono essere simili, ma la causa e la prescrizione necessaria per curarli sono spesso differenti. Ad esempio, non si possono raccomandare le stesse tecniche di comunicazione a organizzazioni differenti, poiché cultura e livello di istruzione diversi influenzano le preferenze che le persone hanno per i canali e gli stili di comunicazione.

Dunque, che tu sia un’azienda che ha bisogno di guida strategica o un aspirante consulente in cerca di lavoro, per orientarsi efficacemente nel vasto e variegato mondo della consulenza, il primo passo è acquisire una comprensione approfondita delle diverse specializzazioni, metodologie e culture aziendali che esistono nel settore. Informarsi e conoscere meglio ti permetterà di avere una visione più chiara su quale percorso sia più adatto alle tue esigenze.

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