Due regioni a rischio zona rossa e mezza Italia in arancione. I cambi di colore da lunedì 31 gennaio

Emiliana Costa

26/01/2022

26/01/2022 - 10:02

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Lunedì 31 gennaio sono diverse le regioni che rischiano il passaggio in arancione. E c’è anche chi ha già un dato da zona rossa. Ecco dove può scattare il lockdown.

Due regioni a rischio zona rossa e mezza Italia in arancione. I cambi di colore da lunedì 31 gennaio

In Italia continua la corsa del virus. Secondo il bollettino del ministero della Salute ieri, 25 gennaio, i nuovi casi di Covid-19 sono stati 186.740. Cresce ancora il numero delle vittime, 468 nelle 24 ore. Il tasso di positività è al 13,36%.

In questo momento, le regioni in zona arancione sono Valle d’Aosta, Piemonte, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Ma quali sono le regioni che rischiano il passaggio in arancione e giallo lunedì 31 gennaio? E chi rischia zona rossa e lockdown? Entriamo nel dettaglio.

Le regioni in zona gialla

Al momento, le regioni in zona gialla sono 13. Ma sono diverse quelle che la prossima settimana rischiano il passaggio nella fascia successiva. I parametri per entrare in zona arancione sono il tasso di occupazione delle terapie intensive al 20%, e quello dei reparti ordinari al 30%.

In base ai dati Agenas, al momento il Lazio ha entrambi i valori da zona arancione e se la situazione non cambia, venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza potrebbe sancirne il passaggio. Passaggio che avverrebbe lunedì 31 gennaio. Ma sono diverse le regioni in giallo che hanno già almeno un dato da zona arancione (la Liguria ha perfino il dato dell’area medica da zona rossa) e che potrebbero essere in bilico per la prossima settimana.

Ecco i dati Agenas dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari delle regioni attualmente in zona gialla:

  • Calabria 17% intensive 39% area medica
  • Campania 13% intensive 31% area medica
  • Emilia-Romagna 17% intensive 29% area medica
  • Lazio 22% intensive 32% area medica (entrambi i dati da arancione)
  • Liguria 18% intensive 42% area medica (dato da zona rossa)
  • Lombardia 15% intensive 33% area medica
  • Marche 23% intensive 29% area medica
  • Puglia 13% intensive 25% area medica
  • Sardegna 15% intensive 21% area medica
  • Toscana 22% intensive 27% area medica
  • Veneto 17% intensive 26% area medica
  • Trento 26% intensive 28% area medica
  • Bolzano 17% intensive 22% area medica

Le regioni in zona arancione

Attualmente le regioni in zona arancione sono cinque: Valle d’Aosta, Piemonte, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Tra queste, solo la Valle d’Aosta ha già un dato da zona rossa, ovvero il tasso di occupazione dei reparti ordinari al 53%. Rischiando il passaggio in rosso e il lockdown. I parametri per il passaggio in zona rossa sono 30% terapie intensive e 40% area medica.

Ecco i dati Agenas delle regioni attualmente in zona arancione:

  • Piemonte 23% intensive 31% area medica
  • Abruzzo 21% intensive 31% area medica
  • Friuli Venezia Giulia 24% intensive 37% area medica
  • Sicilia 19% intensive 38% area medica
  • Valle d’Aosta 19% intensive 53% area medica (dato da zona rossa)

Le regioni in zona bianca

Al momento in zona bianca ci sono solo tre regioni: Basilicata, Molise e Umbria. Tutte e tre però hanno già il dato relativo all’area medica da zona gialla. Quindi lunedì 31 gennaio si potrebbe verificare il cambio di colore. I parametri per il passaggio in zona gialla sono terapie intensive oltre il 10% e area medica oltre il 15%.

  • Basilicata 8% intensive 24% area medica
  • Molise 5% intensive 18% area medica
  • Umbria 8% intensive 29% area medica

Le regioni a rischio zona rossa lunedì 31 gennaio

Al momento, in base ai dati Agenas, le uniche due regioni che hanno già un dato da zona rossa sono la Valle d’Aosta e la Liguria. Entrambe, per quanto riguarda l’area medica, superano il limite del 40%. Come già detto, nella regione alpina il tasso di occupazione dei reparti ordinari è al 53%, in Liguria è al 42%.

Venerdì 28 gennaio, il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza per ufficializzare gli eventuali cambi di colore che avverranno lunedì 31 gennaio.

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