Zona gialla, occhio alle nuove regole del weekend: scattano misure e controlli

Laura Pellegrini

05/02/2021

03/08/2021 - 17:41

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Sabato 6 e domenica 7 febbraio, primo weekend di zona gialla, in alcune città italiane come Roma, Milano e Firenze entrano in vigore ordinanze anti-assembramenti. Ecco cosa prevedono.

Zona gialla, occhio alle nuove regole del weekend: scattano misure e controlli

Le immagini delle folle e degli assembramenti registrati nel weekend precedente l’entrata in vigore dell’ordinanza di Roberto Speranza (che inseriva in zona gialla più della metà delle Regioni italiane) hanno fatto il giro del web. Onde evitare il verificarsi di nuove feste a cielo aperto, che talvolta si sono trasformate in risse, quindi, i sindaci delle maggiori città italiane hanno firmato opportune ordinanze anti-assembramento.

In particolare, a Roma, Milano e Firenze i prefetti hanno previsto un aumento dei controlli nei principali luoghi della movida e i sindaci hanno adottato delle sanzioni per tutti i cittadini che non rispetteranno le regole.

Ecco spiegate nel dettaglio tutte le ordinanze anti-assembramento adottate dalle città italiane nel primo weekend di zona gialla.

Roma, stretta sui controlli sabato 6 e domenica 7 febbraio

La Capitale è pronta a trascorrere il primo weekend in zona gialla: sabato 6 e domenica 7 febbraio, infatti, tutti i cittadini del Lazio potranno andare a mangiare al ristorante e spostarsi liberamente all’interno del territorio regionale, senza obbligo di autocertificazione.

L’attenzione dei prefetti resta puntata sulle zone della movida di Roma: in particolare, verranno presidiati Trastevere, l’Eur, San Lorenzo, Ponte Milvio, Pigneto, la zona universitaria di piazza Bologna e il lungomare di Ostia. L’impianto che si intende riprodurre è quello che ha permesso di gestire i flussi di persone che si sono riversati sulla Capitale durante il periodo natalizio.

Il sistema di controllo del territorio finora ha tenuto grazie al senso di responsabilità dimostrato dai romani - questo è stato il commento del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi -. Bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione”.

Sono stati predisposti, a tal fine, dei corridoi con apposite delimitazioni a Piazza del Popolo per regolare i flussi in entrata e in uscita e per evitare la sosta e l’assembramento delle persone. Delle pattuglie di carabinieri e polizia a cavallo, invece, controlleranno la zona del Pincio.

Per raggiungere l’area del Tridente, invece, verrà fissato un numero massimo di accesi (rigorosamente contingentati), con la previsione della possibile chiusura delle stazioni metropolitane Spagna e Flaminio qualora necessario. Infine, via del Corso sarà suddivisa in diversi settori.

Zona gialla a Milano: occhi puntati sui Navigli

Anche la città di Milano si prepara per il nuovo fine settimana di zona gialla. Per evitare il formarsi di assembramenti nelle zone della movida, il prefetto Renato Saccone ha introdotto alcune regole.

Controlli rafforzati, quindi, a partire dai Navigli, ma anche nelle zone di corso Como e corso Garibaldi, soprattutto per verificare gli orari di chiusura dei locali e il rispetto del numero massimo di ingressi, oltre al rispetto del distanziamento tra le persone e il corretto utilizzo della mascherina.

A Firenze vietato stazionare in centro, multe fino a 1.000 euro

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha firmato un’ordinanza con la quale ha vietato lo stazionamento nelle aree di maggior rischio di affollamento. Come si legge nel testo dell’ordinanza, il perimetro dell’area si estende da piazza Beccaria (esclusa), Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, fino a viale della Giovine Italia (escluso).

L’ordinanza - ha chiarito il primo cittadino - riguarderà la fascia oraria più critica, quella che va dalle 18 alle 22, sia il venerdì che il sabato ”. Saranno limitati anche gli accessi alle vie, piazze e luoghi pubblici. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 400 a 1.000 euro.

Ora dobbiamo fare i conti con i fatti - ha detto Dario Nardella -: niente è ancora perduto, possiamo evitare di passare in fascia superiore di restrizione, se ognuno fa per davvero la sua parte e se limitiamo ulteriormente le occasioni di contatto in ogni situazione, di lavoro, familiare e di divertimento”.

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