Vendere usato online: regole, obblighi, e tassazione

Caterina Gastaldi

12/11/2022

14/11/2022 - 11:24

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Vendere usato online ha regole e obblighi da parte dei venditori? Quando i ricavi sono tassati? Come farlo legalmente?

Vendere usato online: regole, obblighi, e tassazione

Comprare e vendere oggetti usati online è un’attività sempre più comune. Aiuta a evitare sprechi inutili, a risparmiare, e può andare sia a beneficio del proprio portafoglio, sia dell’ambiente. Ma se è vero che questa abitudine ormai fa parte della quotidianità di tutti, non tutti sanno che vendere usato online ha delle regole, anche tra privati.

Che si tratti di vecchi oggetti ormai diventati da collezione, o vestiti che non si usano più, si dovranno comunque rispettare dei semplici obblighi. Questo però vale tanto per il venditore, quanto per il compratore. Una persona che accetta di acquistare un oggetto usato, per esempio, non potrà lamentarsi delle condizioni non ottimali dell’acquisto.

In questo articolo analizzeremo meglio le regole per vendere usato online, capendo anche se e quando sia necessario dichiarare i propri ricavi, o se sia necessario aprire una partita Iva.

Vendere usato online: regole base

Anche la vendita di usato online ha delle regole da dover rispettare, così come accade per quello ai mercatini o di persona. Tuttavia, quando la vendita avviene tra privati (e quindi il venditore non è un professionista del settore), le norme da rispettare sono ovviamente meno stringenti rispetto a quando ci si rivolge a un venditore con un negozio dell’usato.

In questo caso sia il cliente, sia il privato che vende online magari appoggiandosi ai social o a Ebay, hanno alcuni diritti e doveri.

  • Il venditore non può nascondere o tacere dei difetti dell’oggetto che vuole vendere, quando questi difetti non sono da imputarsi all’uso e al tempo.
  • Il compratore, acquistando un oggetto usato, accetta tacitamente che non sia in condizioni perfette, al pari di uno stesso prodotto nuovo.
  • Nella vendita tra privati non esiste il diritto di recesso.
  • Il venditore deve fornire al compratore tutte le informazioni utili.
  • Per la vendita degli oggetti mobili non serve un contratto scritto.

Vendere oggetti usati su internet è legale?

Come abbiamo visto, vendere usato online ha regole e obblighi, ma è del tutto legale, anche quando avviene tra privati. Non solo, è anche permesso vendere e barattare oggetti di diverso tipo, come libri, o software con licenza d’uso.

L’atto della vendita avviene con il semplice scambio dell’oggetto per i soldi, o degli oggetti (in caso di baratto), e non è previsto un contratto. Questa regola vale per tutti gli oggetti mobili, tuttavia nulla vieta di utilizzarlo, soprattutto nel caso di prodotti particolarmente preziosi.

Non solo, essendo la vendita di oggetti usati online un’attività occasionale, non bisogna richiedere permessi di alcun tipo. Ma se invece di vendere usato online vendo oggetti d’artigianato? Generalmente, se questa è un’attività occasionale, si può svolgere senza problemi.

Per esempio, una persona con l’hobby di intagliare il legno che qualche volta all’anno mette in vendita una sua produzione sui social, svolge un’attività occasionale. Quando invece questo avviene frequentemente (più volte al mese o alla settimana, per esempio), si può ricadere nella casistica dell’attività commerciale.

Vendere usato online: garanzia e recesso

Non esiste il diritto di garanzia per i privati che vendono oggetti usato su internet. Come si è visto tra le regole precedenti, chi acquista accetta tacitamente che l’oggetto non sia perfetto. Non può quindi chiedere il rimborso per eventuali problemi, tranne nel caso in cui:

  • i problemi sono stati taciuti dal venditore;
  • non sono da imputarsi all’utilizzo dell’oggetto e al tempo (e quindi l’acquirente non poteva immaginare che ci fossero).

Per esempio, si potrà vendere una vecchia radio usata online. L’acquirente ovviamente non potrà aspettarsi una radio che funzioni come appena uscita dalla fabbrica e lamentarsi di qualche malfunzionamento. Il venditore, dal canto suo, non può fornire informazioni errate per semplificare la vendita. Non si potrà dire che la radio funziona, quando invece è rotta e non si accende.

Il compratore non può chiedere la restituzione del denaro nel momento in cui decide che i difetti sul prodotto sono eccessivi, quando questi sono chiaramente dovuti all’utilizzo. Può farlo, invece, quando i problemi in questione non sono da imputarsi al tempo e sono stati taciuti dal venditore.

Se il venditore non volesse ridare i soldi al compratore, non si può denunciare. Il compratore può però intentare una causa civile.

Come vendere usato online

Quali sono le regole per vendere usato online efficacemente e senza problemi? Non esiste davvero una formula magica, ma ci sono alcuni accorgimenti da poter seguire.

  • Scegliere la piattaforma giusta, da Ebay, a Vinted, Etsy, Subito, o Bakeka. Ogni luogo digitale ha un suo pubblico specifico.
  • Inserire foto da diverse angolazioni, così che l’acquirente possa visionare attentamente il prodotto.
  • Mettere ogni possibile informazione utile. Questo significa anche sottolineare eventuali difetti inaspettati.
  • Nel caso in cui il ritiro non potesse avvenire a mano, inviare il prodotto solo dopo tutto o parte del pagamento.
  • Fornire prova della spedizione del prodotto e specificare nell’annuncio le eventuali spese di spedizione.

Serve la partita Iva per vendere usato?

Come detto, vendere usato online ha regole e obblighi diversi per i privati, rispetto a quelli previsti per i professionisti. Ma qual è la differenza tra queste due categorie?

In breve, un professionista svolge l’attività di vendita in modo professionale, esercitando attività commerciale. Un privato, invece, vende di tanto in tanto qualche oggetto che non vuole buttare. Si tratta quindi di un’attività occasionale, che non richiede partita Iva o emissione di documenti fiscali.

Vendita di usato online: quando è tassata

Solitamente, chi va a vendere usato online non deve inserire i ricavi nella dichiarazione dei redditi. Si tratta generalmente di un’attività non tassata. Questo soprattutto perché di base quando si vendono oggetti usati non ci si trova in una situazione di plusvalenza. In pratica, significa che non si va a guadagnare dalla vendita, perché il prodotto sarà stato acquistato a un prezzo inferiore rispetto a quello originale.

Può accadere però che la vendita di oggetti usati online possa essere tassata. Quando? Nel momento in cui c’è plusvalenza. Per esempio, può accadere nel caso di oggetti da collezione che nel tempo hanno acquistato valore.
Vendere usato online ha regole e obblighi diversi quindi, ma si tratta di un’attività assolutamente legale, senza particolari obblighi fiscali.

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