La variante sudafricana è resistente agli anticorpi? L’allarme degli esperti

Martino Grassi

24/01/2021

17/05/2021 - 17:06

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Cresce l’allerta nei confronti della variante sudafricana del coronavirus. Secondo gli esperti potrebbe essere resistente agli anticorpi.

La variante sudafricana è resistente agli anticorpi? L’allarme degli esperti

La variante sudafricana del coronavirus sembrerebbe mostrare una maggiore resistenza agli anticorpi del virus originale. A riferirlo è la CBS news, che è entrata in contatto con un laboratori in Sudafrica alle prese con lo studio del nuovo ceppo che sta spaventando le autorità di tutto il mondo.

A causa delle nuove varianti, molto più contagiose rispetto al ceppo originale, la corsa alle vaccinazioni sta subendo una vera e propria accelerata, nonostante i ritardi annunciati da Pfizer e Moderna per le consegna in Europa.

La variante del Sudafrica potrebbe resistere agli anticorpi

I ricercatori del laboratorio ad alto rischio biologico a Durban sono al lavoro per studiare il nuovo ceppo di coronavirus che si sta diffondendo in tutto il Sud Africa ad una velocità record, e secondo i primi studi sembrerebbe che questa variante mostri una certa resistenza agli anticorpi che i vaccini generano all’interno del corpo umano per fronteggiare il virus.

La variazioni presenti nel nuovo ceppo hanno permesso al coronavirus di infettare un maggior numero di persone, e quindi permettendo una maggiore diffusione, al momento tuttavia non sembra che la nuova mutazione del Sud Africa sia più mortale. Lo scienziato Tulio de Oliveira alla CBS che:

“Crediamo che stiamo attraversando una nuova pandemia con questa variante che non solo trasmette molto più velocemente, ma che potenzialmente ha anche una minore neutralizzazione”.

A fare eco alle sue dichiarazioni anche Alex Sigal, un ricercatore senior presso l’Africa Health Research Institute e presso il Max Planck Institute for Infection Biology in Germania, secondo il quale, la nuova variante del Sud Africa sembra avere la capacità di ridurre significativamente l’efficacia degli anticorpi nelle persone infettate dalla versione originale del virus. In sostanza dunque le difese sviluppate in seguito ad una prima infezione dal ceppo originale del virus potrebbero rivelarsi del tutto inutili contro la variante del Sud Africa, esponendo le persone ad una possibile seconda infezione.

La diffusione della variante sudafricana

Al momento la diffusione della variante del Sudafrica sembrerebbe legata esclusivamente a casi di importazione, a differenza di quella inglese che ha già raggiunto 61 Paesi, tra cui l’Italia.

Nel Regno Unito sono stati identificati 77 casi della variante rilevata per la prima volta in Sud Africa, ha detto il segretario alla sanità Matt Hancock, precisando che “i casi sono collegati ai viaggiatori che arrivano nel Regno Unito, piuttosto che alla trasmissione della comunità”.

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