Vaccino, dall’Australia una soluzione che protegge dal virus e dai sintomi: ecco come

Martino Grassi

26 Agosto 2020 - 22:03

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Una nuova speranza sul vaccino contro il coronavirus arriva dall’Australia, dove i ricercatori stanno lavorando ad un antidoto in grado di proteggere dal virus e dai sintomi della malattia. Ecco come funziona.

Vaccino, dall’Australia una soluzione che protegge dal virus e dai sintomi: ecco come

Il vaccino dell’Australia sarebbe in grado di contrastare il coronavirus e ridurre i sintomi della malattia. La conferma arriva dai dati sulla sperimentazione animale che ha evidenziato come l’antidoto posso offrire protezione solamente con una dose, ha dichiarato Keith Chappel, il co-responsabile del progetto, che ha portato avanti la sperimentazione sui roditori condotta nei Paesi Bassi, precisando che i risultati sono stati migliori delle aspettative. Anche in Italia sono state avviate le sperimentazioni sull’uomo lo scorso 24 agosto all’Ospedale Spallanzani di Roma.

La somministrazione di due dosi invece offrirebbe un’ottima protezione nei confronti del virus, i ricercatori hanno inoltre fatto sapere che la sperimentazione clinica di fase 1 ha preso il via lo scorso 20 luglio, coinvolgendo ben 120 volontari a cui è stata somministrata una dose di vaccino; le ultime 20 somministrazioni sono avvenute nel corso di questa settimana. Per il momento non sono stati riscontrati problemi legati alla sicurezza del farmaco tra i partecipanti coinvolti nella sperimentazione.

Vaccino australiano: come funziona?

Il funzionamento del vaccino australiano differisce da quelli attualmente in sperimentazione sull’uomo, fanno sapere i ricercatori. Questo antidoto infatti basa la sua efficacia sulle subunità proteiche della proteina Spike, che vengono veicolate mediante quella che in gergo viene definita la tecnica del morsetto molecolare, in grado di rendere innocuo il virus e rendendolo incapace di infettare l’organismo.

Questo diverso funzionamento rende questo vaccino uno dei più promettenti, poiché può essere ricalibrato anche sulle eventuali mutazioni che il virus potrebbe attuare in futuro. Chappel ha specificato che “la risposta immunitaria neutralizzante indotta dal nostro vaccino nei modelli animali era migliore del livello medio di anticorpi trovato nei pazienti che sono guariti dalla COVID-19”.

Quando sarà lanciato il vaccino

Secondo le stime iniziali i ricercatori hanno fatto sapere che il vaccino con molta probabilità potrà essere lanciato già a partire dall’inizio del prossimo anno per l’uso di emergenza se la ricerca continuerà a procedere nella giusta direzione, gli studi clinici invece potranno proseguire almeno fino a metà del 2021.

La sfida più grande riguarderà la produzione dell’antidoto, che sarà affidata alla casa farmaceutica Commonwealth Serum Laboratories (CSL), la quale partecipa anche alla sperimentazione:

“Stiamo lavorando con CSL per garantire che il rendimento della produzione sia il più efficiente possibile e abbiamo piena fiducia che saranno in grado di produrre le milioni di dosi necessarie per proteggere la popolazione australiana”.

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