Vaccino anti-Covid ottenuto dal tabacco: il progetto di una start-up thailandese

Gabriele Stentella

17 Gennaio 2022 - 17:54

condividi

La start-up Baiya Phytopharm sta lavorando a un progetto innovativo: lo sviluppo di un vaccino anti-Covid a base proteica partendo dalle foglie di tabacco.

Vaccino anti-Covid ottenuto dal tabacco: il progetto di una start-up thailandese

È stata ultimata la sperimentazione umana di Fase I di un nuovo vaccino anti-Covid, derivato dalle foglie di tabacco, a comunicarlo l’azienda thailandese Baiya Phytopharm. La notizia ha suscitato un grande interesse da parte dei media internazionali, poiché fino a ora solo altre due società farmaceutiche - la britannica GSK e la canadese Medicago - avevano concentrato i loro sforzi nello sviluppo di un vaccino a base vegetale.

I dati sull’efficacia del nuovo preparato thailandese contro il SARS-CoV-2 non sono ancora stati diffusi, ma i portavoce di Baiya Phytopharm hanno espresso ottimismo riguardo le condizioni di salute dei partecipanti ai test e il livello di sicurezza del nuovo vaccino.

Vaccino anti-Covid di Baiya: caratteristiche principali

Il vaccino anti-Covid thailandese di Baiya è un preparato proteico ricombinante che si ottiene mediante la stessa tecnologia con la quale si sono realizzati il vaccino contro l’epatite B o il vaccino anti-Covid statunitense di Novavax: i ricercatori inseriscono all’interno di microrganismi il materiale genetico che codifica l’antigene di un agente patogeno. In un secondo momento, si provvede a purificare l’antigene e inserirlo all’interno di un vaccino.

Nel caso della Covid-19, l’antigene è la proteina Spike, grazie alla quale il coronavirus riesce a penetrare all’interno delle cellule umane per replicarsi. Nei vaccini proteici non è pertanto presente né l’RNA messaggero del virus, né tanto meno il patogeno in forma inattivata, bensì una proteina replica della Spike, contro la quale il sistema immunitario produrrà anticorpi.

La fondatrice della start-up Suthira Taychakhoonavudh ha spiegato che le foglie di tabacco sono usate come organismo ospite dal quale estrarre la proteina da inoculare nell’organismo mediante il vaccino. Nel corso di un’intervista, la scienziata non ha fornito statistiche riguardanti l’efficacia del preparato thailandese nel prevenire la malattia e gli eventuali effetti indesiderati osservati sui volontari, ma si è limitata a riferire quanto segue:

“Finora, quello che sappiamo è che tutti i volontari sono al sicuro. E guardando il profilo di sicurezza, ne siamo molto contenti”

Taychakhoonavudh ha successivamente precisato che la Fase II di sperimentazione inizierà a febbraio, mentre la Fase III dovrebbe verosimilmente essere avviata entro giugno. L’approvazione del vaccino di Baiya è attesa entro il quarto trimestre del 2022.

Quali vantaggi avrebbe il nuovo vaccino anti-Covid?

Secondo quanto si apprende da una nota aziendale, il vaccino ottenuto dalle foglie di tabacco sarebbe molto più semplice da produrre su vasta scala rispetto a quelli utilizzati fino a oggi. I laboratori della start-up riuscirebbero ad assicurare una fornitura mensile di circa 5 milioni di dosi, mentre su base annua si possono produrre quasi 60 milioni di dosi. A tal proposito, la dottoressa Taychakhoonavudh ha chiarito che la produzione di un prototipo richiede mediamente non più di 10 giorni, mentre sono necessari non più di 21 giorni per stabilire se il prototipo sia o meno funzionante.

Il preparato proteico può inoltre suscitare meno scetticismo negli individui che non si sono ancora vaccinati per paura di effetti collaterali legati al vaccino, dato che la tecnologia con cui si realizza il preparato di Baiya è sfruttata da decenni e i suoi benefici per la salute umana sono ben noti.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO