Vaccino Covid: l’Italia lo produrrà da sé, ecco quando

Antonio Cosenza

03/03/2021

03/03/2021 - 18:18

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L’Italia sta lavorando per avere più dosi di vaccino il prima possibile. Per questo si sta ragionando sulla possibilità di produrre il vaccino “in casa”.

Vaccino Covid: l’Italia lo produrrà da sé, ecco quando

Avere il vaccino Covid prodotto in Italia aiuterebbe di certo il nostro Paese ad uscire al più presto dalla crisi sanitaria. Questo, infatti, vorrebbe dire avere a disposizione più dosi di vaccino senza dover sottostare alle tempistiche degli accordi raggiunti dall’Unione Europea, così da poter velocizzare la campagna vaccinazioni e arrivare al più presto all’immunità di gregge.

D’altronde, il problema dell’Italia è proprio questo: non aver avuto a disposizione sufficienti dosi per poter accelerare le vaccinazioni. Poi ci sono stati sicuramente anche problemi di tipo strutturale e organizzativo - ed è per questo che Draghi ha deciso di sostituire Arcuri - ma resta il fatto che i ritardi nelle consegne delle varie dosi pattuite ha inciso molto. Lo dimostra anche il fatto che la Gran Bretagna, che ha stipulato da sola accordi con le case farmaceutiche per la consegna dei vaccini, oggi è davanti a tutti in Europa riguardo al numero dei vaccinati.

Questo il nuovo Governo lo sa ed è per questo motivo che si sta lavorando verso una direzione chiara: trovare una soluzione per produrre il vaccino Covid direttamente in Italia.

Vaccino Covid prodotto in Italia: quando lo avremo a disposizione

Nella giornata di oggi al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), presieduto dal leghista Giancarlo Giorgetti, si è tenuta una riunione molto importante: si è parlato, infatti, della possibilità di produrre in Italia i vaccini anti-Covid.

Hanno preso parte all’incontro, oltre al Ministro Giorgetti, anche il Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, quello dell’AIFA, Giorgio Palù, il nuovo sottosegretario con delega ai Servizi, Franco Gabrielli, e il commissario per l’emergenza Figliuolo.

La notizia è che sembra ci siano le condizioni, anche immediate, per iniziare con la fase dell’infialamento e finitura. C’è fiducia, infatti, “sull’eccellenza produttiva dell’Italia”, tant’è che molte aziende sono già pronte a partire.

A tal proposito, il Ministro Giorgetti ha dato mandato a diversi rappresentati di procedere con l’individuazione di contoterzisti in grado di produrre il vaccino Covid in Italia. L’obiettivo è di avere una nostra produzione avviata già entro l’autunno del 2021. Al momento, comunque, è stato deciso di mantenere “il massimo riserbo” sulle aziende che saranno coinvolte nel processo di verifica in corso.

L’obiettivo, quindi, è quello di realizzare in Italia un polo per la ricerca di farmaci e vaccini, il quale sarà finanziato da investimenti pubblici e privati. Si tratterebbe di un svolta per il nostro Paese, il quale avrebbe l’arma per la lotta alla pandemia direttamente in casa.

E non è tutto: lo stesso Giorgetti nella giornata di domani terrà un incontro con il Commissario Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno e i servizi, per avviare un progetto europeo per il rafforzamento della produzione di vaccini.

L’obiettivo è chiaro: avere il prima possibile il maggior numero di dosi a disposizione, a costo di produrle da sé. Progetto che comunque dovrebbe concretizzarsi solamente dopo l’estate.

Il piano vaccini va migliorato

Parallelamente il Governo sta lavorando per risolvere alcuni problemi riscontrati in queste settimane. Ad esempio, uno dei nodi da sciogliere riguarda l’andamento “a macchia di leopardo”, con ogni Regione che sta decidendo in autonomia come organizzare la campagna di somministrazione.

Serve uniformità e di questo si parlerà in un prossimo incontro - in programma venerdì - tra Governo e Regioni riguardo al tema dei vaccini. Si parlerà di come potenziare ancora la campagna vaccinazioni: a tal proposito, per questo obiettivo presto dovrebbero esserci a disposizione altri due miliardi in arrivo dal Decreto Sostegno.

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