USA: ecco perché sono necessari ulteriori stimoli

Ufficio Studi Money.it

7 Dicembre 2020 - 11:01

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Il livello di stimoli fiscali attualmente proposto potrebbe non bastare a rilanciare il mercato del lavoro USA. A rilevarlo è Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro in Italia.

USA: ecco perché sono necessari ulteriori stimoli

Gli Stati Uniti hanno bisogno di nuovi stimoli all’economia. È quanto emerge dall’analisi di Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro in Italia, dopo la diffusione degli aggiornamenti relativi l’andamento del mercato del lavoro USA di novembre.

Il mese scorso il saldo delle buste paga nei settori non agricoli, le c.d. non-farm payrolls USA, ha segnato un incremento d 245 mila unità. Il dato è inferiore rispetto al consenso degli analisti che, dopo l’amento di 610 mila buste paga messo a segno ad ottobre (dato rivisto), si attendevano +475 mila unità.

Segno meno invece per il tasso di disoccupazione, che dopo aver toccato un picco ad aprile al 14,7%, è passato dal 6,9 al 6,7%.

Mercato lavoro USA: preoccupa rallentamento dell’occupazione

Nonostante con quello di ottobre gli incrementi consecutivi delle payrolls siano saliti a sette, l’indebolimento del trend rialzista segnala che la lotta tra il mercato del lavoro USA ed il COVID-19 non può dirsi conclusa.

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"I dati emersi relativi ai posti di lavoro creati in USA a novembre (245.000, al minimo da maggio), dimostrano che la creazione di posti di lavoro nel mercato statunitense non è così forte come ci si aspettava”, ha rilevato Fusco Femiano.

Alla luce dell’incremento dei casi che potrebbe fare da corollario agli spostamenti legati al Ringraziamento e alle festività natalizie, potremmo assistere, in attesa dell’arrivo su larga scala del vaccino, ad un deciso peggioramento della situazione.

"Gli Stati Uniti –continua l’esperto- si apprestano a subire una seconda ondata di Covid e, in virtù anche di un quadro poco chiaro sulla distribuzione del vaccino, potrebbero essere necessari ulteriori stimoli per supportare la creazione di nuovi posti di lavoro”.

Di conseguenza, il Congresso potrebbe “valutare un aggiornamento del pacchetto di stimolo, dato che la stima attuale di 900 miliardi di dollari è notevolmente inferiore a quella presentata sia dai Democratici che dai Repubblicani durante la recente campagna elettorale".

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