Le università che fanno guadagnare di più

Redazione

10/08/2022

10/08/2022 - 11:27

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Quali sono le università che consentono di guadagnare di più? Ecco quelle che nel 2022 offrono più opportunità di carriera.

Le università che fanno guadagnare di più

Università che fanno guadagnare: quali sono le facoltà e gli atenei che offrono più opportunità di carriera?

A rispondere è lo studio effettuato dall’Osservatorio Job Pricing, che evidenzia quelle che sono le prospettive future in base all’università prescelta.
Una volta conseguita la maturità, proseguire il proprio percorso di studi consente di ambire a uno stipendio più alto. Difatti un laureato guadagna in media il 46% in più di un non laureato.

Anche se decidere di frequentare l’università va spesso oltre le possibilità di guadagno future e la scelta della facoltà migliore è spesso legata alle proprie passioni o ambizioni, in un mercato del lavoro in continuo mutamento e a fronte di una crisi occupazionale che sembra inarrestabile, sono tanti gli studenti e le famiglie che preferiscono scegliere l’università in maniera meno romantica e più razionale, e che si chiedono quale sia la laurea che permette di guadagnare di più.

Questo perché, se è vero che studiare e formarsi è sempre un investimento, è altrettanto vero che frequentare l’università è una spesa di soldi, energie e tempo da dedicarvi.

A fronte di un investimento personale e familiare notevole, è lecito chiedersi quali siano le facoltà più remunerative e che promettono guadagni migliori.

Per rispondere a questa domanda analizziamo di seguito i dati del rapporto di Job Pricing sulle lauree che fanno guadagnare di più.

Le lauree che fanno guadagnare di più

Sulla base di quello che è il livello retributivo garantito all’ingresso nel mondo del lavoro, le facoltà che premiano maggiormente sono Ingegneria chimica e dei materiali, Ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni e Ingegneria meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale.

La laurea che promette guadagni maggiori è quindi la facoltà di Ingegneria chimica e dei materiali, per cui la retribuzione annua media prevista per un neolaureato di età compresa tra i 25 e i 34 anni è pari a 33.519 euro lordi.

Subito dietro i laureati in Ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni, con un guadagno di 33.293 euro e in Ingegneria meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale, con 33.126 euro.

Area disciplinareRal tra 25 e 34 anni
Ingegneria Chimica e dei Materiali 33.519
Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni 33.293
Ingegneria Meccanica, Navale, Aeronautica e Aerospaziale 33.126
Ingegneria gestionale 32.729
Scienze matematiche e informatiche 32.201
Scienze economiche 32.134
Scienze fisiche 31.931
Ingegneria nucleare 31.647
Scienze statistiche 31.326
Scienze chimiche 31.235
Ingegneria civile e Architettura 30.757
Scienze giuridiche 30.584
Scienze mediche 29.893
Scienze biologiche 29.803
Scienze politiche e sociali 29.565
Lingue e letterature straniere moderne 28.457
Scienze storiche e filosofiche 28.357
Scienze pedagogiche e psicologiche 27.709

La classifica conferma uno dei luoghi comuni difficili da sfatare: le lauree in discipline scientifiche fanno guadagnare di più mentre le materie umanistiche come lettere o lingue restano ferme agli ultimi posti.

Il salario in ingresso non è però il solo indice da considerare per capire quali sono le università che consentono di guadagnare di più. Come evidenziato nell’Osservatorio JobPricing, è necessario valutare anche l’evoluzione nel corso della carriera.

Differenze tra laureati e non laureati

Se la facoltà che avete scelto o che vi piacerebbe frequentare dal 2022 non è tra le prime in classifica c’è sempre una consolazione: avere una laurea premia e, ancor di più, premia specializzarsi.

La retribuzione lorda media di un non laureato tra i 25 e i 34 anni è pari a 24.517 euro all’anno, contro i 30.177 euro di un laureato. Una differenza che è pari a circa 6.000 euro in media all’anno.

A parità di posizione lavorativa, la differenza di retribuzione tra laureati e non laureati non è poi così eclatante, soprattutto nei primi anni di ingresso nel mondo del lavoro, ma la costruzione della propria carriera professionale è quella che fa la differenza.

Difatti, a seconda del titolo di studio si verificano dei balzi di retribuzione: maggiore è il titolo di studio, maggiore sarà l’importo guadagnato. Tra diploma e laurea magistrale, per esempio, c’è una differenza del 42%.

Livello di istruzioneRal 2021
Scuola dell’obbligo 25.413
Diploma di scuola professionale 26.481
Diploma di media superiore 29.496
Laurea triennale 30.195
Master di I livello 42.467
Laurea magistrale 42.016
Master di II livello 48.378
Dottorato di ricerca 48.749

Partiamo tuttavia dai dati relativi al livello di istruzione e Ral per inquadramento:

Livello di istruzioneDirigentiQuadriImpiegatiOperai
Non laureati 97.077 53.757 30.444 24.796
Laureati 104.196 54.993 31.813 25.175
Differenza % 7 2 4 2

L’analisi è ancora più interessante se si guarda al guadagno medio previsto in base al livello d’istruzione:

Livello di istruzioneDirigentiQuadriImpiegatiOperai
Scuola dell’obbligo 100.061 51.023 29.618 24.891
Diploma di scuola professionale 98.269 51.507 30.544 25.055
Diploma di media superiore 96.638 53.988 30.587 24.546
Laurea triennale 93.752 51.923 28.956 24.114
Master di I livello 109.607 56.529 31.450 25.370
Laurea magistrale 104.087 55.109 32.870 26.056
Master di II livello 106.769 55.688 34.086 ND
Dottorato di ricerca 101.223 54.742 33.994 ND

Quel che emerge dal Report JobPricing è quindi che avere una laurea non consente automaticamente di avere uno stipendio più alto per il solo fatto di aver studiato ma, al contrario, raggiungere alti livelli di istruzione apre le porte a percorsi di carriera più prestigiosi, massimizzando quindi le possibilità di guadagno.

Gli atenei che fanno guadagnare di più

A essere importante, però, non è solo “cosa si studia”, ma anche il “dove”. Ad esempio, il report rileva che chi ha studiato in un’università privata ha un ritorno economico superiore del 6% rispetto a chi ha frequentato un ateneo statale, mentre chi ha frequentato un politecnico ha un margine di guadagno superiore - sebbene marginalmente - rispetto a chi ha studiato presso una sede privata di circa 1000 euro.

Tipologia di universitàRal
Università privata 41.527
Università statale 39.211
Politecnico 42.719

Ci sono delle differenze anche tra Nord e Sud. Una laurea presso un’università settentrionale apre a opportunità di guadagno superiori del 2% rispetto a chi si laurea al Centro, e del 10% rispetto a chi prende il titolo al sud.

Sede dell’universitàRal
Nord 40.527
Centro 39.701
Sud e Isole 38.062

Se si guardano esclusivamente le retribuzioni, dal Report emerge che è meglio laurearsi presso un politecnico al Nord, piuttosto che a una statale al Sud, ma è da tenere conto che le differenze nella media retributiva per area geografica sono influenzate sia dalla tipologia di atenei presenti sul territorio e sulla collocazione del posto di lavoro ottenuto.

Ma quali sono quindi le migliori università dove studiare? Ecco la classifica dei 40 atenei per livello di retribuzione media nei primi 10 anni di carriera di un laureato:

AteneoRal mediaScostamento dalla Ral media della classe di età 25-34
Università Commerciale Luigi Bocconi 34.413 14,0
Politecnico di Milano 32.891 9,0
Luiss 32.769 8,6
Università Cattolica del Sacro Cuore 31.735 5,2
Politecnico di Torino 31.671 5,0
Università degli Studi di Roma Tor Vergata 31575 4,6
Università degli Studi di Parma 30.955 2,6
Università degli Studi dell’Aquila 30.910 2,4
Università degli Studi di Pavia 30.880 2,3
Università degli Studi di Pisa 30.745 1,9
Università degli Studi di Trieste 30.707 1,8
Università degli Studi di Padova 30.680 1,7
Università degli Studi di Genova 30.645 1,6
Università degli Studi di Trento 30.611 1,4
Università degli Studi di Brescia 30.492 1,0
Università degli Studi di Napoli Federico II 30.445 0,9
Università di Roma La Sapienza 30.438 0,9
Università degli Studi di Siena 30.421 0,8
Università degli Studi Roma Tre 30.379 0,7
Università degli Studi di Torino 30.364 0,6
Università degli Studi di Milano Bicocca 30.349 0,6
Università degli Studi di Milano 30.291 0,4
Università degli Studi di Palermo 30.284 0,4
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 30.254 0,3
Università degli Studi di Bergamo 30.219 0,1
Università degli Studi di Udine 30.188 0,0
Politecnico di Bari 30.099 -0,3
Università degli Studi di Firenze 30.025 -0,5
Università degli Studi di Ferrara 29.926 -0,8
Università Politecnica delle Marche 29.869 -1,0
Alma mater studiorum Università di Bologna 29.867 -1,0
Università degli Studi della Calabria 29.789 -1,3
Università degli Studi di Napoli Parthenope 29.695 -1,6
Università degli Studi di Perugia 29.682 -1,6
Università degli Studi di Catania 29.543 -2,1
Università degli Studi di Bari 29.397 -2,6
Università degli Studi di Messina 29.387 -2,6
Università Ca Foscari di Venezia 28.922 -4,2
Università degli Studi di Verona 28.915 -4,2
Università degli Studi di Cagliari 28.706 -4,9

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