Il Ponte sullo Stretto di Messina continua a dividere gli italiani: a confermarlo è un sondaggio di Money.it, con i contrari che sono leggermente in maggioranza rispetto ai favorevoli.
Il Ponte sullo Stretto di Messina divide gli italiani. A confermare questo sentore è arrivato un partecipato sondaggio - hanno risposto quasi 7.000 lettori - realizzato da Money.it, con i contrari all’opera che sono stati il 51% dei rispondenti a fronte di un 49% che invece si è detto favorevole.
Tra le tante opere in cantiere in Italia, specie ora che sul piatto ci sono i 200 miliardi del Pnrr, il Ponte sullo Stretto di Messina è senza dubbio il progetto più complesso ma anche discusso, visto che sono molti i contrari come emerge chiaramente dal sondaggio.
I dubbi derivano dai costi del ponte, dalla sua effettiva utilità e soprattutto dai rischi ambientali e infrastrutturali, tanto che la commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) composta da 40 saggi ha sollevato oltre 200 richieste di approfondimento al progetto definitivo.
Il ponte sullo Stretto di Messina però è il grande cavallo di battaglia di Matteo Salvini, con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che, in questa campagna elettorale per le elezioni europee di giungo, molto ha puntato sulla realizzazione dell’opera che però già sta subendo ritardi.
Per rispondere alle richieste di approfondimento avanzate dalla commissione VIA, la società Stretto di Messina - concessionaria che gestisce il progetto del Ponte sullo Stretto nata nel 1981 e ora rispolverata dal centrodestra dopo essere stata messa in liquidazione dal secondo governo Conte - ha chiesto quattro mesi di tempo che inevitabilmente renderanno impossibile l’apertura del cantiere entro questa estate come invece promesso più volte da Salvini.
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Il sondaggio realizzato da Money.it - che non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione - sembrerebbe parlare chiaro: il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera altamente divisiva in Italia.
Per Matteo Salvini il Ponte sullo Stretto porterà grandi vantaggi in termini economici, di posti di lavoro e di percorrenza, con i costi - 13,5 miliardi in totale, a cui aggiungere un altro miliardo già speso in passato - che potrebbero essere in parte ammortizzati da consistenti finanziamenti europei.
I contrari all’opera però non hanno puntato il dito solo sulla questione dei costi, di certo un aspetto non secondario, ma anche sulla fattibilità del ponte e sulla sicurezza dell’opera, dubbi che sono stati confermati dai rilievi sollevati dalla commissione VIA.
“Le richieste riguardano in particolare la compatibilità ambientale del ponte sullo Stretto di Messina - si legge sul Post -. Gli esperti hanno detto che nel progetto definitivo presentato dalla Stretto di Messina mancano valutazioni sulla qualità dell’aria e sulla dispersione di inquinanti nel mare, oltre a una stima delle conseguenze relative alla costruzione dei pontili del cantiere e della possibile deformazione della costa. Non ci sono nemmeno analisi sulla tutela della biodiversità, sugli effetti dell’inquinamento acustico, delle vibrazioni dovute al passaggio di treni e auto, dei campi elettromagnetici dell’area e uno studio sul rischio maremoto”.
Come ha spiegato in una nota Eurolink, il consorzio guidato dal Gruppo Webuild che dovrà realizzare l’opera, il ponte sospeso che unirà Sicilia e Calabria sarà il “più lungo al mondo, con una campata complessiva di circa 3.660 metri e una luce centrale sospesa di 3.300 metri”. “La sua piattaforma, tecnicamente chiamata impalcato, avrà una larghezza totale di circa 60 metri, e le due torri collocate a terra, che andranno a reggere l’intera struttura, raggiungeranno un’altezza di 399 metri - si legge ancora -. La struttura accoglierà due carreggiate stradali con tre corsie per direzione (due di marcia e una di emergenza) e una linea ferroviaria a doppio binario, consentendo un flusso di 6.000 veicoli all’ora e fino a 200 treni al giorno, rivoluzionando la mobilità dell’area e dell’intero Sud Italia”.
In attesa dell’apertura del cantiere - già in ritardo rispetto al cronoprogramma stilato da Matteo Salvini come da buona tradizione nostrana -, gli italiani appaiono divisi sul tema del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera in passato fortemente voluta da Silvio Berlusconi e che ora sarà avviata dal governo guidato da Giorgia Meloni.
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