In arrivo i bandi per i due concorsi per insegnanti di religione cattolica attesi da venti anni. Dai requisiti di partecipazione, alle tempistiche e alle prove: ecco cosa sappiamo al momento.
Due concorsi scuola per insegnanti di religione arriveranno a breve. I bandi, uno straordinario e uno ordinario, andranno a coprire un totale di 6.428 posti facendo la felicità dei docenti che attendono da anni il concorso.
Ma cosa sappiamo dei concorsi scuola per insegnanti di religione cattolica? A differenza del concorso scuola straordinario ter, il cui bando è atteso già a novembre 2023, per quanto riguarda gli insegnanti di religione cattolica questi dovranno aspettare il 2024 per la pubblicazione dei bandi, ma non dovrebbero esservi proroghe ulteriori.
Il concorso scuola per insegnanti di religione cattolica, di cui si parla da tempo e che è atteso dal 2004, si basa sull’accordo siglato nel 2020 tra l’allora ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e la Conferenza episcopale italiana (Cei). Vediamo allora quali sono le prime informazioni disponibili sui concorsi scuola per insegnanti di religione cattolica in arrivo e cosa hanno chiesto i sindacati al ministero.
Concorsi insegnanti di religione: due bandi per 6.428 posti
I due bandi dei concorsi scuola per insegnanti di religione cattolica andranno a coprire un totale di 6.428 posti da dividere tra procedura straordinaria e procedura ordinaria. Più nel dettaglio:
- il 70% dei posti sarà destinato al concorso per insegnanti di religione cattolica straordinario;
- il 30% al concorso ordinario.
Ma qual è la differenza tra le due procedure? Essa sta tutta nei requisiti che gli insegnanti che aspirano al ruolo dovranno avere per partecipare all’una o all’altra procedura. Più nel dettaglio potranno partecipare al concorso straordinario i docenti che abbiano almeno 3 annualità di servizio anche non consecutive nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del sistema nazionale di istruzione. Ricordiamo che l’annualità di servizio è data da almeno 180 giorni o dal servizio ininterrotto dal 1° febbraio agli scrutini finali.
In generale, sia per la procedura ordinaria sia per quella straordinaria, i requisiti per partecipare alle selezioni per la secondaria di primo e secondo grado sono i seguenti:
- titolo accademico (baccalaureato, licenza o dottorato) in teologia o nelle altre discipline ecclesiastiche, conferito da una facoltà approvata dalla Santa Sede;
- attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un seminario maggiore;
- laurea magistrale in scienze religiose conseguita presso un istituto superiore di scienze religiose approvato dalla Santa Sede.
Possono diventare, invece, insegnanti di religione nella scuola dell’infanzia e primaria anche:
- sacerdoti, diaconi o religiosi in possesso della qualificazione riconosciuta dalla Conferenza episcopale italiana (Cei);
- i docenti della classe o sezione in possesso di un master riconosciuto dalla Cei.
Concorsi insegnanti di religione: quando escono i bandi
Ciò che al momento dovrebbe maggiormente interessare gli aspiranti, proprio perché l’attesa dura da anni, è quando usciranno i bandi per i concorsi riservati agli insegnanti di religione cattolica.
Stando al sindacato Snadir, che lo scrive in un comunicato, i bandi dovrebbero uscire nei primi mesi del 2024, non oltre febbraio, con l’avvio operativo delle procedure concorsuali in primavera. Secondo le richieste avanzate dal sindacato la procedura straordinaria dovrà prevedere una sola prova orale didattico-metodologica semplificata e inoltre:
- la traccia della prova orale dovrà essere estratta 24 ore prima della prova del candidato così da permettere in modo professionale la preparazione della lezione simulata;
- le commissioni di esame devono prevedere la presenza dei docenti di religione di ruolo;
- la ripartizione del punteggio assegnando al servizio la metà del totale.
I sindacati hanno anche chiesto l’aumento dei posti da assegnare alle due procedure recuperando quelli non assegnati alle immissioni in ruolo del 1° settembre scorso a seguito dello scorrimento della graduatoria di merito 2004.
La procedura ordinaria del concorso scuola per insegnanti di religione, come per il concorso 2023 previsto per posti comuni e di sostegno, potrebbe prevedere due prove, una scritta e una orale.
La prova scritta potrebbe quindi consistere in un questionario di 50 domande con risposte multiple a scelta nei seguenti ambiti disciplinari:
- pedagogico;
- psicopedagogico;
- metodologico didattico;
- informatico;
- lingua inglese.
La prova orale, invece, oltre ad accertare le conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina e le competenze didattiche, potrebbe prevedere come per lo straordinario anche una lezione simulata. Solo i sindacati in seguito alla decisione ministeriale e in ultimo i bandi ufficiali potranno confermare in cosa consisteranno le prove dei concorsi per insegnanti di religione.
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