Una nuova crisi finanziaria è qui: sarà contenuta o il peggio deve ancora arrivare?

Claudia Cervi

14 Marzo 2023 - 17:47

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I fallimenti di SVB e Signature Bank hanno sollevato preoccupazioni sulla stabilità del sistema finanziario globale. Ecco l’impatto sull’economia e le mosse dei regolatori per contenere la crisi.

Una nuova crisi finanziaria è qui: sarà contenuta o il peggio deve ancora arrivare?

I fallimenti di SVB e Signature Bank potrebbero essere un segnale di avvertimento di una nuova crisi finanziaria globale.

Negli ultimi 15 anni, l’economia mondiale ha subito molte turbolenze finanziarie, dalla crisi del 2008 alla recente pandemia di Covid-19, con conseguenti impatti significativi sui mercati finanziari globali. Ecco perché la crisi di alcune banche specializzate nel settore hi-tech e delle criptovalute, come SVB, Silvergate e Signature, ha gettato nel panico gli investitori (e i regolatori): la situazione richiede un’analisi accurata per capire se la crisi è contenuta o se ci sono ancora problemi in arrivo.

Per valutare la situazione attuale è importante considerare diversi fattori, come l’andamento del mercato azionario, il livello di indebitamento dei Paesi, il tasso di disoccupazione, l’inflazione e la politica monetaria delle banche centrali. Una serie di indicatori economici possono fornire un quadro generale della salute dell’economia mondiale e si collegano a quanto accaduto nell’ultima settimana.

Segnali di una possibile crisi finanziaria

Prima di valutare la gravità della crisi finanziaria, è importante capire i segnali che precedono una crisi.

La recente pandemia di Covid-19 ha aumentato l’incertezza sul futuro dell’economia mondiale, e le misure di lockdown adottate da molti Paesi hanno avuto un impatto significativo sull’economia globale. Ci sono state anche molte discussioni sull’impatto economico a lungo termine della pandemia, con alcune previsioni che indicano una possibile crisi finanziaria in arrivo.

La politica monetaria delle banche centrali è un fattore critico che può influire sull’economia globale. Le banche centrali possono aumentare o diminuire i tassi di interesse per stimolare o rallentare la crescita economica, a seconda delle esigenze. La politica di tassi a zero adottata durante la pandemia ha favorito la ripresa economica, ma ha spinto l’inflazione su livelli insostenibili. Se le banche centrali non gestiscono correttamente la politica monetaria, possono dunque verificarsi squilibri nell’economia, mettendo a rischio interi settori.

Il tasso di disoccupazione e l’inflazione sono altri due fattori importanti da considerare quando si cerca di individuare segnali di una crisi finanziaria. Quando il tasso di disoccupazione aumenta e l’inflazione diminuisce, l’economia potrebbe essere in difficoltà. Allo stesso modo, quando l’inflazione è troppo elevata, può portare a una diminuzione del potere d’acquisto e alla conseguente diminuzione della spesa dei consumatori.

Un altro segnale di una possibile crisi finanziaria è la flessione dei mercati azionari. I mercati azionari riflettono le aspettative degli investitori riguardo alla crescita delle aziende e dell’economia in generale. Quando i mercati azionari subiscono una brusca caduta, può essere un segnale di avvertimento che l’economia sta attraversando difficoltà.

SVB provocherà la nuova crisi finanziaria?

I casi specifici di SVB e Signature potrebbero rientrare tra i segnali di avvertimento di una nuova crisi finanziaria globale. I fallimenti delle due banche hanno infatti un impatto significativo sul settore tech e dell’innovazione negli Stati Uniti, settore molto florido che ha contribuito alla ripresa dell’economia nel periodo post pandemico. Molti protagonisti dell’economia hanno ingente liquidità parcheggiata in conti presso questi istituti e hanno temuto di non poter pagare stipendi e fornitori con i conti bloccati.

Le autorità sono state sorprese dalla rapidità dei fallimenti di queste banche e sono intervenute rapidamente temendo che queste crepe potessero estendersi ad altri istituti simili, specializzati e regionali, influenti ma meno solidi dei colossi come JP Morgan e Citigroup, rappresentando un pericolo reale per l’economia.

Restano tuttavia dei dubbi sull’efficacia degli interventi e sui problemi sottostanti che potrebbero essere più gravi di quanto si pensi. Si attendono i prossimi giorni per vedere se il rischio di nuove crisi diminuirà o aumenterà.

Potenziali conseguenze per l’economia globale

Gli analisti sono preoccupati per la possibilità che ondate di clienti possano ritirare i loro depositi da banche di peso, causando il crollo di queste istituzioni. Il crollo delle due banche avviene pochi giorni prima del 15° anniversario del salvataggio di Bear Stearns da parte della Federal Reserve. Questo evento è stato un importante catalizzatore della crisi finanziaria del 2008 e ha portato alla necessità di maggiori regolamentazioni nel settore finanziario.

Alcuni esperti temono che altre banche possano fallire, altri sono più cauti e sottolineano che il sistema bancario è oggi diversificato e con significative riserve. Tuttavia, la Fed potrebbe essere costretta a ripensare le sue ambizioni di strette monetarie nell’immediato. Gli analisti di Citigroup interpretano le mosse delle autorità come un segnale di massimo sforzo per contenere i rischi di contagio macroeconomico e finanziario, e il Btfp (Bank Term Funding Program) potrebbe essere in grado di fornire liquidità in caso di fuoriuscite di depositi.

Alcuni analisti suggeriscono che il crollo di SVB e Signature Bank potrebbe portare a ulteriori regolamentazioni e restrizioni nel settore delle startup e degli investimenti di rischio. Tuttavia, altri ritengono che questo evento sia una semplice correzione di mercato e che non avrà conseguenze durature sul settore tecnologico.

In ogni caso, è evidente che il crollo delle due banche ha scatenato un dibattito sulla sicurezza e l’affidabilità del sistema finanziario globale e ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori e le startup che dipendono da questi servizi finanziari.

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