Trading, i time frame migliori per operare

David Pascucci

24 Novembre 2022 - 08:57

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Quali sono i time frame migliori per operare sui mercati finanziari? Vediamoli insieme.

Trading, i time frame migliori per operare

Quali sono i time frame migliori per fare trading? Questa è una delle domande più ricorrenti in ambito trading, soprattutto per quanto riguarda quello che viene definito “day trading” o “trading intraday”, ossia quella tipologia di trading che prevede l’apertura e la conseguente chiusura delle operazioni all’interno della giornata.

Questo tipo di trading si concentra quindi all’interno di una fascia oraria limitata all’apertura e alla chiusura del mercato finanziario in cui si opera e pertanto richiede un processo di analisi più approfondito e minuzioso, il che porta a una maggiore attenzione ai movimenti di mercato, specie nei momenti di apertura, chiusura del mercato e durante l’uscita di importanti dati macroeconomici. In questo contesto è quindi bene specificare quali siano i migliori time frame, ossia l’arco temporale minimo preso a riferimento per l’analisi delle oscillazioni di mercato. Attenzione che questi principi base non valgono solamente per i trader di breve termine ma sono validi anche per i trader che hanno un’operatività di più lunga durata.

Il time frame, cosa è?

Il time frame è l’arco temporale preso come riferimento per le analisi delle oscillazioni di mercato. Dato un grafico a candele a giapponesi, il time frame indica la durata della candela presa come riferimento, pertanto un grafico a time frame settimanale vedrà un grafico composto da candele la cui singola durata è una settimana e pertanto le informazioni che ci verranno fornite riguarderanno l’apertura, la chiusura, il minimo e il massimo su base settimanale. Dato un grafico a time frame 1 minuto, avremo le informazioni circa quel minuto di negoziazione.

Prendendo come riferimento il time frame settimanale, un grafico composto da 52 candele ci farà vedere l’andamento del prezzo corrispondente a 52 settimane (1 anno di negoziazione) e ogni candela rappresenta una settimana. Stessa cosa potremmo dire per il grafico a time frame 1 minuto, nel caso fosse composto da 60 candele ci restituirà una foto dell’andamento del prezzo per 1 ora di negoziazione (60 minuti) dove ogni candela ci dirà cosa è successo in quel minuto preciso. Visto questo breve esempio, possiamo passare a ciò che riguarda l’uso operativo dei time frame, ossia il presupposto logico per la tipologia di trading che si va a svolgere.

Time frame, quali utilizzare per il trading?

Il presupposto base per l’utilizzo dei time frame è quello secondo cui a una riduzione del tempo operativo corrisponde una riduzione del time frame di riferimento. In sostanza, un trader che opera nel lungo periodo, ossia che apre un’operazione oggi per chiuderla tra qualche mese, avrà interesse nell’analizzare i time frame più lunghi come il “settimanale” (weekly) o il “mensile” (monthly), mentre un trader di brevissimo termine, colui che opera molto velocemente, avrà bisogno di analizzare il mercato su timeframe corti, ossia quelli che vanno dal time frame orario (1Hour) in giu fino al timeframe a 1 minuto (1 min). Come si può notare, logicamente ogni trader ha i suoi time frame di riferimento in quanto l’individuazione dei livelli tecnici utili per fare trading si individuano su diversi time frame.

Perché succede questo? Un grafico a time frame 1 minuto è profondamente diverso da un time frame molto più lungo come il time frame settimanale, lo stesso asset analizzato su time frame diversi ci sembrerà un grafico di un altro asset. In pratica, lo stesso asset su time frame diversi avrà delle conformazioni grafiche completamente diverse tra loro, su un time frame breve magari si formeranno dei pattern di ribasso e sullo stesso asset su time frame più lunghi si formeranno dei pattern di rialzo, il tutto nello stesso momento di analisi. Quindi un trader di breve termine si concentrerà sui time frame brevi, mentre un trader di lungo termine si concentrerà sui time frame lunghi. Questo è però un corretto approccio o è limitante? Vediamo insieme l’analisi multi-time frame

Analisi multi-time frame

Un approccio sicuramente più corretto, in quanto più completo, è quello dell’analisi multi-time frame. Questo approccio operativo consiste nel considerare nel processo di analisi quei time frame che di base non rispecchiano a pieno il nostro modo di fare trading. Ad esempio, prendendo la logica precedente, un day trader non avrà bisogno di vedere e analizzare i time frame lunghi come il settimanale in quanto la sua operatività di concentra su time frame di tutt’altro arco temporale.

In realtà questo approccio, seppur logico, è limitante in quanto le dinamiche e i livelli più importanti si individuano sui time frame più lunghi, livelli che potrebbero essere toccati anche durante la giornata operativa e che il trader in questione non vedrà mai se non li ha individuati precedentemente sui grafici di lungo periodo. Stessa cosa vale per il trader di lungo periodo che incorre nell’errore di timing.

Più il time frame è lungo e più si incorre nella trappola del timing di entrata. Entrare a mercato con il corretto timing consente anche di gestire il rischio in modo adeguato, quindi non analizzare dei time frame più corti rispetto agli standard operativi potrebbe configurare un errore grossolano per il trader di lungo periodo. La domanda sorge spontanea. Qual è il time frame migliore per operare? Non c’è un time frame migliore, ma esiste invece l’analisi multi-time frame, ossia quell’analisi che va ad “incrociare” e sovrapporre le analisi dei time frame su un unico asset.

La risultante sarà poi un insieme di livelli che il mercato potrebbe sentire e sui quali il trader può fare operazioni in base al proprio stile di trading, sia esso di breve o di lungo periodo. In sostanza l’analisi multi-time frame è l’unico vero approccio a un trading consapevole e si configura come uno degli approcci più completi per quanto riguarda il trading, sia esso di breve o di lungo periodo. Soprattutto il trader di breve periodo, colui che si concentra sulle movimentazioni di mercato in un arco tempo molto ristretto, dovrà fare i conti con il trend di fondo, ossia la tendenza di base che il mercato ha in quel momento e perciò sarebbe riduttivo considerare solamente i time frame corti. Inoltre l’analisi multi-time frame consente di individuare anomalie sui grafici (asimmetrie) che sono il vero terreno fertile per il trading.

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