Tetto al contante, perché il governo ha rinviato l’innalzamento a 5mila euro e cosa c’entra il Quirinale

Stefano Rizzuti

18 Novembre 2022 - 11:57

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L’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro è sparito dal decreto Aiuti quater: perché il governo Meloni ha rimandato questa misura e cosa c’entra Mattarella?

Tetto al contante, perché il governo ha rinviato l’innalzamento a 5mila euro e cosa c’entra il Quirinale

L’innalzamento del tetto al contante a 5mila euro è sparito dal decreto Aiuti quater, approvato il 10 novembre e ancora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ma in realtà si tratta solo di un rinvio: la soglia più alta per l’utilizzo del contante per i pagamenti è solo stata rimandata alla legge di Bilancio.

Il testo del decreto, a una settimana di distanza dalla sua approvazione, non è ancora in Gazzetta Ufficiale, ma l’ultima bozza che circola in queste ore non riporta più il riferimento all’innalzamento della soglia a 5mila euro, che era stata annunciata anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa.

A confermare a Money.it che la nuova soglia non rientrerà neanche nella versione definitiva del decreto è stato il sottosegretario all’Economia, Federico Freni. Il tetto, comunque, non passerà a mille euro a inizio 2023, come sarebbe previsto stando alle regole attuali. Si interverrà, come ha confermato ancora Freni, con la legge di Bilancio, portando la soglia a 5mila euro, così come era stato annunciato. Ma perché la misura è stata eliminata dal decreto Aiuti?

Perché è stato rinviato il tetto al contante a 5mila euro

La soglia a 5mila euro per i pagamenti in denaro contante è stata eliminata dal decreto Aiuti quater dopo la sua approvazione in Consiglio dei ministri. La motivazione? L’obiezione sarebbe partita dal Quirinale a causa di una ragione tecnica: una norma di questo genere non rispetta il requisito dell’urgenza, fondamentale per giustificarne l’inserimento in un decreto legge.

Urgenza che non può esserci, in questo caso, perché l’innalzamento del tetto al contante scatterebbe solamente dal primo gennaio 2023 e non sono necessari particolari adempimenti che richiedano di approvarlo in fretta attraverso un decreto.

Tetto al contante, il ruolo di Mattarella

Come riportano diversi giornali, in questa decisione di rinviare il nuovo tetto ha avuto un ruolo decisivo Sergio Mattarella: il presidente della Repubblica avrebbe obiettato sulla formulazione del decreto, spiegando di non volerlo firmare e chiedendo al governo una modifica. Una richiesta che nasce dal fatto che mancano i requisiti di necessità e urgenza, fondamentali per rientrare in un decreto legge. Tanto più in un provvedimento urgente per fronteggiare tutt’altra materia, quella del caro energia.

Cosa succederà agli acquisti in contanti

Il tetto al contante a 5mila euro, comunque, ritornerà presto. Sia fonti di governo che lo stesso Freni assicurano che non c’è stato alcun passo indietro e a gennaio si tornerà alla soglia di 5mila euro, così come promesso. La novità verrà introdotta attraverso la manovra e bisognerà, quindi, aspettare solo pochi giorni - la legge di Bilancio potrebbe essere varata già lunedì in Cdm - per avere la conferma ufficiale.

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