Testamento o donazione, cosa conviene fare?

Ilena D’Errico

08/03/2023

08/03/2023 - 19:26

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La donazione produce effetti molto simili al testamento, quindi cosa conviene fare dal punto di vista economico per disporre efficacemente del proprio patrimonio?

Testamento o donazione, cosa conviene fare?

La donazione consente di realizzare, quando si è ancora in vita, gli effetti di una divisione ereditaria. Per disporre dei propri beni con un occhio di riguardo al futuro, quindi, sia il testamento che la donazione producono effetti pressoché analoghi. Per capire cosa conviene fare bisogna perciò decidere sulla base delle tempistiche e dei costi che dovrà sostenere il donatario (o l’erede).

Donazione o testamento, in quale caso il notaio costa meno

La donazione di beni che superano il modico valore deve essere necessariamente eseguita tramite un atto pubblico, avvalendosi quindi di un notaio. La parcella del professionista ricade in questo caso sul donatario, in quanto è il soggetto che beneficia della procedura scelta. Nel caso del lascito testamentario, la spesa relativa al notaio è invece ripartita fra gli eredi, ma in ogni caso pagata dal patrimonio del defunto. La differenza è ovviamente che nel caso della donazione, il donatario dovrà subire l’esborso per la parcella, mentre con il testamento saranno gli eredi potranno detrarla dall’eredità.

Il costo preciso per un atto di donazione non può essere stabilito a priori, in quanto dipende dal valore dei beni, dalla complessità dell’atto e dall’onorario del professionista. In genere, la parcella non è inferiore ai 2.000 euro. La pubblicazione del testamento, invece, si aggira intorno ai 1.700 euro, sempre prendendo in considerazione dei dati medi. Il lascito testamentario può quindi sembrare più economico, ma in realtà al costo della pubblicazione spesso si aggiungono ulteriori servizi di cui gli eredi possono usufruire, come l’accettazione con beneficio d’inventario o la dichiarazione di successione, che possono far lievitare notevolmente la cifra di partenza.

Il testatore, tuttavia, dovrà sostenere eventuali costi per il testamento stesso. Per un testamento pubblico, ad esempio, realizzato sotto forma di atto notarile, il costo si aggira fra i 1.000 e 2.000 euro, ma in caso di patrimonio molto articolato il prezzo può salire in modo considerevole. Il testamento segreto, invece, riduce molto l’attività del notaio e costa circa dai 500 ai 1.500 euro. La soluzione più economica in questo senso è però il testamento olografo, in quanto eseguito in totale autonomia. Per maggiore sicurezza, il testamento olografo può essere depositato comunque presso uno studio notarile, per una spesa media dai 100 ai 300 euro.

Riguardo alle sole spese notarili, quindi, il deposito di un testamento olografo è la scelta più conveniente, in quanto a fronte di una spesa ridotta si risparmiano i costi per la donazione. Allo stesso tempo, in questo modo gli eredi dovranno fronteggiare spese più alte, anche se ripartite fra loro, e si verificherà una diminuzione del patrimonio lasciato.

Tasse per donazione e successione, quali sono più alte

Sia per la donazione che per la successione sono previste delle imposte, calcolate sul valore complessivo dei beni in oggetto. In entrambi i casi, comunque, il pagamento ricade sui beneficiari. In sintesi, al testatore/donante non cambia alcunché, dipende se desidera tenere in considerazione le possibilità degli eredi/donatari o meno.

In ogni caso, il beneficiario della donazione dovrà pagare:

  • Il 4% - calcolabile sull’importo eccedente 1 milione di euro – se coniuge o parente in linea retta.
  • Il 6% - calcolabile su un valore eccedente i 100.000 euro – se fratello o sorella.
  • Il 6% sul valore totale per tutti i parenti entro il 4° grado, per gli affini in linea retta e per quelli in linea collaterale fino al 3° grado.
  • L’8% del totale per tutti gli altri.
  • L’imposta di registro di 200 euro.
  • L’imposta ipotecaria e catastale del 2% e dell’1% in caso di beni immobili o diritti immobiliari. In ipotesi di prima casa il costo fisso è di 200 euro per ogni imposta.

Ecco invece le aliquote e le franchigie applicate sulla successione:

  • Il 4% sul valore complessivo dell’importo eccedente 1 milione di euro per ogni beneficiario, in caso di trasferimenti al coniuge o parenti in linea retta.
  • Il 6% sul valore eccedente 100.000 euro per trasferimenti in favore di fratelli o sorelle.
  • Il 6% sul valore totale per parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale entro il 3° grado.
  • L’8% sul totale per tutti gli altri.
  • Per la successione di beni immobiliari, l’imposta di trascrizione e catastale pari a 200 euro l’una per la prima casa e del 2% su quelle successive.

Cosa conviene di più fra donazione e testamento?

Tralasciando i costi per il proprietario dei beni, i costi per i beneficiari sono davvero molto simili. La scelta fra donazione e testamento deve quindi tenere conto anche delle necessità personali. La donazione, tuttavia, rimedia immediatamente a eventuali situazioni economicamente spiacevoli dei donatari e permette loro di far fronte immediatamente e senza particolari pregiudizi alle spese sopraggiunte alla morte del defunto. Oltretutto, non sempre la donazione configura l’accettazione tacita dell’eredità, quindi potrebbe consentire di evitare la successione dei debiti.

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