Terza guerra mondiale: così la Germania starebbe evitando il baratro

Alessandro Cipolla

29 Luglio 2022 - 08:34

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Olaf Scholz è convinto di poter evitare una terza mondiale non inviando i carri armati promessi all’Ucraina: il cancelliere però è al centro di dure critiche in Germania.

Terza guerra mondiale: così la Germania starebbe evitando il baratro

Olaf Scholz avrebbe una sua strategia per evitare che il conflitto in corso in Ucraina possa generare in una terza guerra mondiale: temporeggiare nel mantenere la promessa di inviare carri armati a Kiev.

Per il cancelliere infatti se la Germania dovesse mantenere fede agli impegni presi nei mesi scorsi, fornendo all’Ucraina gli strategici carri armati Leopards, la Russia potrebbe reagire molto male tanto che a Berlino si starebbe evocando una potenziale terza guerra mondiale.

Scholz però sarebbe ormai sempre più solo nel difendere la bontà di questa strategia: Verdi e Liberali, che insieme ai Socialdemocratici formano la maggioranza “semaforo” che sostiene il cancelliere, starebbero spingendo affinché la Germania fornisca all’esercito ucraino i carri armati promessi.

La situazione è talmente delicata che a Berlino si parla anche di una clamorosa mossa di Verdi e Liberali, che al Bundestag potrebbero votare insieme ai Cristiano-Democratici, principale forza di opposizione, per sbloccare la situazione.

La Germania e i timori di una terza guerra mondiale

Dallo scorso 24 febbraio l’Europa intera vive nel terrore di una possibile terza guerra mondiale nel cuore del Vecchio Continente. L’invasione da parte della Russia non è stata quella blitzkrieg che in molti si aspettavano, con il conflitto che potrebbe andare avanti ancora a lungo.

Il confine che ci separa dal baratro di una terza guerra mondiale infatti si assottiglia sempre più ogni giorno che passa: più il conflitto entra in una fase di stallo e maggiore è il rischio di utilizzo di armi sempre più pesanti.

L’Ucraina dopo aver perso il controllo del Lugansk, forte dell’arrivo dagli Stati Uniti dei lanciarazzi Himers che hanno una gittata fino a 70 km, starebbe ora tentando una controffensiva per riprendere il possesso dell’importante città di Kherson.

I generali di Kiev però sarebbero spazientiti dal mancato arrivo di molte delle forniture militari promesse dall’Occidente, con la Germania che è finita sotto accusa anche da parte della Polonia per non aver fornito ancora come da accordi i suoi carri armati.

Olaf Scholz però sembrerebbe continuare a essere titubante a riguardo, ma l’ipotesi di fornire in cambio i carri armati Leopards a quei Paesi dell’Ue che potrebbero inviare i loro mezzi di fabbricazione sovietica, che le truppe ucraine sanno utilizzare, non starebbe riscuotendo successo.

Del resto anche gli Stati Uniti, al momento di fornire i lanciarazzi Himers, hanno ottenuto in cambio la promessa da parte di Kiev che queste armi non venissero utilizzate per colpire direttamente il territorio russo.

Segno di come l’Occidente voglia evitare in tutti i modi un pericoloso “incidente” militare che possa essere la scintilla di una terza guerra mondiale: senza una convinta azione diplomatica, questa Spada di Damocle però continuerà a pendere sopra le nostre teste ancora a lungo.

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