Terza dose, si può cambiare vaccino? Cosa fare con Pfizer e Moderna per il booster

Stefano Rizzuti

1 Dicembre 2021 - 14:58

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La vaccinazione eterologa per la terza dose è d’obbligo per chi ha ricevuto AstraZeneca o Johnson & Johnson: ma come scegliere Pfizer o Moderna? E si può cambiare vaccino tra ciclo primario e booster?

Terza dose, si può cambiare vaccino? Cosa fare con Pfizer e Moderna per il booster

L’Italia accelera sulla terza dose: dal primo dicembre tutti i cittadini con più di 18 anni possono ricevere la vaccinazione booster. Ma con quale vaccino? In alcune Regioni sono gli stessi pazienti a poter scegliere quale vaccino ricevere tra i due a mRna al momento disponibili in Italia (Pfizer e Moderna). Quali sono, quindi, le indicazioni degli esperti sul vaccino da farsi somministrare?

Per chi ha ricevuto le prime dosi di AstraZeneca (o del monodose di Johnson & Johnson) sicuramente non si potrà ricevere il richiamo con lo stesso preparato: si potrà avere o Pfizer o Moderna, ricorrendo quindi alla vaccinazione eterologa. Ma quale vaccino scegliere tra i due?

Diverso il discorso per chi ha completato il primo ciclo vaccinale proprio con Pfizer o Moderna. La domanda in questo caso è quindi diversa: chi ha ricevuto prima e seconda dose Pfizer deve continuare con lo stesso vaccino o può prenotare - laddove possibile - anche quello di Moderna?

E chi ha ricevuto Moderna per le prime due dosi deve mantenere lo stesso vaccino o può scegliere Pfizer, magari basandosi anche sulle disponibilità? Alcuni esperti hanno provato a rispondere a queste domande: vediamo cosa dicono.

Andreoni: sì a eterologa per terza dose

La direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, ha detto che sul booster con un vaccino diverso da quello del ciclo primario si stanno rivedendo ora tutti i dati. Ma Massimo Andreoni, primario di Infettivologia del Policlinico Tor Vergata di Roma, assicura all’Adnkronos Salute che non c’è alcun rischio a cambiare vaccino.

Per quanto riguarda l’eterologa rispetto ai vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson non ci sono dubbi: non essendo disponibili semplicemente “non sarà una scelta e credo che il cambio di vaccini si possa fare senza problemi”, sottolinea Andreoni. Anche perché i dati finora raccolti “ci dicono che si può fare”, garantisce.

L’infettivologo precisa che il vantaggio di usare lo stesso vaccino risiede nel fatto che con la vaccinazione omologa il rischio di lievi effetti collaterali è minore rispetto all’eterologa, perché “l’organismo non ha avuto conoscenza in precedenza di quel vaccino”.

Pregliasco: nessun problema a combinare Pfizer-Moderna

Per Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano, non è un problema combinare i vaccini per il richiamo, partendo dal presupposto che per il booster vengono somministrati solamente preparati a mRna.

Su Pfizer e Moderna, quindi, “non c’è problema” a fare l’uno o l’altro in base alla disponibilità delle dosi, a giudizio di Pregliasco. Invece per chi ha ricevuto AstraZeneca come prima dose il problema non si pone perché l’Italia ora somministra solo vaccini diversi, a mRna, e non c’è da preoccuparsi perché “la vaccinazione eterologa ha un risultato molto intenso”.

La vaccinazione eterologa per la terza dose

Roberto Cauda, direttore di Malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, all’Adnkronos sottolinea come non ci siano studi che dicano che una vaccinazione è meglio dell’altra, se non per qualche ricerca su pochi casi sull’utilizzo di AstraZeneca seguito o preceduto dal vaccino a mRna.

Non c’è, comunque, a suo giudizio una “differenza di vantaggio con i due vaccini a Rna che sono molto simili tra di loro, anche se non identici”. Sicuramente, invece, si può dire che l’eterologa si può fare - aggiunge - e su Moderna e Pfizer aggiunge che “i vaccini sono abbastanza intercambiabili”.

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