Taxi e concessioni balneari: cosa ha detto Draghi sul ddl Concorrenza (e perché non è piaciuto alla Lega)

Rosaria Imparato

20 Luglio 2022 - 13:51

condividi

Draghi ha detto nel suo discorso al Senato che serve l’approvazione del ddl Concorrenza, che riguarda anche taxi e concessioni balneari, entro l’estate: ecco perché non è piaciuto alla Lega.

Taxi e concessioni balneari: cosa ha detto Draghi sul ddl Concorrenza (e perché non è piaciuto alla Lega)

Sono stati diversi i passaggi del discorso di Draghi al Senato che non sono piaciuti né alla Lega né al Movimento 5 Stelle, viste le proteste in aula. Tra l’altro, i due partiti hanno offerto una reazione molto fredda alle comunicazioni di Draghi, applaudendo poco e niente alla fine del suo discorso.

A far storcere il naso è stato soprattutto il passaggio riguardante il ddl Concorrenza, il provvedimento approvato dal Senato e in discussione alla Camera. Proprio il ddl Concorrenza ha portato allo sciopero nazionale dei taxi a inizio luglio.

Ddl Concorrenza, Draghi: “va approvato prima della pausa estiva”

I taxi e le concessioni balneari sono alcune delle questioni su cui la maggioranza si è particolarmente divisa negli ultimi mesi. Draghi nel suo discorso ha detto che il ddl Concorrenza, che si occupa tra le altre cose anche di questi temi, promuove la crescita, favorisce investimenti e occupazione, va approvato prima della pausa estiva per consentire l’approvazione dei decreti delegati.

Il passaggio del discorso di Draghi è quello che segue:

“La riforma della concorrenza serve a promuovere la crescita, ridurre le rendite, favorire investimenti e occupazione. Con questo spirito abbiamo approvato norme per rimuovere gli ostacoli all’apertura dei mercati, alla tutela dei consumatori. La riforma tocca i servizi pubblici locali, inclusi i taxi, e le concessioni di beni e servizi, comprese le concessioni balneari. Il disegno di legge deve essere approvato prima della pausa estiva, per consentire entro la fine dell’anno l’ulteriore approvazione dei decreti delegati, come previsto dal PNRR.”

Ma perché i fari sono puntati su Lega e Cinque Stelle? Di base, ci sono due approcci diversi sulle regole sugli indennizzi riconosciuti agli imprenditori che perderanno la gestione delle spiagge. Per il governo bisogna indennizzare chi perde la concessione con il valore dell’impresa al netto degli investimenti fatti, mentre per Lega e Forza Italia bisognerebbe basare l’indennizzo in base a un valore più realistico dell’azienda. Quindi, ci si dovrebbe basare sul valore dei beni materiali e immateriali. Per il Movimento 5 Stelle il valore dei beni immateriali andrebbe affidato alla valutazione di un perito indipendente.

Taxi e concessioni balneari: cosa ha detto Draghi sul ddl Concorrenza (e perché non è piaciuto alla Lega)

Per quanto riguarda i taxi, invece, per i sindacati dei tassisti questa riforma pone le basi per una liberalizzazione dell’intero settore, questione a cui loro si oppongono da anni. Lo sciopero dei tassisti è stato appoggiato da vari partiti, tra cui proprio la Lega, che infatti ha proposto di cambiare la riforma.

Draghi, senza mai citare apertamente la Lega, l’ha criticata in un passaggio molto duro del suo discorso:

“Ora c’è bisogno di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo – non di un sostegno a proteste non autorizzate, e talvolta violente, contro la maggioranza di governo.”

L’appello di Draghi è chiaro: serve il sostegno da parte dei partiti, anche della Lega, senza i continui ammiccamenti all’opposizione, e quindi anche senza l’appoggio alle proteste dei taxisti.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il centrodestra sta decidendo se rimanere nella maggioranza.

Iscriviti a Money.it