Tasse partite IVA, obiettivo addio saldi e acconti dal 2021: l’annuncio del MEF

Rosaria Imparato

22/07/2020

02/12/2022 - 15:01

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Tasse partite IVA, un piccolo passo verso la riforma: la sottosegretaria MEF Laura Castelli ha annunciato su Facebook che è pronto un progetto per tagliare saldi e acconti dal 2021.

Tasse partite IVA, obiettivo addio saldi e acconti dal 2021: l’annuncio del MEF

Tasse partite IVA, arriva l’annuncio del MEF: dal 2021 l’obiettivo è dire addio a saldo e acconto, e procedere con un sistema semplificato.

L’annuncio viene dalla pagina Facebook di Laura Castelli, sottosegretaria appunto al Ministero dell’Economia, con un post del 22 luglio.

È di pochi giorni fa la proposta del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, che proprio per semplificare le scadenze, ha consigliato una fiscalità basata sul prelievo di una rata mensile che riunisca tutti gli adempimenti.

Dopo mesi di lavoro, è pronta la proposta, che per ora è stata solo annunciata senza scendere nei dettagli.

Tasse partite IVA, obiettivo addio saldi e acconti dal 2021: l’annuncio del MEF

La rivoluzione del pagamento delle tasse per le partite IVA si inserisce nella più ampia riforma Irpef a cui il Governo sta lavorando: l’obiettivo non è solo quello di abbassare la pressione fiscale, ma anche rendere il Fisco più semplice e immediato.

L’ultima riforma Irpef risale a cinquanta anni fa, ed è innegabile che ci sia bisogno ora più che mai (vista anche la crisi economica conseguente all’epidemia) di cambiamenti strutturali.

L’annuncio che qualcosa si muove in questa direzione è arrivato il 22 luglio tramite un post sul profilo Facebook di Laura Castelli, sottosegretaria al MEF: l’addio ai saldi e acconti è previsto per il 1° gennaio 2021.

Un piccolo passo nella riforma della fiscalità per i 4 milioni di partite IVA, lavoratori autonomi e professionisti. Ma come funzionerebbe questo nuovo sistema? Nell’annuncio della sottosegretaria non vengono fornite informazioni specifiche, oltre al fatto che varrebbe il principio di cassa, quindi basato su incassi e spese effettive.

Le tasse, quindi, verrebbero pagate mensilmente in base a quanto effettivamente guadagnato, senza la preoccupazione di dover mettere da parte dei soldi per dare un acconto per l’anno successivo, che non si sa come andrà.

Ci siamo, come Ministero dell’Economia e Agenzia delle Entrate ci abbiamo lavorato per qualche mese e ora siamo pronti a...

Pubblicato da Laura Castelli su Mercoledì 22 luglio 2020

Tasse partite IVA, addio saldo e acconti dal 2021: un piccolo passo verso la riforma fiscale

In attesa che il progetto venga pubblicato in via ufficiale, nell’audizione del 22 luglio alla Camera il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini ha ribadito che è meglio un flusso costante di entrate che picchi di entrate concentrati in pochi mesi, col conseguente ingolfo di adempimenti.

Il problema, sottolinea Ruffini (sia da avvocato che da Direttore dell’Agenzia) è che la burocrazia è talmente complicata da mettere i bastoni tra le ruote anche alla milgiore delle leggi.

L’unico modo per andare avanti, quindi, è “aiutare la burocrazia a funzionare”, semplificandola il più possibile.

Sembra insomma che a piccoli passi la riforma del Fisco in termini di semplificazione ed equità si avvicini sempre di più: un avanzamento in questa direzione è stato il taglio del cuneo fiscale in vigore dal 1° luglio, grazie al quale da agosto le buste paga dei lavoratori dipendenti e assimilati saranno più pesanti.

La strada da percorrere, però, è ancora lunga.

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