Stipendi, aumenti in arrivo: ecco per chi crescerà la busta paga con il governo Meloni

Stefano Rizzuti

30/11/2022

30/11/2022 - 14:30

condividi

Per ora è solo una promessa, ma per migliaia di lavoratori del settore sanità potrebbe arrivare un aumento di stipendio: ecco cosa vuole fare il governo e per chi potrebbe crescere la busta paga.

Stipendi, aumenti in arrivo: ecco per chi crescerà la busta paga con il governo Meloni

Stipendi più alti in arrivo per medici e infermieri. Per ora è solo un annuncio per il futuro, una promessa del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e che il governo dovrà recepire probabilmente nei prossimi anni. Ma intanto il piano del ministro, illustrato durante un’intervista a la Repubblica, è stato delineato.

Le intenzioni di Schillaci sono quelle di mettere a disposizione della sanità più soldi per recuperare sulle prestazioni perdute negli ultimi anni, anche a causa della pandemia. Inoltre l’obiettivo è quello di far lavorare di più i medici con un aumento in busta paga, soprattutto per poter rispondere alla situazione critica di pazienti oncologici e cronici.

Schillaci difende la legge di Bilancio del governo Meloni, sostenendo che non ci siano state poche risorse investite sulla sanità. E, inoltre, promette più fondi per recuperare sulle liste d’attesa. Ma cosa potrebbe cambiare per quanto riguarda gli stipendi dei medici e degli infermieri degli ospedali?

Sanità, le visite nel settore pubblico

Il problema delle visite nel settore pubblico si farà sentire con ancora più gravita nei prossimi anni, secondo il ministro. Il rischio è quello di un aumento delle diagnosi e delle patologie più gravi, quello che viene definito da Schillaci come uno “degli effetti peggiori della pandemia”.

Il ministro incontrerà le Regioni proprio per parlare dei fondi stanziati per recuperare sulle visite negli ospedali, anche se per ora non ci sono soldi previsti a tale scopo in manovra. L’obiettivo del ministro è quello di tornare all’attività del pre-pandemia, con un potenziamento di screening, controlli su pazienti oncologici e cardiopatici, ma anche con malattie croniche e metaboliche. Inoltre il confronto con le Regioni riguarderà anche le spese per il Covid, stimate in 3,8 miliardi.

Le liste d’attesa e gli aumenti di stipendio

Il problema più urgente è quello delle liste d’attesa: per Schillaci l’organico in Italia non è inferiore ad altri Paesi e per questo la soluzione che propone è un’altra. Secondo il ministro “bisogna incentivare, economicamente, la presenza in ospedale dei professionisti per più ore”.

Quindi, spiega il ministro, in generale “sarà necessario procedere a una rivalutazione del trattamento economico di tutto il personale medico e sanitario”. Tradotto, l’intenzione di Schillaci è quella di aumentare gli stipendi del personale che lavora in corsia a fronte, comunque, di un maggior numero di ore lavorate.

Il bonus in busta paga nei pronto soccorso

Con la legge di Bilancio, invece, il governo Meloni ha stanziato 200 milioni di euro per introdurre una sorta di bonus in busta paga per medici e infermieri del pronto soccorso. Soldi che, però, arriveranno nel 2024: si tratterà di 60 milioni di euro destinati alla dirigenza medica e 140 per il personale del comparto sanità.

La speranza del ministro è che questi incentivi, con un aumento visibile in busta paga per chi lavora di più, possano convincere i giovani a scegliere la medicina d’urgenza per poter poi lavorare nei pronto soccorso.

Stipendi più alti nel settore sanità

Questi futuri - e ancora non certi - aumenti si aggiungono alla firma del rinnovo del contratto del comparto sanità per il triennio 2019-2021: per i lavoratori del settore l’importo medio mensile dello stipendio crescerà di 175 euro a testa, con una rivalutazione del 7,22%. L’aumento in busta paga riguarda 550mila dipendenti, di cui 227mila infermieri, con l’arrivo anche di arretrati per circa 3mila euro.

Iscriviti a Money.it