Cos’è la stagflazione? L’incubo delle banche centrali sta per tornare?

Redazione

07/12/2022

07/12/2022 - 12:15

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Cos’è la stagflazione? Ecco le teorie economiche correlate e il significato della condizione economica che spaventa tutte le banche centrali del mondo.

Cos’è la stagflazione? L’incubo delle banche centrali sta per tornare?

Stagflazione: cos’è? Ecco cosa indica questo termine economico, un’unione tra stagnazione e inflazione, e perché è definito l’incubo delle banche centrali.

La stagflazione si verifica quando un’economia presenta contemporaneamente una crescita economica stagnante, un’alta disoccupazione e un’alta inflazione. È una situazione assai insolita, ma nuove ombre di questo tipo si stanno diffondendo in questo semestre del 2022.

Un’economia stagnante di solito riduce la domanda abbastanza per impedire ai prezzi (e quindi all’inflazione) di aumentare. Più lavoratori vengono licenziati e meno comprano. Una crescita lenta in un’economia di mercato normale previene il rialzo dell’inflazione. Tuttavia, se fattori anche esterni, come quelli che stanno operando in questo 2022, spingono i prezzi in alto mentre altre condizioni indeboliscono la ripresa, il quadro della stagflazione può ridisegnarsi.

Cos’è la stagflazione? Significato

La stagflazione è una condizione in cui la crescita economica è lenta, la disoccupazione è alta e allo stesso tempo l’inflazione aumenta. La stagflazione è un problema economico definito in parti uguali per la sua rarità e per la mancanza di consenso tra gli accademici su come si verifica e su come sbarazzarsene.

Di solito, quando la disoccupazione è elevata, diminuisce la spesa, così come i prezzi dei beni. La stagflazione si verifica quando i prezzi dei beni salgono mentre la disoccupazione aumenta e diminuisce la spesa.

La stagflazione può essere un problema particolarmente difficile per le banche centrali perché la maggior parte delle politiche volte a ridurre l’inflazione tende a sfavorire i disoccupati mentre le politiche progettate per diminuire la disoccupazione aumentano l’inflazione.

Non c’è accordo tra gli esperti su cosa esattamente causi questo problema economico. Ogni scuola economica offre la propria opinione su cosa sia andato storto e perché.

Il tema è tornato in auge dall’inizio del 2022, quando la ripresa dalla pandemia Covid nel mondo è stata bruscamente bloccata dallo scoppio della guerra in Ucraina. Il conflitto ha accelerato la corsa dei prezzi, già in aumento, soprattutto nel settore energetico e compromesso tutte le indicazioni sulla crescita economica. L’Europa è apparsa particolarmente vulnerabile, con la forte dipendenza dal gas russo e le proiezioni del Pil in deciso calo. Anche negli Usa, dove i prezzi sono aumentati, si ipotizza uno scenario di recessione.

Le banche centrali, impegnate a smorzare un’inflazione davvero calda, stanno intanto alzando i tassi, pur nel timore che questo può rallentare la ripresa. Sarà stagflazione? Se lo chiedono gli esperti.

Cosa causa la stagflazione: le teorie economiche

Esistono due teorie principali su ciò che causa la stagflazione. Una teoria afferma che questo fenomeno economico è causato nel caso in cui un improvviso aumento del costo del petrolio riduce la capacità produttiva di un’economia. Poiché i costi del trasporto aumentano, la produzione di prodotti e la consegna sugli scaffali dei negozi diventano più costosi e si verifica un aumento dei prezzi anche quando le persone vengono licenziate.

Un’altra teoria è che la confluenza di stagnazione e inflazione siano i risultati di politiche monetaria mal fatte. Semplicemente consentendo all’inflazione di salire liberamente per poi tirare improvvisamente le redini è un esempio di cattiva politica monetaria che alcuni sostengono contribuisca alla stagflazione, mentre altri citano la dura regolamentazione dei mercati, dei prodotti e del lavoro accompagnata dalla stampa eccessiva da parte delle banche centrali come un’altra possibile causa di stagflazione.

Jane Jacobs ha sottolineato che l’incapacità delle principali scuole di pensiero economico di giungere ad una conclusione sul perché la stagflazione si verifichi derivi soprattutto dal focus degli studiosi sulla nazione come motore economico principale rispetto alle città.

Era la sua convinzione che, al fine di evitare il fenomeno della stagflazione, un Paese avesse bisogno di fornire un incentivo allo sviluppo di città che avessero un equilibrio tra produzione e importazione.

Questa idea di diversificare in sostanza le economie delle città è stata criticata per la sua mancanza di fondamento da alcuni, mentre altri la hanno accolta con favore.

Gli economisti contemporanei come Oliver Blanchard citano sia lo shock dell’offerta sui prezzi dei beni e sui licenziamenti, così come le previsioni non corrette di scuola keynesiana come la causa della stagflazione e dell’incapacità per molti di capirlo.

Tra le cause della stagflazione spiccano:

  • Aumento del prezzo del petrolio: la stagflazione è spesso causata da uno shock dal lato dell’offerta. Ad esempio, l’aumento dei prezzi delle materie prime, come i prezzi del petrolio, causerà un aumento dei costi aziendali (i trasporti sono più costosi). Ciò provoca un tasso di inflazione più elevato e un PIL inferiore.
  • Produttività in calo: se un’economia subisce un calo della produttività, i lavoratori diventano più inefficienti; i costi aumenteranno e la produzione diminuirà.
  • Aumento strutturale della disoccupazione: se c’è un declino nelle industrie tradizionali, potremmo avere più disoccupazione strutturale e una produzione inferiore. In questo modo si avrà una disoccupazione più elevata, anche se aumenta l’inflazione.
  • Shock dell’offerta: in caso di interruzione delle catene di approvvigionamento, i prezzi inizieranno a salire.

La differenza tra stagflazione e inflazione

L’inflazione è un termine usato dagli economisti per definire degli ampi aumenti dei prezzi. L’inflazione è il tasso al quale i prezzi dei beni e dei servizi aumentano all’interno di un’economia. L’inflazione può anche essere definita come la velocità con cui diminuisce il potere d’acquisto. Ad esempio, se l’inflazione è al 5% e si spendono 100 euro a settimana in generi alimentari, l’anno successivo si dovranno spendere 105 euro per la stessa quantità di cibo.

I responsabili delle politiche economiche, come la Banca Centrale Europea, mantiene una vigilanza costante sull’inflazione. Le banche centrali non vogliono che la psicologia dell’inflazione entri nella mente dei consumatori. In altre parole, i politici non vogliono che i consumatori sappiano che i prezzi aumenteranno sempre. Una convinzione del genere porterebbe il consumatore medio a chiudere un salario sempre più alto al datore di lavoro per coprire l’aumento del costo della vita, mettendo in difficoltà i datori di lavoro e, di conseguenza, l’economia generale.

La stagflazione, invece, è un termine usato dagli economisti per definire un’economia che ha l’inflazione alta, un tasso di crescita economica lento o stagnante e un relativamente alto tasso di disoccupazione. Le banche centrali e i governi in tutto il mondo cercano di evitare la stagflazione a tutti i costi. Con la stagflazione, i cittadini di un Paese sono colpiti da alti tassi di inflazione e da una forte disoccupazione. L’alto tasso di disoccupazione contribuisce ulteriormente al rallentamento dell’economia di un Paese, incastrando il tasso di crescita dell’economia in un range di circa un solo punto percentuale al di sopra o al di sotto della soglia di crescita pari a zero.

La stagflazione è stata sperimentata a livello mondiale da molti paesi nel corso degli anni ‘70, quando il prezzo del petrolio in tutto il mondo salì bruscamente.

Un esempio pratico di stagflazione

Nonostante la stagflazione sia rara, essa si è verificata in passato: l’esempio più noto si è verificato durante la crisi petrolifera degli anni ’70. In questa occasione l’OPEC pose un embargo sulle esportazioni di petrolio verso i paesi occidentali che avevano sostenuto Israele nella guerra dello Yom Kippur contro la Siria e l’Egitto. Tale decisione causò molto scalpore e l’OPEC stessa fu costretta a ritirare l’embargo dopo che le parti ebbero firmato un accordo di disimpegno. Tale crisi esacerbò le ricadute del conflitto, causando il congelamento dei salari e l’aumento della disoccupazione e risultando in un calo del reddito familiare, del potere d’acquisto e dei consumi in toto.

Come combattere la stagflazione

Per evitare la stagflazione, i governi adottano politiche economiche, monetarie e fiscali, ma non esiste un modo infallibile per rimettere in carreggiata l’economia, in quanto non è possibile risolvere contemporaneamente inflazione e recessione.
Una soluzione per rendere l’economia meno vulnerabile alla stagflazione è ridurre la dipendenza dell’economia dal petrolio, dato che l’aumento dei prezzi del petrolio è la causa principale della stagflazione.

L’unica vera soluzione sono le politiche dal lato dell’offerta per aumentare la produttività, questo consente una crescita più elevata senza inflazione.
La soluzione consiste nel valutare attentamente il contesto macroeconomico e nel trovare un equilibrio tra i molteplici fattori, quali l’offerta di moneta, i tassi di interesse, la domanda e l’offerta e il tasso di occupazione.

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