Separazione e divorzio: quali sono le differenze?

Caterina Gastaldi

28 Dicembre 2022 - 19:55

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Separazione e divorzio sono due istituti diversi e hanno differenti conseguenze legali e fiscali, sono però legati tra loro: ecco come funzionano.

Separazione e divorzio: quali sono le differenze?

Separazione e divorzio non sono la stessa cosa. Per quanto siano due realtà strettamente legate tra loro, e relative al rapporto tra due persone sposate, hanno una serie di importanti differenze legali e fiscali ma anche nel rapporto tra coniugi che si viene a creare e quindi a livello relazionale.

La differenza fondamentale tra separazione e divorzio, è una: la separazione si può considerare una “pausa” durante la relazione matrimoniale. Alla fine del periodo di separazione, la coppia può tornare assieme, senza bisogno di risposarsi. Al contrario, il divorzio è un’opzione definitiva, che conclude il matrimonio. Prima di arrivare al divorzio, comunque, è necessario che la coppia passi per la separazione.

Tuttavia, le diversità non sono tutte. Vediamo di seguito come funzionano l’uno e l’altro istituto, e se c’è un periodo minimo di attesa da far passare da separati, prima di poter divorziare.

Cos’è la separazione

La separazione, a differenza del divorzio, non pone fine al rapporto matrimoniale tra i coniugi. Si tratta di un periodo di tempo, più o meno lungo, durante il quale non si ha più l’obbligo di fedeltà nei confronti del coniuge, e non è più richiesto condividere l’abitazione.

Durante la separazione, quindi, ogni persona può vivere per conto suo e iniziare altre relazioni. La separazione è, il più delle volte, un passo necessario per poter arrivare al divorzio vero e proprio. Infatti, questo periodo può risolversi in due modi:

  • una riconciliazione della coppia, che torna alla vita da sposati;
  • il divorzio.

Durante il periodo di separazione, comunque, le persone rimangono sposate tra di loro, mantenendo la maggior parte dei diritti e doveri collegati a questa situazione.

In caso di separazione è dovuto l’assegno di mantenimento, quando esistono sostanziali disparità economiche e uno dei coniugi non sia in grado di mantenersi senza l’intervento dell’altro. In caso di divorzio si tratta di assegno divorzile.

Separazione: consensuale, di fatto e giudiziale

La separazione può prendere tre forme differenti.

  • separazione di fatto, quando uno dei coniugi lascia la casa e, di fatto, la coppia vive separata. Può essere consensuale o meno;
  • separazione giudiziale, quando le persone coinvolte si accorda di fronte a un giudice, e con la presenza di avvocati, per i termini della separazione;
  • separazione consensuale, quando la coppia si accorda per la separazione o in Tribunale oppure in Comune.

La separazione giudiziale o consensuale è generalmente richiesta prima del divorzio vero e proprio.

Cos’è il divorzio

Ildivorzio in Italia è previsto dalla legge solo dal 1970 e prevede lo scioglimento definitivo del matrimonio, attestando la fine effettiva dei doveri coniugali.
Al contrario di quello che accade con la separazione, due persone divorziate quindi non sono più considerate una coppia, e nel caso in cui volessero ricominciare la loro relazione, dovrebbero risposarsi per tornare a essere considerati coniugi.
Chiaramente, due persone divorziate hanno la possibilità di sposare altre persone, cosa impossibile quando si è solo separati.

Il divorzio, così come la separazione, può essere consensuale, oppure giudiziale. In questo caso varieranno tempistiche (e costi). A seconda della situazione il divorzio potrebbe essere svolto di fronte a un giudice, oppure in comune, senza bisogno di chiamare in causa gli avvocati (divorzio consensuale). Nel primo caso (consensuale) le due parti riescono a trovare un accordo in autonomia, mentre nel secondo no (giudiziale).

Differenza tra separazione e divorzio

Le differenze tra separazione e divorzio sono quindi molte. In caso di divorzio bisognerà occuparsi, oltre dell’assegno di mantenimento (in questo caso divorzile) quando dovuto, anche della divisione dei beni e, in caso di presenza di minori, dell’affidamento dei figli.

Nel momento in cui due coniugi divorziano, quindi, cessano di essere coniugi. Rimangono comunque legati dai doveri nei confronti degli eventuali figli, e il possibile mantenimento dovuto.

Quanto tempo ci vuole tra divorzio e separazione

Molto, in questo caso, dipende dal modo in cui i coniugi scelgono di divorziare. In passato, fino al 2015, era richiesto alle coppie di passare almeno tre anni separati prima di poter procedere con il divorzio.

Ora, a seconda anche della complessità del divorzio stesso, i tempi possono variare, ma sono generalmente minori. Dal 2015 infatti:

  • in caso di separazione consensuale, devono passare minimo sei mesi prima di chiedere il divorzio;
  • in caso di separazione giudiziale, il periodo richiesto è di minimo un anno prima del divorzio.

Se in caso di divorzio consensuale i tempi sono più brevi rispetto al passato, quando avviene per via giudiziale la questione è diversa. Infatti bisogna tenere conto dell’imprevedibilità della durata delle cause, che possono protrarsi nel corso degli anni.

Nel caso in cui, invece, la coppia dopo la separazione scegliesse di rimettersi assieme (quindi c’è una riappacificazione) ci sarà una sospensione del termine di separazione per il divorzio.

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