Seconda ondata, per Ricciardi ci saranno tante piccole ondine

Martino Grassi

14/06/2020

26/04/2021 - 12:18

condividi

Secondo Walter Ricciardi, dirigente dell’OMS e consulente del ministero della Salute, in Italia non ci sarà una seconda ondata di contagi ma tante piccole ondine.

Seconda ondata, per Ricciardi ci saranno tante piccole ondine

La seconda ondata di contagi è una minaccia che continua a spaventare. Anche se la situazione epidemiologica nel nostro Paese sembra migliorare di giorno in giorno in quasi tutte le regioni, le istituzioni continuano a non abbassare la guardia per evitare la possibilità di un secondo picco di contagi, dato per certo dall’ISS e l’OMS.

Tuttavia non è della stessa opinione Walter Ricciardi, il dirigente dell’OMS e consulente del ministero della Salute, che ha giocato un ruolo cruciale durante la gestione dell’emergenza sanitaria. Per l’esperto non ci sarà una seconda ondata, al più tante piccole ondine, secondo quanto dichiarato nel corso di un’intervista per Repubblica.

Seconda ondata non ci sarà, al più delle piccole ondine

Ricciardi fa sapere che “se la gente continuerà a comportarsi bene, se i sistemi sanitari controlleranno e faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate”. Un ruolo fondamentale sarà giocato anche dal vaccino. Si prevede che già a fine anno saranno disponibili 400 milioni di dosi, dopo l’accordo firmato da Italia, Francia, Olanda e Germania con la società farmaceutica AstraZeneca.

Dopo i trial di sperimentazione, fa sapere Ricciardi, i primi che riceveranno il vaccino saranno con molta probabilità le persone che lavorano nel mondo della sanità, seguite dalle persone maggiormente a rischio, affette da patologie croniche o invalidanti e le forze dell’ordine. Attualmente si stanno facendo delle sperimentazioni su 10 mila volontari e l’esperto ha aggiunto che “il loro è il vaccino in fase di sperimentazione più avanzata. Rispetto agli altri gruppi che lavorano sullo stesso obiettivo hanno almeno sei mesi di vantaggio”.

Quando sarà disponibile il vaccino in Italia

La data certa sull’uscita del vaccino continua a restare un’incognita, ma si presume che possa essere già disponibile a partire dall’autunno o dall’inverno, “anche se in questo momento nessuno può dire al 100 per cento che arriveranno in fondo”. Ricciardi ha aggiunto inoltre che nelle scorse ore il Governo ha siglato un accordo fondamentale, facendo sapere che:

“Noi produrremo in Italia, aggirando così il rischio che altri Stati dove si preparano i vaccini ci lascino indietro. La forza trainante del gruppo sono Italia e Germania, grazie agli ottimi rapporti tra il ministro Speranza e il collega Spahn. Con questa operazione partecipiamo alle spese per l’investimento sulla ricerca e a quelle per la produzione delle dosi. Alla fine otterremo il vaccino al prezzo di costo. L’azienda non farà profitto”.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO