Scuola: a settembre ci saranno anche insegnanti senza laurea. Ecco perché

Teresa Maddonni

20 Luglio 2020 - 17:12

condividi

Scuola: a settembre ci saranno insegnanti senza laurea e il perché lo spiega l’ordinanza sulle Graduatorie delle supplenze. Insegnare con il solo diploma non è una novità, nonostante la polemica, dal momento che la questione riguarda anche i concorsi.

Scuola: a settembre ci saranno anche insegnanti senza laurea. Ecco perché

Scuola: a settembre ci saranno anche insegnanti senza laurea e il perché è presto detto dal momento che basta leggere l’ordinanza del Miur del 10 luglio, resa nota il 13, sulle Graduatorie provinciali delle supplenze e le graduatorie d’Istituto.

In particolare il riferimento che sta facendo molto discutere è relativo a coloro che potranno iscriversi a breve alle graduatorie per le supplenze per il prossimo anno scolastico della scuola dell’infanzia e primaria, aperte queste anche a insegnanti senza laurea, aspiranti docenti ancora iscritti al corso di laurea in Scienze della formazione primaria.

La decisione di dare la possibilità anche agli studenti, che comunque devono rispettare determinati requisiti, di iscriversi nelle Graduatorie provinciali delle supplenze e di conseguenza a quelle di Istituto, non è piaciuta a molti, in primis al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, da tempo ormai nell’occhio del ciclone per la chiusura delle scuola in tempi di emergenza COVID-19 e il rientro a settembre ancora incerto, ha risposto sulla questione.

D’altronde non sarebbe la prima volta che nella scuola, e specie nell’infanzia e primaria, possono entrare insegnanti senza laurea. Non solo, anche nella secondaria possono insegnare docenti con il solo diploma. Ma andiamo per gradi e vediamo perché e prima ancora chi sono.

Scuola: a settembre ci saranno insegnanti senza laurea. Ecco chi sono

Insegnanti senza laurea faranno la scuola di settembre e il perché della decisione lo ha spiegato la stessa ministra Azzolina. Tuttavia, prima di vedere qual è la posizione della titolare di viale Trastevere sulla questione, vediamo cosa dice nel dettaglio il testo dell’ordinanza per le supplenze per capire chi sono questi insegnanti senza laurea.

Come si legge nel testo dell’ordinanza le ormai famose GPS relative ai posti comuni per la scuola dell’infanzia e primaria sono suddivise in fasce così determinate:

  • la prima costituita dai soggetti in possesso dello specifico titolo di abilitazione;
  • la seconda costituita dagli studenti che, nell’anno accademico 2019/2020, risultano iscritti al terzo, quarto o al quinto anno del corso di laurea in Scienze della Formazione primaria, avendo assolto, rispettivamente, almeno 150, 200 e 250 CFU entro il termine di presentazione dell’istanza.

Gli insegnanti che possono entrare a scuola a settembre senza laurea sono gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze della formazione primaria e nel dettaglio:

  • al terzo anno con 150 crediti conseguiti entro il termine di previsto per l’iscrizione alle GPS;
  • al quarto anno con 200 crediti conseguiti entro il termine di previsto per l’iscrizione alle GPS;
  • al quinto anno con 250 crediti conseguiti entro il termine di previsto per l’iscrizione alle GPS;

D’altronde non sarebbe la prima volta; ricordiamo infatti che, in virtù di una vecchia prassi consolidata, al concorso scuola per infanzia e primaria bandito con i concorsi straordinario e ordinario per la secondaria lo scorso 28 aprile, possono partecipare anche insegnanti senza laurea in possesso del solo diploma magistrale con valore di abilitazione o diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, purché ottenuti entro l’anno scolastico 2001/2002.

Anche per la secondaria, e fino all’anno scolastico 2024/2025 il requisito per diventare insegnanti tecnico pratici (ITP) e partecipare al concorso sarà il solo diploma. Sugli studenti senza laurea che faranno gli insegnanti eventualmente nella scuola di settembre, nonostante i precedenti che abbiamo visto, è stata montata la polemica cui la ministra Azzolina ha risposto in ultimo nella giornata di oggi.

Scuola a settembre: ecco perché ci saranno insegnanti senza laurea

Sulla scuola a settembre e il perché potranno esserci anche insegnanti senza laurea la risposta l’ha data la ministra Lucia Azzolina dopo le polemiche e le critiche per la questione arrivate da più parti. La ministra sottolinea, come abbiamo anche fatto noi nel corso della trattazione, che non è una novità e ha dichiarato, nella sua visita a un istituto milanese:

“Credo che questo Paese debba assolutamente dare la possibilità ai giovani di lavorare, se vanno all’estero ci lamentiamo, se restano a casa ci lamentiamo. Questi giovani lavoravano già, la Lombardia è una delle Regioni che ha più supplenze per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Non è una novità, noi lo abbiamo semplicemente messo all’interno di graduatorie.”

E ha continuato la ministra che questo processo, quello delle graduatorie:

“Faciliterà le segreterie che non dovranno più avere a che fare con le Mad, ad impazzire dietro le Mad e daremo da lavorare a persone che hanno scelto di fare l’insegnante, che hanno fatto un percorso che era a numero chiuso. Persone preparate con passione e amore per la scuola. È un passo in avanti.”

Le Mad sono le domande di messa a disposizione che durante l’anno scolastico gli aspiranti docenti possono inviare a tutte le scuole d’Italia per occupare i posti vacanti per la relativa classe di concorso.

Anche i sindacati si dicono favorevoli alla scelta del Miur di dare la possibilità ai ragazzi senza laurea di entrare a scuola a settembre. Piuttosto i sindacati sono preoccupati per i tempi risicati in cui migliaia di aspiranti insegnanti si riverseranno su Istanze online per iscriversi alle GPS, senza contare la questione dei titoli e punteggi modificati da poco con la nuova ordinanza del Miur ai danni di molti che già insegnano e che vedranno cambiare il proprio posto in graduatoria.

Iscriviti a Money.it