Le sanzioni stanno avendo effetto sulla Russia?

Giorgia Bonamoneta

19/06/2022

20/06/2022 - 12:05

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Dall’inizio del conflitto l’Occidente ha pesantemente sanzionato la Russia nel tentativo di frenare l’aggressione in Ucraina, ma secondo Putin le sanzioni non hanno avuto effetto. È davvero così?

Le sanzioni stanno avendo effetto sulla Russia?

«È ovvio a tutti che non sarà più come prima», ha detto Elvira Nabiullina, governatrice della Banca Centrale Russa. Mentre Vladimir Putin racconta al Forum economico di San Pietroburgo che le sanzioni occidentali non hanno sortito effetto sulla Russia, due dei portavoce più importanti del settore economico e finanziario russo smentiscono tale affermazione.

Nabiullina è tornata a ripetere che le restrizioni stanno colpendo duramente le imprese e le famiglie russe e che se oggi subiscono un impatto più lieve, per quanto grave, sulle proprie finanze è solo grazie al massiccio intervento delle banche.

Anche Herman Gref, presidente del principale istituto di credito russo Sberbank, ha confermato che le sanzioni hanno avuto effetto sull’economia russa, tanto da richiedere almeno 10 anni per recuperare la fase precedente al conflitto, già piuttosto compromessa.

Infatti prima dell’invasione erano molti gli esperti a credere che il conflitto non si sarebbe mai concretizzato, in quanto la Russia aveva già i suoi problemi da affrontare, come la ridotta capacità produttiva (forza lavoro), le restrizioni alle attività economiche, il fallimento della diversificazione economica, la fuga di cervelli, la crescente povertà, il fallimento della gestione della pandemia e la polarizzazione della società. Si sbagliavano, perché Putin cercava la soluzione a tutti questi problemi proprio nell’invasione dell’Ucraina.

Al Forum economico di San Pietroburgo sono però andati in scena due percorsi: uno di propaganda e uno fatto di dati. Il primo, quello di Putin, ha visto come oggetto del discorso il nuovo orientamento del mondo, mentre il secondo, quello fattuale, ha descritto un mercato stagnante, con il rischio concreto di vedere scendere il Pil russo del -7% o del -8% nel 2022, fino a un -10,3% nel 2023.

Gli effetti dei blocchi su importazioni ed esportazioni potrebbero portare nel prossimo futuro a una «minaccia per il 15% del Pil del Paese», ha detto Gref, sottolineando come il 56% delle esportazioni e il 51% delle importazioni sono strettamente legate ai Paesi che hanno imposto sanzioni contro la Russia. Insomma, le sanzioni hanno fatto effetto sulla Russia, con conseguenze anche nei prossimi anni.

Gli effetti delle sanzioni economiche sulla Russia

Le sanzioni economiche alla Russia sono arrivate in una serie di pacchetti (sei) più o meno rigidi, tra i quali si trovano misure restrittive mirate ad alcuni individui, come Vladimir Putin, il ministro degli Affari esteri della Russia, Sergey Lavrov, oligarchi, membri della Duma, del Consiglio di sicurezza nazionale e diversi imprenditori e propagandisti, nonché su importazioni ed esportazioni. L’Europa, con le sanzioni economiche, ha cercato di provocare gravi conseguenze per la Russia, con l’obiettivo di ostacolare le capacità russe di proseguire l’aggressione.

Come per ogni altro conflitto, anche di tipo economico, a rimetterci sono stati prima di tutto i cittadini russi che si sono visti limitati nelle attività quotidiane e in molti si sono ritrovati senza lavoro per la chiusura delle attività straniere nel Paese.

Le sanzioni occidentali hanno avuto effetti sulla Russia, è innegabile. La conferma arriva in particolare dai dati emersi dall’analisi di Herman Gref, presidente del principale istituto di credito russo Sberbank. Secondo quanto riporta Gref, per far recuperare i livelli preinvasione (2021) alla Russia ci vorranno almeno 10 anni. Lo scenario di inerzia, continua il leader di Sberbank, conferma che il Pil russo scenderà del -7%, mentre la Banca mondiale prevede un calo del -8,6%, confermandolo come il dato peggiore dell’intera economia mondiale. Il motivo? Il legame tra l’economia russa e quella occidentale. L’impossibilità di esportare il 56% dei prodotti e di importare il 51% dall’estero ha creato una grave stagnazione del mercato.

Cosa ha detto Putin al Forum economico di San Pietroburgo

Di tutt’altro avviso è invece il presidente russo. Sempre al Forum economico di San Pietroburgo, dove ha preso la parola, Vladimir Putin ha detto che le sanzioni occidentali non hanno funzionato contro la Russia. «Gli Usa pensano di essere l’unico centro del mondo», ha detto Putin, «L’Occidente mina intenzionalmente le fondamenta internazionali in nome delle loro illusioni geopolitiche», ma «L’era dell’ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo».

Il discorso di Putin si pone in opposizione ai dati portati da Gref e Nabiullina ed è a tutti gli effetti un esempio di propaganda che tenta di oscurare i fallimenti russi.

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