Russia-Cina: l’alleanza che minaccia il mondo spiegata in 3 grafici

Violetta Silvestri

21/03/2023

22/03/2023 - 08:00

condividi

Quanto è davvero forte e preoccupante l’alleanza Cina-Russia? Il punto chiave sta nei legami economici e commerciali, osservati - e temuti - da Usa ed Europa. 3 grafici per capire le relazioni.

Russia-Cina: l’alleanza che minaccia il mondo spiegata in 3 grafici

Cina-Russia: sullo sfondo della guerra in Ucraina, il significato dell’alleanza più temuta dal mondo diventa sempre di più economico.

Gli Usa osservano con molta apprensione gli sviluppi del legame Xi-Putin non solo per le conseguenze sul conflitto in corso, ma soprattutto per il valore strategico che il rafforzamento di questa partnership assume in ambito commerciale e di controllo di materie prime, tecnologia, innovazione.

Non a caso, i crescenti legami economici saranno al centro dei colloqui al Cremlino martedì 21 marzo, evidenziando la dipendenza di Mosca da Pechino dopo che la sua economia è stata in gran parte annullata dall’occidente.

Il presidente russo ha salutato il modello economico della Cina come “molto più efficace” di quello di altri paesi, con il commercio bilaterale che ha raggiunto la cifra record di 190 miliardi di dollari nel 2022.

Qual è la forza dell’asse Cina-Russia? La risposta in 3 grafici.

1. Cina-Russia: il commercio è da record

Mosca vede la sua dipendenza economica dalla Cina come cruciale per le prospettive di vincere la guerra, ha detto una persona vicina al Cremlino sul Financial Times. Mentre l’aiuto del dragone nel resistere agli effetti delle sanzioni statunitensi è insostituibile, la ricchezza di risorse naturali della Russia assicurerà il continuo sostegno di Pechino, ha aggiunto.

L’interscambio tra le due nazioni è intanto volato nel corso degli anni, come testimoniato da un grafico Ispi:

Interscambio Cina-Russia Interscambio Cina-Russia in miliardi di dollari, dal 2017 al 2023

Petrolio, gas, ma anche semiconduttori sono alla base del commercio tra i Paesi, che valutano questa partnership commerciale redditizia per entrambi. Non solo, accelerare negli scambi potrebbe tradursi anche nel concretizzare l’uso dello yuan come valuta commerciale.

2. L’energia avvicina Pechino e Mosca sempre di più

L’argomento di discussione più atteso di martedì è il previsto gasdotto Power of Siberia 2, che darebbe alla Russia un nuovo modo per reindirizzare le esportazioni di gas dalle riserve non più inviate in Europa.

L’anno scorso, le importazioni cinesi di energia russa - che rappresentano oltre il 40% delle entrate del bilancio del Cremlino - sono cresciute da 52,8 miliardi di dollari a 81,3 miliardi di dollari. La Russia era il secondo fornitore cinese di greggio e carbone, secondo il Center on Global Energy Policy (CGEP) della Columbia University.

A gennaio, la nazione russa ha superato Qatar, Turkmenistan e Australia diventando il principale venditore di gas alla Cina, consegnando 2,7 miliardi di metri cubi quel mese, secondo i dati doganali cinesi.

Come dimostra il grafico del Financial Times, gli acquisti cinesi di energia russa sono cresciuti in tutti i settori dal 2021 al 2022:

Acquisti energia russa da parte della Cina Acquisti energia russa da parte della Cina 2021 e 2022 in evidenza

L’urgente necessità della Russia di trovare acquirenti per la sua energia potrebbe giocare nuovamente a favore della Cina durante questa visita, proprio come ha fatto nel 2014, quando Mosca ha affrontato le sanzioni per l’annessione della Crimea. Allora Russia e Cina firmarono un accordo per il gasdotto Power of Siberia, offrendo a Pechino una fornitura di gas a basso costo. Il progetto è entrato in funzione nel 2019.

3. Chip cinesi in Russia, a dispetto degli Usa

Microchip, apparecchiature 5G e macchinari industriali pesanti ora soggetti ai controlli arrivano in Russia sempre di più dalla Cina.

L’anno scorso Mosca ha importato 4,8 miliardi di dollari di macchinari elettrici e componenti dal dragone, mentre le forniture da altri paesi sono crollate, secondo Bruegel, un think tank con sede a Bruxelles.

Il grafico elaborato da FT mette in chiaro proprio il balzo negli acquisti russi dalla Cina per questa tipologia di beni:

Importazioni russe di tecnologia dalla Cina Importazioni russe di tecnologia dalla Cina 2019-2023

“Mentre la Cina è diventata di gran lunga il principale esportatore di semiconduttori in Russia dopo la guerra, le esportazioni spesso avevano un collegamento con la Turchia o con gli Emirati Arabi Uniti, ha affermato ricercatrice senior presso l’International Institute for Strategic Studies. Questa tattica mirava a creare strati in grado di proteggere la Cina dai rischi di sanzioni, ha aggiunto.

L’impennata è arrivata anche se molte importanti società tecnologiche come Huawei hanno ridotto le esportazioni verso la Russia per paura delle sanzioni statunitensi. Invece, non identificati produttori cinesi hanno preso il loro posto.

La tecnologia cinese è anche l’unica opzione della Russia per continuare a produrre gran parte dell’energia che la Cina sta importando.

In generale, stando ad alcune osservazioni, mentre prima della guerra le importazioni di punta della Russia erano più o meno diversificate, ora Mosca si sta riorientando verso fornitori cinesi al punto che il mercato russo è molto spesso totalmente dipendente dal mercato del dragone.

Proprio questo stretto legame di convenienza e sopravvivenza spaventa gli Usa e destabilizza l’Europa.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.