Rottamazione 2023, ecco perché presentare una sola istanza non conviene

Patrizia Del Pidio

25 Maggio 2023 - 13:16

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Quando devono essere rottamate diverse cartelle la via più conveniente per non incorrere in una decadenza è quella di presentare diverse istanze.

Rottamazione 2023, ecco perché presentare una sola istanza non conviene

Dopo lo slittamento del termine ultimo della presentazione della domanda di rottamazione 2023, dal 30 aprile al 30 giugno, i consigli per i contribuenti non cambiano. Perchè è pur vero che con questa proroga sono slittate anche le scadenze della prima o unica rata per il versamento del dovuto. Ma è anche vero che quelle successive , al momento, sono rimaste invariate.

Con la Legge di Bilancio 2023 sono state introdotte numerose misure che permettono al contribuente di mettere in regola la propria situazione debitoria con il Fisco. La tregua fiscale prevede ben 12 misure ma quelle che saranno maggiormente sfruttate sono essenzialmente due, ovvero lo stralcio automatico, per il quale il cittadino non deve fare assolutamente nulla, e la rottamazione quater.

Questo, anche se poi ci sono altre misure altrettanto importanti ed interessanti, come ad esempio il ravvedimento speciale, che ha subito una modifica al calendario delle scadenze, così come la rottamazione che vede la scadenza di presentazione della domanda slittate dal 30 aprile al 30 giugno.

La misura che verrà maggiormente utilizzata di quelle previste dalla tregua fiscale è senza ombra di dubbio la rottamazione quater, visto che è quella che prevede meno vincoli e che apre le porte alla definizione agevolata del maggior numero di debiti insoluti.

Lo stralcio delle cartelle, infatti, è riferito solo ai debiti più vecchi, quelli che al Fisco conviene più cancellare che riscuotere. Ma nella maggior parte dei casi, per cartelle di tributi locali e multe stradali, la decisione di adesione o meno alla cancellazione parziale o totale del debito è rimandata a delibere comunali.

La rottamazione quater, regina della tregua fiscale

Con la definizione agevolata della cartelle esattoriali, conosciuta più comunemente come rottamazione, è possibile pagare il solo debito originario senza l’applicazione di sanzioni, interessi e aggio. Si tratta di un risparmio consistente sia per chi ha debiti non troppo elevati che per chi ha debiti di importi alti con il Fisco.

Ma c’è il rovescio della medaglia, di cui si deve sempre tenere conto. Questo perché se anche la rottamazione prevede un’agevolazione di base molto conveniente, poi si deve rispettare un piano di rateazione molto rigido. In prima battuta bisogna tenere presente che prima e seconda rata avranno un importo più alto, ovvero pari al 10% del debito totale.

In alcuni casi proprio l’importo della prima rata potrebbe essere lo scoglio più duro da superare, soprattutto per chi ha debiti importanti da saldare, visto che il suo importo potrebbe essere anche molto elevato. Poi bisogna considerare che con la rottamazione non si può saltare il pagamento di una rata e mantenere l’agevolazione. L’unica tolleranza prevista è un ritardo di 5 giorni sulla scadenza di pagamento.

Se si paga anche una singola rata dopo 5 giorni dalla sua scadenza il piano di rateazione agevolato decade. Ma questo è uno svantaggio a cui si può rimediare con qualche piccola accortezza da parte di chi aderisce alla definizione agevolata.

Più istanze di rottamazione

Proprio per quanto fin qui detto per chi ha diverse cartelle esattoriali di importo abbastanza elevato per le quali chiedere una definizione agevolata sarebbe opportuno presentare diverse istanze di rottamazione. In questo modo, infatti, si riesce a frazionare il rischio di decadenza dalla rottamazione.

Bisogna sapere, infatti, che ogni istanza che si presenta corrisponde a un piano di rateizzazione autonomo. Se, quindi, durante il periodo in cui ci si trova a pagare le rate si dovessero avere problemi di liquidità si potrà scegliere di far decadere alcuni dei piani di rateazione non pagando le rate, mantenendo gli altri attivi pagandole.

In questo modo se non si riesce, per un mese, a pagare tutta la somma non si decade da tutto il beneficio ma si riesce a mantenere parzialmente solo per i piani per cui, magari, conviene maggiormente. Per le cartelle da cui si decade dalla rottamazione, in ogni caso, si potrà beneficiare di una rateizzazione ordinaria.

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