Roaming in Ue, telefonate e internet cosa cambia con le nuove regole: tutto quello che c’è da sapere

Claudia Mustillo

2 Luglio 2022 - 15:08

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Nuovo regolamento europeo per il roaming gratis in Ue: garantita la stessa velocità di navigazione anche all’estero. Ecco cosa cambia.

Roaming in Ue, telefonate e internet cosa cambia con le nuove regole: tutto quello che c’è da sapere

Arriva il nuovo regolamento europeo in vigore dall’1 luglio 2022, che proroga fino al 2032 il roaming a tariffa nazionale, con alcuni miglioramenti rispetto a quanto previsto finora.

È entrato in vigore il 1° luglio 2022 il nuovo regolamento europeo sul roaming che permetterà di continuare a utilizzare i servizi telefonici all’interno dell’Ue «come a casa» per i prossimi dieci anni e con una versione migliorata rispetto al passato. Il programma “Roam-like-at-home” consente di continuare a usare i telefoni quando vanno all’estero, sempre all’interno dell’Ue, senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe nazionali.

I cittadini avranno gli stessi servizi, possibilità di invio dei messaggi e navigazione web che hanno nel loro paese, oltre a una migliore informazione sui servizi che possono portare a costi supplementari, come per esempio le chiamate ai numeri di assistenza clienti.

Ma anche una migliore informazione sui tipi di servizi che possono comportare costi supplementari, come le chiamate a numeri di assistenza clienti, helpdesk o compagnie di assicurazione. Oppure ancora mettere a disposizione strumenti per evitare costi supplementari, come l’interruzione automatica dei servizi di roaming quando il consumatore raggiungerà un costo totale di 50 euro, o un altro limite predefinito, per evitare costi ulteriori.

Roaming gratis in Ue per altri 10 anni

Il regolamento precedente era stato introdotto nel 2017 e scadeva lo scorso 30 giugno, motivo per cui i legislatori europei hanno deciso di prorogarne la validità di altri 10 anni, quindi fino al 2032, introducendo anche ulteriori vantaggi per i consumatori. Nel novembre 2019, la Commissione aveva pubblicato un riesame approfondito del mercato del roaming dimostrando che tutti i viaggiatori in Ue hanno beneficiato dell’abolizione delle tariffe di roaming.

Nell’Eurobarometro del febbraio 2021, infatti, il 33% dei partecipanti ha dichiarato che viaggiando all’estero ha avuto accesso a una velocità di navigazione ridotta rispetto a quella offerta nel proprio paese. E il 28% ha affermato di aver avuto accesso a uno standard di rete inferiore all’estero (ossia una rete 3G invece di 4G). Il nuovo provvedimento sul roaming in Ue prevede che i consumatori possano avere una qualità uguale di navigazione, con internet mobile, a quella che dispongono nel paese di origine. Tutto questo, ovviamente, se nel paese in cui si è in visita vi sono le stesse reti e tecnologie: chi utilizza servizi 5G nel proprio paese, adesso dovrebbe disporre dello stesso servizio in roaming.

Gli operatori, con le nuove regole di roaming in vigore fino al 2032, dovranno assicurarsi di fornire ai consumatori le informazioni su tutti i numeri che possono portare costi aggiuntivi, se contattati dal paese di provenienza o dall’estero. Le comunicazioni sugli eventuali costi extra dovranno essere inviate tramite messaggi automatici non appena il consumatore ha attraversato la frontiera di un altro paese della comunità europea.

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