Riunione Bce: tassi al 3,75%. Per Lagarde altri rialzi in arrivo

Violetta Silvestri

04/05/2023

04/05/2023 - 16:02

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Riunione Bce di oggi: l’aumento dei tassi è di 25 punti base, come da attese. Nella conferenza stampa Lagarde ha messo in chiaro che la politica dei rialzi no è finita.

Riunione Bce: tassi al 3,75%. Per Lagarde altri rialzi in arrivo

Riunione Bce oggi: tassi in aumento di 25 punti base.

Dopo la decisione Fed di alzare di un quarto di punto base il costo del denaro Usa, senza sorprese per i mercati e lasciando intendere che potrebbe arrivare una pausa nelle prossime riunioni, è arrivata la mossa dell’Eurotower.

Lagarde e gli altri membri del board hanno quindi deciso di continuare con la stretta sul credito, ma con maggiore cautela rispetto a chi attendeva un aumento di 50 punti base.

Nel documento ufficiale sulla decisione appena pubblicato, si legge che la lotta all’inflazione è l’obiettivo prioritario e che le pressioni sottostanti sui prezzi “continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo”. Pur riconoscendo, infatti, che complessivamente l’inflazione ha visto una diminuzione nei mesi scorsi, il dato core è valutato ancora alto e quindi da combattere.

Si sottolinea, inoltre, che “i passati aumenti dei tassi vengono trasmessi con forza alle condizioni finanziarie e monetarie dell’area dell’euro, mentre i ritardi e la forza della trasmissione all’economia reale rimangono incerti.” Questo significa che la Bce ha ammesso che la stretta creditizia inizia a farsi palese sui prestiti, ma è rimasta nel dubbio su cosa possa accadere all’economia reale (ci sarà una recessione o un rallentamento?).

Per il futuro, il richiamo è alla necessità e garanzia da parte del Consiglio direttivo che “i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario”.

Tuttavia una pausa non è affatto nell’aria. Lagarde in conferenza stampa ha sottolineato con molta chiarezza che c’è ancora strada da fare e che non intravede ancora l’arrivo per l’aumento del costo del denaro. Le incognite sull’inflazione sono ancora molte, così come i rischi al rialzo per i prezzi.

L’approccio per le prossime scelte, comunque, sarà sempre legato ai dati riunione per riunione.

Cosa ha deciso la riunione Bce sui tassi: perché un altro rialzo da 25 pb?

Il consenso sulla necessità di alzare ancora i tassi è stato forte durante la riunione Bce di oggi, 4 maggio: lo ha ribadito Lagarde, con un tono che è apparso piuttosto falco durante la conferenza stampa.

Se, infatti, nella dichiarazione ufficiale del post-decisione erano rimasti dubbi su una possibile fine vicina per la politica monetaria aggressiva, le parole della governatrice hanno dissipato ogni incertezza: Non ci fermiamo, abbiamo ancora strada da fare.

Probabilmente, quindi, ci sarà ancora un aumento dei tassi a giugno, anche se nulla è trapelato al riguardo nello specifico. Ciò che invece è apparso certo è che l’inflazione core preoccupa ancora poiché è lontana dall’obiettivo del 2%. Inoltre, il Consiglio ha notato che “le pressioni sui salari si sono ulteriormente rafforzate e alcune aziende hanno anche aumentato i margini di profitto”.

Molta attenzione è rivolta inoltre ai prezzi alimentari, con uno sguardo attento anche all’esclalation della guerra in Ucraina. Se, infatti, è innegabile che i prezzi delle materie prime sono rallentati, lo stesso non si può dire di altri settori. Un richiamo è stato indirizzato anche ai governi, affinché eliminino i sostegni energetici e fiscali ora che le bollette sono in calo, poiché potrebbe verificarsi una spinta della domanda e quindi dei prezzi.

La Bce, comunque, ha chiarito che non è tempo di parlare di tagli ai tassi. Anzi, alcuni membri del board avevano proposto un aumento di 50 punti base.

Infine, per quanto riguarda il QT, la Bce ha sottolineato che “il portafoglio APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l’Eurosistema non reinvestisce tutti i pagamenti principali dei titoli in scadenza”.

Per quanto riguarda il PEPP, ci sarà ancora “flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia”.

Riunione Bce: tassi al 3,75%, conferenza stampa in focus

Tutti gli aggiornamenti live sulla decisione di politica monetaria e sulla conferenza stampa di Lagarde.

Fine conferenza

La conferenza stampa di Lagarde, con le risposte ai giornalisti, è conclusa. Prossimo appuntamento il 15 giugno.

Bce e Fed

“Non dipendiamo dalla Fed nelle decisioni sui tassi, possiamo inasprire se la Fed si ferma”, ha precisato Lagarde.

Taglio tassi

Ribadendo che i tassi di interesse sono lo strumento primario della Bce, Lagarde sottolinea che non c’è alcun impegno sul taglio tassi.

Lagarde puntualizza sulla politica restrittiva

Lagarde ha spiegato che non ha una stima numerica su fin dove i tassi sono sufficientemente restrittivi, ma “non stiamo ancora vedendo l’impatto completo desiderato per raggiungere l’obiettivo”.

Approccio falco?

Lagarde ha detto che la Bce non si sta fermando e c’è ancora strada da percorrere. Lo ha detto per la terza volta, sottolineando che il vuaggio è in corso e che non si sa quale sia il limite dei tassi appropriato.

Determinazione contro inflazione

Lagarde ha spiegato che nel prendere la decisione odierna, tutti i membri del Consiglio erano molto concentrati sulla lotta all’inflazione per riportarla al target del 2%. “Tutti erano d’accordo sul fatto che fosse necessario aumentare i tassi, non fermarsi”, ha detto.

Rischi Inflazione

I rischi per l’inflazione nel medio termine sono in rialzo, questo anche a causa della guerra in Ucraina.

Quadro economico Eurozona

Lagarde spiega che l’economia è stata resiliente nel primo trimestre grazie a prezzi energetici più bassi, miglioramento dei colli di bottiglia e politiche fiscali di sostegno. Ma la domanda privata è debole.

Lagarde puntualizza sull’inflazione

L’inflazione è troppo alta da troppo tempo. L’inflazione primaria è diminuita, ma l’inflazione core è alta, ha spiegato Lagarde.

Conferenza al via

Lagarde inizia la conferenza stampa

Attesa per la conferenza stampa

mancano 5 minuti all’inizio della conferenza stampa di Lagarde, che spiegherà i motivi della decisione odierna sui tassi.

Euro dollaro

L’EUR/USD arretra a 1,1040 subito dopo la decisione Bce. Il rialzo di 25 punti base era scontato e non ci sono stati sussulti da falco per spingere ulteriormente la moneta unica.

Documento sulla decisione di politica monetaria

Le prospettive di inflazione continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo. Alla luce delle continue pressioni inflazionistiche elevate, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave della BCE. Nel complesso, le informazioni in arrivo supportano ampiamente la valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine che il Consiglio direttivo ha formato nella sua precedente riunione. L’inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti. Allo stesso tempo, i passati aumenti dei tassi vengono trasmessi con forza alle condizioni finanziarie e monetarie dell’area dell’euro, mentre i ritardi e la forza della trasmissione all’economia reale rimangono incerti.

Le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi ufficiali del Consiglio direttivo continueranno a essere basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria.

I tassi di interesse di riferimento della BCE restano lo strumento principale del Consiglio direttivo per definire l’orientamento della politica monetaria. Parallelamente, il Consiglio direttivo continuerà a ridurre il portafoglio del programma di acquisto di attività (PAA) dell’Eurosistema a un ritmo misurato e prevedibile. In linea con questi principi, il Consiglio direttivo prevede di interrompere i reinvestimenti nell’ambito dell’APP a partire da luglio 2023.

Tassi di interesse chiave della BCE
Il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 3,75%, 4,00% e 3,25% a partire dal 10 maggio 2023.

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l’Eurosistema non reinvestisce tutti i pagamenti principali dei titoli in scadenza. Il calo ammonterà in media a 15 miliardi di euro al mese fino alla fine di giugno 2023. Il Consiglio direttivo prevede di interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PAA a partire da luglio 2023.

Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio Direttivo intende reinvestire i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con il orientamento di politica monetaria appropriato.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento
Poiché le banche stanno rimborsando gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

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Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Il toolkit della BCE è completamente attrezzato per fornire sostegno di liquidità al sistema finanziario dell’area dell’euro, se necessario. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Decisione sui tassi

La Bce ha alzato i tassi di 25 punti base con le seguenti modifiche:

  • tasso sui depositi al 3,25%
  • Operazioni di rifinanziamento marginale della BCE al 4,00%
  • tasso di interesse al 3,75%

Dati in uscita

Sono quasi pronti i dati sui tassi di interesse, pubblicati tra circa 5 minuti.

Euro dollaro

L’EUR/USD ha perso il suo slancio rialzista e si è ritirato in area 1,1050 dopo essere salito verso 1,1100 all’inizio della sessione. Si prevede che la Banca centrale europea alzerà il suo tasso di riferimento di 25 punti base. In caso di un rialzo da 50 punti base o, comunque, con un annuncio di altri aumenti la moneta unica potrebbe apprezzarsi sul biglietto verde.

Pmi europei

I dati dei Pmi composito e dei servizi sono stati misti. In Italia, il settore dei servizi è cresciuto più delle attese e anche in Germania i due indici, composito e servizi, sono stati in aumento e più delle previsioni. Deludenti sulle stime, invece, i risultati in Francia. In Eurozona, pur marcando un aumento, i due dati non hanno superato le attese.

Borse europee

L’apertura degli scambi in Europa è all’insegna delle perdite. I principali indici europei: Dax tedesco, Cac francese, Ftse Mib italiano, IBEX 35 spagnolo sono in rosso nella giornata Bce.

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