Reddito di cittadinanza: decade a febbraio. Ecco per chi

Teresa Maddonni

04/02/2021

25/10/2022 - 12:09

condividi

Reddito di cittadinanza: con il rinnovo dell’ISEE 2021 il beneficio può decadere a febbraio e non si tratta di sospensione. Vediamo per chi.

Reddito di cittadinanza: decade a febbraio. Ecco per chi

Reddito di cittadinanza: decade a febbraio 2021 per alcuni beneficiari e questo dipende dall’aggiornamento dell’ISEE 2021.

Facciamo chiarezza: c’è una differenza tra la sospensione, che con il mancato rinnovo dell’ISEE entro il 31 gennaio 2021 comporta il congelamento dell’accredito per il mese di febbraio e la decadenza.

Con l’aggiornamento dell’ISEE 2021 infatti i requisiti del nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza potrebbero cambiare.

Reddito di cittadinanza: ecco quando decade a febbraio

Il reddito di cittadinanza decade, tra le tante opzioni, quando al rinnovo dell’ISEE il beneficiario non presenta più gli stessi requisiti dell’anno precedente.

Potrebbe capitare a febbraio che in seguito alla presentazione del nuovo ISEE entro il 31 gennaio 2021 il beneficiario del reddito di cittadinanza si ritrovi con un importo superiore ai 9.360 euro previsti.

Il reddito di cittadinanza decade a febbraio 2021 se l’ISEE 2021 aumenta per prestazioni come la Naspi per esempio o anche per il bonus bebè percepito.

Non decade se tra i redditi 2019, cui il nuovo ISEE 2021 fa riferimento, si trova il REI. Non decade il reddito di cittadinanza 2021, ma può ridursi, se uno dei componenti del nucleo familiare ha trovato un’occupazione.

In questo caso immaginiamo che qualora l’eventualità si sia presentata nei mesi precedenti il nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza abbia proceduto a comunicare, come previsto dalla norma, a INPS la variazione.

Ricordiamo che stiamo parlando di una decadenza del reddito di cittadinanza non legata a sanzioni. Il reddito di cittadinanza può anche essere sospeso a febbraio 2021 per chi non ha presentato il nuovo ISEE entro il 31 gennaio e per coloro che hanno terminato il mese scorso le 18 mensilità previste. Si determinano per tanto due conseguenze:

  • nel primo caso il reddito di cittadinanza viene congelato e il beneficiario, una volta presentato l’ISEE e una volta che INPS abbia verificato i requisiti, può ottenere la ricarica, ma non prima di marzo;
  • nel secondo caso il beneficiario, come la norma prevede, può chiedere il rinnovo, a parità di requisiti, nel mese di sospensione di febbraio per ottenere la nuova ricarica per le ulteriori 18 mensilità previste dal mese di marzo.

Reddito di cittadinanza decaduto per ISEE alto

Il reddito di cittadinanza decade a febbraio per ISEE alto successivamente al rinnovo tuttavia il beneficiario può richiederlo in un secondo momento, qualora si trovi nuovamente nelle condizioni precedenti.

Il decreto 4/2019 che ha introdotto il reddito di cittadinanza all’articolo 3 comma 14 stabilisce che il beneficio può essere richiesto nuovamente per una durata complessiva non superiore al periodo residuo non goduto, salvo che l’interruzione non sia dovuta all’applicazione di sanzioni.

Pertanto se il nucleo familiare ha goduto per 6 mesi del reddito di cittadinanza il quale poi è decaduto, non per sanzioni, può successivamente richiederlo ma per 12 mesi ulteriori.

Non è il caso questo di decadenza del reddito di cittadinanza per aumento del reddito familiare dovuto a una nuova attività lavorativa. La nuova domanda può essere presentata dopo almeno un anno dall’interruzione.

Tuttavia la nuova domanda viene considerata come prima e di conseguenza, a parità di requisiti, si può godere del reddito di cittadinanza per 18 mensilità.

Iscriviti a Money.it