Multe raddoppiate con il nuovo codice della strada: quali importi aumentano e di quanto

Stefano Rizzuti

11 Novembre 2021 - 17:14

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La riforma del codice della strada in vigore dal 10 novembre introduce una serie di novità per le sanzioni agli automobilisti: vediamo quali multe raddoppiano e quali vengono introdotte.

Il nuovo codice della strada aumenta le multe per gli automobilisti. La mini-riforma entrata in vigore dal 10 novembre raddoppia gli importi in caso di infrazione di alcuni divieti, ma cambia qualcosa anche in tema di documenti di guida e non solo.

Tra le novità principali c’è il raddoppio delle multe per chi parcheggia nell’area riservata ai disabili e per chi butta i rifiuti dal finestrino. Novità anche per chi utilizza i dispositivi elettrici alla guida e viene inoltre introdotta la multa per chi guida le auto a noleggio: paga chi commette l’infrazione e non la società di noleggio.

Vediamo quali sono tutte le novità in tema di multe introdotte attraverso il decreto Infrastrutture e Trasporti in vigore dal 10 novembre. Provvedimento che ha anche modificato le regole per i monopattini elettrici e per i neopatentati.

Raddoppiano le multe per chi getta rifiuti dall’auto

La prima multa che raddoppia rispetto al passato è quella per chi butta oggetti e rifiuti dall’auto. Se vengono buttati rifiuti in strada dall’automobile ferma o in movimento la multa minima diventa di 216 euro, quella massima di 866. Gli importi sono esattamente raddoppiati rispetto a quelli previsti prima.

Se invece si butta dal finestrino dell’auto in corsa un mozzicone di sigaretta o una cartaccia la multa va da 56 a 204 euro. Anche in questo caso la sanzione è raddoppiata rispetto al passato.

Aumentano multe per parcheggio su posto disabili

Multe più salate anche per chi parcheggia nell’area di sosta riservata ai disabili. Anche in questo caso le sanzioni vengono raddoppiate: il minimo passa da 84 a 168 euro mentre il massimo da 355 a 672 euro. Vengono invece triplicati i numeri di punti decurtati dalla patente: si passa da due a sei.

Nuovo codice della strada, le altre multe per i parcheggi

La mini-riforma introduce i parcheggi rosa, riservati alle donne in gravidanza o ai genitori fino ai due anni di età dei figli. Chi occupa questi posti senza autorizzazione va incontro a una multa da 80 a 328 euro per i mezzi a due ruote e da 165 a 600 euro per tutti gli altri, comprese le automobili.

Multe salate anche per chi sosta nell’area riservata ai veicoli elettrici: 41 euro per i ciclomotori e 87 euro per le auto. Stessa multa che viene applicata anche a chi ha un veicolo elettrico e utilizza la postazione senza tenere il veicolo in carica o facendolo per più di un’ora (fatta eccezione per gli orari notturni).

Le multe per smartphone e tablet alla guida

Novità anche per le multe agli automobilisti beccati alla guida mentre utilizzano smartphone e altri dispositivi elettronici. Il nuovo codice della strada formalizza quanto succedeva finora come prassi: la multa per chi usa il telefonino alla guida viene estesa anche ad altri apparecchi elettronici come tablet, pc portatili e in generale tutti quei dispositivi che per essere utilizzati portano a lasciare il volante.

La multa prevista in caso di infrazione è confermata: gli importi vanno da un minimo di 165 a un massimo di 660 euro. Non viene invece prevista la sospensione della patente già alla prima infrazione.

Le multe per chi è senza documenti di guida

Non aumentano invece le multe per chi viene trovato alla guida senza i documenti obbligatori: patente, carte di circolazione e tagliando dell’assicurazione (anche telematico). L’importo resta di 42 euro.

La novità riguarda il successivo invito a presentarsi negli uffici di polizia: non ci sarà più l’obbligo (e di conseguenza la multa da 430 euro) di presentarsi in questura o in commissariato nel caso in cui sia possibile verificare l’esistenza dei documenti online attraverso le banche dati.

I ricorsi contro le multe

Ultima novità introdotta dalla riforma del codice della strada è quella riguardante i ricorsi contro le multe. Il ricorso al prefetto per contestare le sanzioni comminate per le infrazioni del codice della strada può essere effettuato anche in via telematica: da ora è sufficiente ricorrere alla posta elettronica certificata.

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