Pensioni, tra luglio e agosto arrivano più soldi. Ecco chi beneficia dell’aumento e perché.
Non sono attesi aumenti sulle pensioni in pagamento a giugno, tuttavia non bisogna attendere ancora molto prima di ricevere qualche soldo in più sul cedolino.
Già nel corso di quest’anno, infatti, sono attesi due appuntamenti che porteranno alcuni pensionati a godere di un aumento più o meno sostanzioso a seconda dei casi. Le date da cerchiare in rosso sul calendario sono quelle di luglio e agosto, ma quest’ultima potrebbe essere soggetta a variazione a seconda dei casi.
Nel primo caso viene messa in pagamento la quattordicesima mensilità, la somma aggiuntiva sulla pensione (disciplinata dall’articolo 5, del decreto legge 2 luglio 2007, n.81), il cui importo è definito dalla legge, che spetta a coloro che hanno un reddito che non supera di 2 volte il trattamento minimo e hanno compiuto 64 anni di età.
Nel secondo, invece, sulla pensione viene accreditato l’eventuale credito Irpef risultato dalla dichiarazione dei redditi. Per chi utilizza il modello 730/2024 indicando l’Inps come sostituto d’imposta (che ricordiamo non è obbligatorio), il rimborso viene effettuato direttamente sulla pensione a partire dal cedolino di agosto. Vi è tuttavia la possibilità che si vada oltre: ciò dipende da quando viene inviata la dichiarazione, per la quale ricordiamo c’è tempo fino al 30 settembre (in tal caso il pagamento slitta a novembre).
Ribadendo quindi che sulla prossima pensione in pagamento a giugno non sono previste novità, né in positivo né in negativo, scendiamo nel dettaglio di quelli che sono i prossimi aumenti attesi sugli assegni, nonché come si calcolano i relativi importi.
La quattordicesima di luglio 2024
Anche quest’anno sulle pensioni che soddisfano determinati requisiti, come definiti ai sensi della legge n. 127 del 3 agosto 2007, viene riconosciuta la maggiorazione sociale conosciuta come quattordicesima.
Un emolumento che tuttavia si differenzia dalla tredicesima spettante ai pensionati, come pure dalla quattordicesima riconosciuta ad alcuni lavoratori dipendenti. L’importo, infatti, non è pari alla pensione percepita (rapportato alle mensilità erogate nel corso dell’ultimo anno).
La quattordicesima sulle pensioni ha un importo fisso (neppure soggetto a rivalutazione annua), che si differenzia in base al reddito, agli anni di contributi e alla gestione previdenziale di appartenenza (se lavoratori subordinati o autonomi).
Ad averne diritto a luglio sono i pensionati che hanno compiuto i 64 anni e hanno un reddito che non supera di 2 volte il valore del trattamento minimo, quindi fino a un massimo di 15.563,86 euro di pensione.
L’importo è maggiore per chi ha una pensione che non supera gli 11.672,89 euro (1,5 volte il trattamento minimo), per i quali la tabella con gli importi è la seguente:
Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Importo quattordicesima |
---|---|---|
fino a 15 anni di contributi | fino a 18 anni di contributi | 437,00 euro |
tra i 15 e i 25 anni di contributi | tra i 18 e i 28 anni di contributi | 546,00 euro |
oltre i 25 anni di contributi | oltre i 28 anni di contributi | 655,00 euro |
Sopra gli 11.672,89 euro, la quattordicesima spetta in misura parziale, secondo gli importi indicati nella seguente tabella.
Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Reddito compreso tra | Formula per calcolo importo quattordicesima |
---|---|---|---|
fino a 15 anni di contributi | fino a 18 anni di contributi | Da 11.672,89 a 12.109,89 | (12.109,89 - Reddito personale) |
tra i 15 e i 25 anni di contributi | tra i 18 e i 28 anni di contributi | Da 11.672,89 a 12.218,89 | (12.218,89 - Reddito personale) |
oltre i 25 anni di contributi | oltre i 28 anni di contributi | Da 11.672,89 a 12.327,89 | (12.327,89 - Reddito personale) |
Spetta un importo più basso, invece, a chi supera la suddetta soglia pur restando entro le 2 volte il trattamento minimo.
Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Importo quattordicesima |
---|---|---|
fino a 15 anni di contributi | fino a 18 anni | 336,00 euro |
tra i 15 e i 25 anni di contributi | tra i 18 e i 28 anni di contributi | 420,00 euro |
oltre i 25 anni di contributi | oltre i 28 anni di contributi | 504,00 euro |
Infine, sopra i 15.563,86 euro la quattordicesima spetta in misura parziale, così calcolata
Lavoratori dipendenti | Lavoratori autonomi | Reddito compreso tra | Formula per calcolo importo quattordicesima |
---|---|---|---|
fino a 15 anni di contributi | fino a 18 anni di contributi | Da 15.563,86 a 15.899,86 | (15.899,86 - Reddito personale) |
tra i 15 e i 25 anni di contributi | tra i 18 e i 28 anni di contributi | Da 15.563,86 a 15.983,86 | (15.983,86 - Reddito personale) |
oltre i 25 anni di contributi | oltre i 28 anni di contributi | Da 15.563,86 a 16.067,86 | (16.067,86 - Reddito personale) |
È bene sottolineare che per avere diritto al pieno importo i requisiti devono essere soddisfatti fin dall’1 gennaio dell’anno in cui questa viene riconosciuta. In caso contrario quanto potenzialmente spetta viene rapportato per il numero di mensilità in cui il pensionato è in regola con i requisiti. Ad esempio, chi è andato in pensione a marzo 2024 avrà diritto a 10/12 di quattordicesima.
E per coloro che vanno in pensione dopo luglio, oppure compiono i 64 anni successivamente al pagamento di questa maggiorazione, l’arrivo viene rimandato a dicembre, quando contestualmente alla tredicesima verranno pagati anche i ratei di quattordicesima spettanti.
Aumento pensioni ad agosto con il rimborso Irpef
Se dalla dichiarazione dei redditi presentata con modello 730/2024 (indicando l’Inps come sostituto d’imposta) risulta un credito, ossia che le imposte trattenute dai cedolini del 2023 sono state maggiori di quelle dovute, tra agosto e novembre verrà rimborsato l’importo eccedente.
Ciò è possibile, ad esempio, per coloro che possono richiedere uno dei tanti bonus riconosciuti sotto forma di detrazione o deduzione, riducendo così l’ammontare delle imposte dovute al Fisco.
A tal proposito, consigliamo a chi è in questa situazione di affrettare la procedura per l’invio della dichiarazione dei redditi: solo coloro che lo fanno entro il 20 giugno, infatti, sono certi di ricevere il rimborso Irpef sulla pensione in pagamento ad agosto.
Per gli altri la procedura richiede più tempo: l’aumento arriva a settembre per chi la invia tra il 21 giugno e il 15 luglio, a ottobre per chi procede tra il 16 luglio e il 31 agosto e a novembre per chi aspetta fino agli ultimi giorni utili (entro il 30 settembre).
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