Quanto guadagnano scrutatore e presidente di seggio per le elezioni

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Il compenso dello scrutatore e del presidente di seggio variano in base alla tipologia di elezione. Vediamo anche le modalità di riscossione e come avere la giustificazione per l’assenza dal lavoro.

Quanto guadagnano scrutatore e presidente di seggio per le elezioni

Per chi decide di accettare l’incarico di scrutatore o presidente di seggio in occasione di chiamata alle urne, sia che si tratti di elezioni politiche, amministrative o di referendum, il guadagno è variabile. Si tratta di un buon modo per arrotondare le proprie entrate ma è bene sapere che l’importo che si percepisce non è sempre uguale. Quanto guadagnano esattamente scrutatori e presidenti di seggio?

A determinare l’importo dei compensi sono fattori diversi tra i quali vanno a pesare l’appuntamento elettorale nello specifico, la responsabilità richiesta prima durante e dopo il voto, e il numero di schede che è chiamato a votare ogni cittadino. In occasione di referendum in cui le schede sono molte, infatti, i compensi salgono vertiginosamente.

Proprio per il maggior peso delle responsabilità richieste prima e durante il voto e nel corso dello scrutinio, al presidente di seggio è corrisposto un compenso maggiore rispetto che agli scrutatori.

Chi e come può fare lo scrutatore? A stabilirlo è la Legge così come stabilisce anche le rispettive tabelle retributive. Inoltre chi accetta il compito di scrutatore ha diritto a un’assenza giustificata e retribuita al lavoro, oltre che al riposo compensativo il giorno seguente.

Dopo le elezioni politiche di settembre, in Italia le urne sono tornate ad aprirsi in data domenica 12 e lunedì 13 febbraio per le regionali in Lombardia e nel Lazio, importante primo banco di prova per la maggioranza di centrodestra. Qui di seguito le due dirette live con le ultime notizie sul voto e i risultati aggiornati in tempo reale.

ELEZIONI LAZIO 2023: LA DIRETTA LIVE
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Quanto guadagnano scrutatori e presidenti di seggio

Chi fa lo scrutatore alle prossime elezioni amministrative ha diritto a un compenso statale. I presidenti di seggio, inoltre, dato che hanno maggiori responsabilità (come vedremo) percepiscono un importo superiore. Ecco una tabella riepilogativa con i compensi spettanti:

COMPETIZIONE ELETTORALE GUADAGNO SCRUTATORE GUADAGNO PRESIDENTE
Referendum 104,00€ 130,00€
Elezioni amministrative e politiche 120,00€ 150,00€
Parlamento europeo 96,00€ 120,00€
Parlamento europeo + amministrative 121,00€ 156,00€
Parlamento europeo + amministrative comunali + amministrative regionali 146,00€ 194,00€

Se nella stessa data si concentrano più elezioni al guadagno bisogna aggiungere 37,00 euro per i presidenti di seggio e 25,00 euro per gli scrutatori.

Chi viene adibito ai seggi speciali - è il caso dei seggi elettorali nelle strutture ospedaliere - riceve una maggiorazione di 72,00 euro se ricopre il ruolo di presidente e 53,00 euro se è scrutatore.

Come e quando viene erogato il pagamento

In genere il pagamento dell’importo dovuto viene erogato in seguito a una comunicazione del Comune di residenza al proprio indirizzo mediante una lettera o una email sulla casella di posta. Documenti su cui sono spiegati tempi e modalità per ritirare le somme. Altrimenti si può sempre consultare il sito o contattare l’Ufficio elettorale del proprio Comune per avere maggiori informazioni.

Le somme dovute sono erogate nel modo seguente:

  • interamente sullo Stato: nel caso di elezione del Parlamento Europeo;
  • 50% sullo Stato e 50% sul Comune: in caso di Europee e amministrative comunali;
  • 50% sullo Stato e 50% sulla Regione: in caso di Europee e amministrative regionali;
  • un terzo sullo Stato, un terzo sulla Regione e un terzo sul Comune: in caso di Europee, amministrative regionali e comunali.

Scrutatori e presidenti di seggio lavoratori dipendenti: cosa spetta?

Possono diventare scrutatori e presidenti di seggio coloro che non hanno un lavoro, ma anche chi svolge un’attività come lavoratore autonomo o dipendente. Per questi ultimi la legge prevede dei permessi elettorali sul lavoro, che consentono di sospendere l’attività lavorativa nei giorni delle elezioni senza perdere la retribuzione prevista.

Indipendentemente dalle ore di disponibilità, per ogni giornata in cui scrutatori e presidenti di seggio sono impiegati hanno diritto a un permesso sul lavoro. Come specificato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 11830/2001, infatti, anche quando la partecipazione interessa solamente una parte della giornata, l’assenza viene legittimata per l’intero giorno lavorativo.

Per questo motivo spetta un permesso retribuito per tutti quei giorni in cui il lavoratore deve assentarsi dal lavoro per prendere parte alle operazioni di voto; se il calendario elettorale cade di sabato o domenica (giorni non lavorativi), scrutatori e presidenti di seggio hanno diritto a un riposo compensativo il giorno seguente le elezioni.

In alternativa possono rinunciare al riposo compensativo, ma in tal caso hanno diritto a una quota di retribuzione aggiuntiva allo stipendio mensile.

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