Quanto guadagna un finanziere, lo stipendio della Guardia di Finanza (le tabelle aggiornate)

Tra le professioni più desiderate in Italia c’è sicuramente il finanziere: lavorare a servizio della Guardia di Finanza è un obiettivo di molti giovani che guardano con interesse alle Forze Armate e di Polizia in quanto ritengono si tratti di un posto sicuro, autorevole e ben pagato.

Conoscere il guadagno di un finanziere è quindi curiosità di tutti coloro che aspirano a entrare nella Guardia di Finanza, le cosiddette Fiamme Gialle.

Per sapere quanto si guadagna nella Guardia di Finanza bisogna guardare al contratto collettivo del comparto in vigore nel triennio 2019-2021. L’accordo risulta ormai scaduto, per questo motivo già quest’anno inizieranno i confronti riguardo al rinnovo per il triennio 2022-2024: è quindi in arrivo un aumento di stipendio per i finanziari, nonché per tutti gli altri impiegati nel pubblico impiego.

Nell’attesa del rinnovo, vediamo quanto guadagna oggi un finanziere, stipendio che ovviamente varia a seconda della qualifica, dell’anzianità e delle mansioni svolte.

Quanto guadagna di stipendio netto un finanziere

Per analizzare nel dettaglio le retribuzioni percepite nella Guardia di Finanza bisogna guardare le tabelle retributive allegate all’ultimo contratto (che trovate nei successivi paragrafi). Tuttavia, in tal caso si tratta di importi lordi, ai quali tra l’altro vanno aggiunti i compensi da lavoro straordinario più altre indennità. Insomma, il calcolo potrebbe risultare complicato, senza dimenticare poi la difficoltà di trasformare tutto in netto.

Detto questo, per chi volesse un’informazione approssimativa possiamo attenerci a quelle che sono le stime medie su uno stipendio netto percepito da un finanziere.

Generalmente possiamo dire che un finanziere nei primi anni di carriera riesce a guadagnare mediamente anche 1.600 euro netti, per poi salire anche a 2.200 euro con l’avanzare degli anni. Per arrivare a una retribuzione di 3.000 euro netti, invece, bisogna essere sufficientemente alti di grado.

Quanto guadagna un finanziere: retribuzione tabellare

Dopo aver dato un’indicazione sull’importo netto, ma approssimativa, scendiamo nel dettaglio analizzando gli importi aggiornati dal contratto per il triennio 2019-2021.

Oggi un finanziere scelto ha uno stipendio tabellare pari a 1.574,36 euro lordi.

Dal lordo bisogna sottrarre la quota Inps lato dipendente (8,80%) e la ritenuta Irpef prevista per lo scaglione di reddito in cui si rientra, per calcolare il netto; in media, quindi, siamo circa su un netto di circa 1.100 euro che ovviamente aumenterà con il passare degli anni di servizio e con l’avanzamento di carriera.

A tal proposito, di seguito trovate la tabella delle retribuzioni (lorde) anche per gli altri ruoli della Guardia di Finanza. Come vedrete nella tabella, per ognuno di questi oltre alla retribuzione tabellare è indicata anche l’indennità pensionabile, ovvero la parte di stipendio introdotta nel 1984 in sostituzione dell’indennità mensile per servizio d’istituto e dell’assegno funzionale di funzione.

A questi importi si aggiunge l’indennità pensionabile, oggi pari a:

Quanto prende un finanziere di straordinario

Lo stipendio, però, non è costituito solamente dalla parte fissa. Esiste anche una parte di retribuzione accessoria di cui ad esempio fanno parte i compensi per il lavoro straordinario.

Anche questi sono stati aggiornati - e incrementati - con il rinnovo del contratto e di seguito ne trovate una tabella con gli importi (lordi) per ogni ora che eccede il normale orario di lavoro. Come potete notare dalla tabella, i compensi per il lavoro straordinario dipendono dalla giornata in cui si presta servizio: gli importi più alti, infatti, sono riconosciuti per i servizi notturni nei giorni festivi.

Il FESI

Un’altra indennità accessoria riconosciuta ai finanzieri e agli altri appartenenti alle Forze Armate (ne hanno diritto anche le Forze di Polizia, ma in tal caso il calcolo è differente) è quella riconosciuta per ogni effettiva giornata di servizio finanziata con il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali: il cosiddetto FESI.

Questa viene pagata in prossimità dei mesi estivi e si calcola tenendo conto delle presenze effettive effettuate nell’anno precedente a quello di servizio.

Nel dettaglio, gli importi sono proporzionali al numero delle presenze e maggiori per coloro che sono inquadrati in unità operative. In media, un finanziere con il massimo delle presenze e inquadrato in una squadra operativa grazie al FESI può arrivare a prendere circa 650€.

L’aumento di stipendio atteso nel 2024

Come anticipato in apertura, lo stipendio della Guardia di Finanza, come pure quello delle altre Forze Armate, è destinato ad aumentare entro la fine di quest’anno. L’aumento sarà a regime dal 2025, mentre per le mensilità precedenti sarà riconosciuto un assegno una tantum con tutti gli arretrati dal quale molto probabilmente verrà scomputato quanto già riconosciuto a dicembre scorso con l’aumento dell’indennità di vacanza contrattuale.

Nel dettaglio, per tutta la Pubblica Amministrazione si parla di un aumento dello stipendio tabellare pari al 5,8%. Questo significa, ad esempio, che per un finanziere scelto lo stipendio aumenterà di circa 88 euro lordi. Più si sale e più l’aumento di stipendio sarà consistente: 103 euro circa per il brigadiere della Guardia di Finanza, mentre per il maresciallo si sale a 110 euro.