Quanto guadagna un consulente finanziario? Come diventare e requisiti

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Chi è il consulente finanziario, chi può farlo e quanto guadagna? Per svolgere questa professione bisogna superare un test per entrare nell’albo.

Quanto guadagna un consulente finanziario? Come diventare e requisiti

La figura del consulente finanziario è diventata, nel corso degli anni, sempre di maggiore importanza. Nata nel 2007, in risposta alle norme della direttiva MiFID europea. In sostanza, si tratta di un professionista dotato di conoscenze tecniche e pratiche che gli permettono di svolgere consulenze in diversi ambiti della finanza e degli investimenti.

Sempre più realtà, dalla nascita del consulente finanziario, sono in cerca di questa figura. E sempre più persone desiderano svolgere questa professione, sia come liberi professionisti, sia come lavoratore dipendente. Capace di offrire più stabilità rispetto a molti altri lavori, a interessare è anche lo stipendio, con una media di 1500 euro mensili, e la possibilità di svolgere questa mansione senza bisogno della laurea.

A seconda del proprio percorso di studi, infatti, è richiesto il superamento di un esame per poter entrare nell’albo dei consulenti finanziari e lavorare come tali.

Chi è il consulente finanziario

Si tratta di una figura, iscritta all’albo dei consulenti, che aiuta i clienti a prendere decisioni finanziarie, indicando le soluzioni migliori per gli investimenti, in base sia agli andamenti del mercato, sia alle necessità specifiche del singolo, seguendo un piano finanziario.

Normalmente, il consulente finanziario lavora in due modi:

  • come professionista indipendente e autonomo, o come società di consulenza con altri professionisti simili. Questi consulenti, non essendo legati a una singola banca, possono offrire una serie di consigli estremamente ampio, riguardo qualsiasi prodotto finanziario;
  • consulente finanziario a mandato (non indipendente), che lavora per Società di Investimento Mobiliare oppure Società di Gestione del Risparmio.

Per svolgere queste mansioni non è obbligatorio essere in possesso di una laurea, ma è comunque sempre richiesto un diploma. Gli studi universitari sono comunque consigliati, soprattutto in campo finanziario ed economico o giuridico, anche per poter accedere da subito a uno stipendio più alto.

Consulente finanziario: quanto guadagna

La professione del consulente finanziario può essere interessante per molti, considerando che può essere svolta ad alti livelli anche senza una laurea, a patto che si superi l’esame per iscriversi all’albo.

Lo stipendio, comunque, può essere molto variabile, a seconda di una serie di fattori. Con una base di partenza di circa 600 euro mensili, non fa gola a molti. Tuttavia, mediamente, il netto si aggira sui 1500, e si può arrivare anche oltre i 3.000 euro al mese. A intervenire in questi casi sono una serie di fattori:

  • l’esperienza del consulente e studi effettuati: chi ha più esperienza facilmente potrà avere una parcella più alta. Allo stesso modo, chi ha titoli di studio più avanza viene facilmente pagato di più;
  • tipologia di consulenza svolta: quelle più longeve, oppure più complesse, porteranno guadagni maggiori;
  • zona: nelle grandi città, come per altre professioni, gli stipendi tendono a essere più alti;
  • datore di lavoro: lavorare per una banca o un gruppo bancario importante permette di accedere più facilmente a stipendi maggiori e aumenti, rispetto a quando si è assunti da piccole realtà.

Stando ai dati raccolti da Indeed, famoso portale per ricerca di lavori, un consulente finanziario di media guadagna, a Torino, più di 38.000 euro l’anno, e a Milano un po’ più di 31.000.
Di media, lo stipendio può facilmente aggirarsi sopra i 30.000 euro annui.

Requisiti per l’esame da consulente

Per svolgere questa professione è necessario essere iscritti all’albo dei consulenti finanziari. Si tratta di un passaggio obbligatorio per l’abilitazione. Normalmente, l’iscrizione all’albo avviene previo esame, chiamato comunemente esame OCF. L’esame dura 85 minuti e prevede 60 domande a risposta multipla. Per passarlo è richiesto un minimo di 80 punti su 100.

Gli argomenti del test riguardano: diritto previdenziale e assicurativo, diritto del mercato finanziario, privato e commerciale, e tributario, oltre a matematica ed economia finanziaria. Le domande sono suddivise in:

  • 28 domande teoriche, del valore di 2 punti;
  • 12 domande pratiche, sempre da 2 punti;
  • 20 domande teoriche, da 1 punto solo.

Per poter sostenere l’esame bisogna:

  • essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria, o equiparato;
  • dimostrare di non avere condanne e non essere stati sottoposti a pene detentive o alla reclusione per un periodo non inferiore a 2 anni, per un qualunque delitto non colposo;
  • essere in regola con la normativa antimafia;
  • non essere un soggetto fallito, inabilitato, interdetto o condannato per una pena che comporta l’interdizione, anche se solo temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità a esercitare uffici;
  • essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità.

Chi non deve fare l’esame

Alcuni professionisti possono iscriversi all’albo e iniziare a lavorare con consulente finanziario, senza bisogno dell’esame. A poterlo fare sono tutti coloro che possiedono i requisiti di professionalità equipollenti individuati dall’art.4 del Regolamento Ministeriale n. 472/98.

Si tratta di:

  • coloro che sono agenti di cambio iscritti al ruolo unico o speciale tenuto dal Ministero del Tesoro;
  • i funzionari di impresa di investimento, che hanno svolto le funzioni di servizi di investimento di unità operativa o responsabile del controllo interno;
  • i funzionari di banca addetto ai servizi sempre previsti dal d.lgs.58 del 1998, o come impiegato nella commercializzazione di prodotti finanziari della banca o responsabile o impiegato in attività operative o comunque responsabile della stessa. addetto a uno dei predetti servizi di investimento, ovvero responsabile del controllo interno;
  • infine, i negoziatori abilitati, come previsto dalla legge 02/01/1991 art.7 comma 2.

L’attività di funzionario deve essere stata svolta per almeno 3 anni, altrimenti bisognerà sostenere l’esame. Per poter evitare il test, bisogna essere in possesso della documentazione attestante i requisiti richiesti.

Altre abilità richieste al consulente

Chi desidera fare il consulente finanziario, oltre a dover avere quindi una serie di conoscenze tecniche, deve anche essere in possesso di diverse capacità relazionali e umane.
Dovendo consigliare i clienti riguardo a questioni personali, e a volte anche delicate, essere in possesso di buone abilità comunicative e di ascolto attivo.

Non solo, è necessario essere abili organizzatori e analisti, visto che bisognerà gestire gli investimenti di una serie di clienti, oltre a una buona sopportazione dello stress.

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