Punteggi Medicina, esclusa la metà dei candidati: percentuale di ammissione del 55%

Simone Micocci

15/09/2022

15/09/2022 - 11:52

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Il test di Medicina è andato peggio dello scorso anno: meno della metà dei partecipanti ha raggiunto il punteggio minimo per entrare in graduatoria.

Punteggi Medicina, esclusa la metà dei candidati: percentuale di ammissione del 55%

Test di Medicina, ci sono buone e cattive notizie. La pubblicazione dei risultati anonimi avvenuta nella giornata di ieri sul sito di Universitaly, infatti, ci dice che poco più della metà dei candidati può sperare di rientrare tra le posizioni utili della graduatoria.

Ciò significa che per circa la metà dei 60 mila studenti che lo scorso 6 settembre si sono presentati al test d’ingresso della facoltà di Medicina non c’è nulla da fare: non avendo ottenuto il punteggio minimo - e quindi la sufficienza - pari a 20, non saranno inclusi nella graduatoria nazionale.

Si riduce la forbice di coloro che sono ancora in corsa: meno della metà dei candidati, con una percentuale d’ammissione che si aggira intorno al 55%.

Il test di Medicina 2022 è andato peggio dello scorso anno

Solamente 28.852 candidati (secondo i dati ufficiali del ministero) possono sorridere dopo la pubblicazione dei risultati - anonimi - del test di Medicina avvenuta nella giornata di ieri. Sono questi, infatti, i soli ad aver raggiunto almeno il punteggio minimo (20) con cui si viene ammessi alla graduatoria.

Come confermato dal ministero dell’Università e della Ricerca, la percentuale degli idonei è del 50,76%.

Nel 2021 ad aver superato il test erano stati in 38.715, a dimostrazione che quest’anno c’è stato un notevole peggioramento. E pensare che i partecipanti erano stati anche leggermente di meno: 55.117 nel 2021, 56.836 quest’anno. E a far riflettere c’è anche il fatto che il punteggio minimo per entrare è più basso di quello richiesto lo scorso anno.

Un risultato che sembra confermare la bontà del piano pensato dall’attuale ministra dell’Università, Cristina Messa, la quale ha deciso di riformare completamente l’iter che porta all’immatricolazione nella facoltà di Medicina. Dal prossimo anno, infatti, entrerà in vigore la riforma, con l’avvio di un percorso che avrà inizio già dal quarto anno della scuola superiore. Ci saranno corsi di orientamento che serviranno per formare gli studenti in vista delle prove d’esame, le quali potranno anche essere ripetute.

Test Medicina 2022, ci sono anche buone notizie: buone percentuali d’immatricolazione

Solamente 28.852 studenti, quindi, possono ancora sperare nell’immatricolazione alla facoltà di Medicina. Questi possono sorridere per il risultato negativo ottenuto dai loro colleghi, in quanto ciò va ad aumentare le loro possibilità d’immatricolazione.

Ricordiamo, infatti, che per l’anno accademico 2022-2023 ci sono 15.876 posti a disposizione per la facoltà di Medicina; ciò significa che c’è circa il 55% di possibilità d’immatricolarsi. Poco più di 1 studente su 2, quindi, riuscirà a raggiungere l’obiettivo; a tal proposito, l’appuntamento più atteso è quello del 29 settembre, quando il ministero dell’Università farà luce sulla graduatoria nazionale indicando i nomi di quegli studenti che potranno immatricolarsi presso uno degli atenei indicati tra le preferenze.

Le previsioni sul punteggio minimo

Intanto in queste ore si fanno delle previsioni sul punteggio minimo effettivo per entrare in Medicina. Aver superato il 20, infatti, consente l’iscrizione alla graduatoria nazionale, ma non dà assolutamente la certezza d’immatricolazione; come visto sopra, infatti, dei 28.852 studenti che hanno raggiunto la sufficienza solamente in 15.876, poco più della metà, saranno ammessi.

A tal proposito, le previsioni delle ultime ore - le quali sono state realizzate tenendo conto dei punteggi anonimi pubblicate nella giornata di ieri - ci dicono che secondo i più ottimisti basteranno dai 35 ai 36 punti per immatricolarsi, magari non subito ma già con i primi scorrimenti di graduatoria. C’è chi è più pessimista, invece, e ritiene che senza almeno 43 punti non ci si potrà iscrivere, almeno per quest’anno.

Intanto, fa sapere il ministero che la media dei punteggi ottenuti dagli idonei è del 34,63, mentre il punteggio più alto è stato un 90 ottenuto a Verona.

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