Prezzi mai così alti e rincari per spesa, bollette e carburante: fino a quando durerà l’inflazione record

Stefano Rizzuti

31/03/2022

02/04/2022 - 16:17

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Dal supermercato alle bollette, dal carburante alle spese quotidiane: l’inflazione schizza alle stelle e i prezzi sono sempre più alti. Ma quando torneranno a scendere i costi di beni e servizi?

Prezzi mai così alti e rincari per spesa, bollette e carburante: fino a quando durerà l’inflazione record

Fare la spesa costa di più. Pagare le bollette di luce e gas è diventato sempre più dispendioso. Fare il pieno di benzina, diesel o gpl comporta una spesa nettamente superiore rispetto a qualche mese fa. La super-inflazione che riguarda l’Europa, gli Stati Uniti e ovviamente anche l’Italia sembra non fermarsi.

Da una parte c’è stata la pandemia: con il Covid i prezzi di tantissimi beni (e servizi) sono aumentati. Dall’altra la guerra in Ucraina sta dando un’ulteriore mazzata alle famiglie italiane che vedono - e vedranno ancor di più in futuro - salire il prezzo di tanti alimenti a causa della difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime provenienti da Russia e Ucraina.

Non va dimenticato che ben due terzi dell’attuale inflazione deriva dai rincari energetici. Ma non solo: come ricorda il Sole 24 Ore, analizzando cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi, ci sono anche elementi strutturali da tenere in considerazione, che probabilmente non faranno mai tornare i prezzi ai livelli pre-Covid.

Gli ultimi dati dicono che l’inflazione ha superato il 7% negli Stati Uniti e in Germania e che addirittura sfiora il 10% in Spagna. Sia per elementi apparentemente transitori come il caro energia, che per altri più strutturali. Ma cosa succederà nei prossimi mesi e quanto durerà questa super-inflazione?

Il costo della vita sempre più alto

Il costo della vita aumenta quindi per tutte le famiglie europee e italiane. Secondo alcuni analisti ora il picco è raggiunto ed è destinato a calare, ma è difficile capire quando. Anche perché l’eventuale riduzione dipende da fattori esterni, come quelli legati al caro energia e al caro carburante. Sembra da escludere, però, un ritorno ai livelli pre-Covid.

Non solo, perché l’inflazione sembra portare a un rallentamento economico, che in Europa è dovuto soprattutto al caro energia. Secondo Il Sole 24 Ore al momento l’ipotesi più probabile è quella della stagflazione: prezzi più alti e niente crescita, insomma.

I rincari in Italia e in Europa: quando si tornerà alla (quasi) normalità

Un’analisi dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo evidenzia che il motivo del rialzo dei prezzi in Europa è legato in gran parte al caro energia: due terzi degli aumenti rispetto al 2018 hanno a che fare con la componente energetica.

Su un’inflazione totale del 3,9% circa lo 0,8% deriva invece dal settore alimentare, sia per i costi legati all’energia che al caro carburante. Quindi gas e petrolio incidono e non poco in Europa, a differenza degli Stati Uniti dove il caro energia influisce per solo un terzo dell’inflazione.

In Europa, quindi, la buona notizia è che la componente transitoria dell’inflazione è maggiore che negli Usa. Il che vuol dire che l’aumento dei prezzi potrebbe rientrare, almeno in parte.

Meno consumi, localizzazione delle produzioni e prezzi più alti

Il problema in Europa è che i salari non aumentano. Ma le aspettative personali sono negative e così i consumatori, che si attendono un aumento dei prezzi, non spendono e i consumi non aumentano. Va considerato anche un altro elemento: si va verso un processo, almeno parziale, di de-globalizzazione, puntando sempre più sulle filiere produttive locali.

La pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina ci hanno insegnato che è rischioso affidarsi a uno solo o a pochi fornitori per materie prime e non solo. Quindi si andrà sempre più verso un aumento delle produzioni locali, almeno in alcuni settori. E questo vuol dire anche prezzi più alti.

Un altro aumento dei prezzi deriverà dalla prima fase della transizione energetica. In più l’inflazione potrebbe restare alta anche a causa delle politiche fiscali che si preannunciano più espansive che negli scorsi anni.

Il primo problema causato dall’inflazione legata alle materie prime e all’energia è che i consumi ne escono distrutti. E in questi casi anche le banche centrali sono poco efficaci: non basta alzare i tassi per risolvere il problema. Proprio per questo motivo si tema una frenata nella crescita economica dell’Eurozona, come fanno presagire i dati della Germania. E la stagflazione diventa sempre più probabile, con rincari sui prezzi che ci riguarderanno ancora a lungo.

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