Perché il 27 gennaio è il Giorno della Memoria

Redazione

27/01/2023

27/01/2023 - 10:31

condividi

Oggi, 27 gennaio, ricorre il Giorno della Memoria. La data scelta per ricordare l’Olocausto ha un riferimento storico: ecco tutto quello che devi sapere.

Perché il 27 gennaio è il Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria ricorre il 27 gennaio, occasione in cui vengono ricordate le vittime della Shoah e il genocidio degli ebrei fatto dalla Germania nazista sotto la guida di Hitler e dei suoi alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.

La data scelta per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto non è casuale, ma fa riferimento a un evento storico che ha cambiato le sorti internazionali durante il secondo conflitto mondiale.

Giorno della Memoria, perché il 27 gennaio

Il Giorno della Memoria il 27 gennaio è una ricorrenza internazionale, celebrata in tutto il mondo, istituita nel 2005 dall’Assemblea delle Nazioni Unite con l’intento di non perdere nella memoria collettiva quella che può essere considerata la pagina più nera e vergognosa della storia dell’umanità: la deportazione e lo sterminio degli ebrei (e non solo) perpetrato dal regime nazista e dai suoi collaboratori tra il 1941 e il 1945.

La data del 27 gennaio come giorno del ricordo della Shoah (parola ebraica che significa “distruzione”, “catastrofe”) non è casuale: si riferisce infatti a un preciso episodio accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, che ha cambiato per sempre la storia.

Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva Vistola-Oder contro la Germania, arrivano nella città della Polonia Oświęcim, meglio nota in lingua tedesca come Auschwitz.

Qui scoprono il famigerato campo di concentramento e di sterminio, il più grande mai realizzato dai nazisti e dove trovarono la morte oltre 1 milione di persone (in tutto gli ebrei sterminati dai tedeschi per motivi razziali furono 6 milioni). I superstiti vengono liberati dai russi e tutto il mondo viene a conoscenza della “soluzione finale” del progetto nazista.

Ma il 27 gennaio, come dicevamo, non si ricorda solo il genocidio degli ebrei applicato tramite fucilazioni, deportazioni, lavoro forzato, forni crematori, camere a gas. La furia nazista e la deportazione nei lager che ha riguardato uomini, donne, bambini di origine ebraica non ha risparmiato neppure minoranze etniche come rom e sinti, prigionieri di guerra, oppositori politici, omosessuali, persone affette da malformazioni e handicap.

La data del 27 gennaio 1945, quindi, viene scelta dalle Nazioni Unite come il simbolo della vergognosa pratica nazista, radicata nelle torture e nelle uccisioni avvenute dentro i lager e uscite allo scoperto proprio a seguito della liberazione di Auschwitz.

La storia del Giorno della Memoria

Il 1 novembre 2005 l’Assemblea delle Nazioni Unite si riunisce per la sua 42esima plenaria. In questo vertice viene votata e approvata la risoluzione 60/7, con la quale si istituisce la data del 27 gennaio come Giornata della Memoria dell’Olocausto a livello internazionale.

Dal 2005, quindi, in tutto il mondo si ricorda la tragedia dei lager nazisti attraverso eventi e cerimonie ufficiali, e si sensibilizza l’opinione pubblica - in particolare le nuove generazioni - per non dimenticare l’orrore ed evitare che il genocidio si ripeta. Nel campo di concentramento di Auschwitz la commemorazione vede la partecipazione di delegazioni internazionali, comprese rappresentanze di scolaresche provenienti anche da città italiane.

In Italia, la Giornata della Memoria è stata istituita ancora prima della risoluzione Onu. Nello specifico, nel 2000 è approvato il testo di legge che recita:

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

Per commemorare il 27 gennaio come Giorno della Memoria, lo Stato garantisce lo svolgimento di eventi e iniziative sul tema indirizzate soprattutto alle scuole di ogni ordine e grado.

La Giornata della Memoria 2023

Moltissime le celebrazioni su tutto il territorio nazionale previste per la giornata di oggi, 27 gennaio, per ricordare l’Olocausto.

Per esempio a Roma sono previsti eventi nel corso della giornata:

  • 10:00, Biblioteca Franco Basaglia: presentazione del libro Vittime dimenticate di Giorgio Giannini (Stampa Alternativa, 2019), che affronta lo sterminio di disabili, rom, omosessuali e Testimoni di Geova. Iniziativa riservata alle scuole;
  • 11:00, Biblioteca Vaccheria Nardi: Le ceneri di Sobibor. Presentazione del libro di Toivi Blatt (Fuorilinea 2022).
  • 17:00, Casa della Memoria e della Storia: Berlino, Terezin, Auschwitz, Mauthausen. Il lungo viaggio di Carla Cohn, straordinaria testimone
  • 18:00, Biblioteca Laurentina: Raccontami una storia, e mi salvò la vita. Memorie e tango yiddish
  • 18:00 e 20:00, Palazzo delle Esposizioni: doppia proiezione, Jona che visse nella balena di Roberto Faenza e La tregua di Francesco Rosi, lettura cinematografica del romanzo di Primo Levi con John Turturro. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www. palazzoesposizioni. it
  • 21:00, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone: Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria di Raiz e AuditoriumBand

Argomenti

# Italia
# ONU

Iscriviti a Money.it