Pensioni: tagli (doppi) fino a novembre. Ecco per chi

Teresa Maddonni

27/01/2021

13/04/2021 - 09:32

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Le pensioni sono soggette a tagli che possono protrarsi, in alcuni casi doppiamente, per tutto il 2021 fino al mese di novembre a causa delle tasse dovute. Vediamo per chi e quali prestazioni sono escluse.

Pensioni: tagli (doppi) fino a novembre. Ecco per chi

Pensioni: tagli che in alcuni casi sarebbero doppi fino a novembre. È quanto annunciato da INPS nelle scorse settimane.

Le pensioni infatti subirebbero dei tagli dovuti alle ritenute IRPEF e addizionali regionali e comunale relative al 2020.

INPS ha poi anche effettuato un ricalcolo delle stesse il che potrebbe contribuire, e non per tutti, a un taglio ulteriore che sarebbe dunque doppio.

Per le pensioni quindi nessuna sorpresa ulteriore, perché quanto appena detto non ha nulla a che vedere con il rischio per i pagamenti futuri annunciato relativo ai conti in rosso dell’’INPS, rischio categoricamente escluso dall’Istituto.

Vediamo allora quali sono le pensioni che nel 2021 rischiano il taglio doppio fino a novembre.

Pensioni: tagli fino a novembre 2021

Le pensioni saranno soggette a tagli e fino a novembre 2021. Nulla di cui preoccuparsi perché si tratta di una procedura ormai consolidata da parte di INPS e che riguarda tasse da sempre dovute.

INPS ha comunicato che per le pensioni, le prestazioni fiscalmente imponibili, a partire da gennaio 2021 sono previste le trattenute IRPEF e le addizionali regionali e comunali relative al 2020.

Le trattenute sono tuttavia effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello di riferimento (nel 2021 per il 2020) e pertanto i tagli si protrarranno fino a dicembre. Ma se questo non è un vero e proprio taglio perché si tratta di trattenute dovute, il vero taglio arriva con il ricalcolo sul 2020 operato da INPS.

L’Istituto infatti ha effettuato il ricalcolo a consuntivo delle stesse ritenute a saldo riferite al 2020. Se le trattenute dovessero risultare per alcune pensioni minori di quanto dovuto allora INPS le recupera, sulla rata di gennaio (come ha già fatto) e sul cedolino di febbraio in pagamento per qualcuno.

Solo per le pensioni fino a 18mila euro, se il ricalcolo dà un valore superiore ai 100 euro, le somme dovute sono recuperate fino a novembre anche in questo caso.

Pensioni: ecco quali prestazioni non subiscono tagli

Ci sono alcune pensioni che tuttavia non subiranno dei tagli perché non soggette a tassazione e nel dettaglio si tratta di:

  • invalidità civile;
  • pensioni o gli assegni sociali;
  • le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni come residenza estera o vittime del terrorismo.

Ricordiamo che le pensioni nel mese di febbraio, come anche accaduto a gennaio e nei mesi precedenti, sono pagate in anticipo per coloro che la ritirano in contanti secondo un calendario che va dal 25 gennaio e fino al 30. Coloro ai quali le pensioni vengono accreditate sul conto corrente devono attendere il primo giorno bancabile di febbraio.

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