Pensione di reversibilità, a chi spetta il 100% dell’importo

Simone Micocci

21 Novembre 2023 - 16:12

condividi

Pensione di reversibilità, in quali casi ai superstiti spetta il 100% di quanto era percepito dal dante causa? Facciamo chiarezza.

Pensione di reversibilità, a chi spetta il 100% dell’importo

Solamente quando vengono soddisfatte contemporaneamente alcune condizioni la pensione di reversibilità ai superstiti spetta al 100% dell’importo che era riconosciuto al dante causa.

Quando a goderne è una sola persona, infatti, la pensione di reversibilità non spetta mai per intero: la quota dipende infatti dal numero, nonché dalla tipologia dei superstiti che ne beneficiano, in quanto ad esempio si va dal 60% del coniuge solo al 70% quando invece a beneficiarne è solamente un figlio.

Se invece a beneficiarne sono più componenti la quota aumenta e può arrivare appunto a raggiungere l’intero importo che era riconosciuto al dante causa prima del decesso: in particolare c’è un caso in cui la reversibilità spetta per intero, senza neppure il rischio di tagli per la presenza di altri redditi.

Pensione di reversibilità al 100% per il coniuge e figli

Come anticipato, la pensione ai superstiti è pari a una quota percentuale della pensione liquidata (o che comunque sarebbe spettata all’assicurato deceduto).

Nel caso in cui spetti al coniuge, è riconosciuta solamente una quota pari al 60% della pensione percepita dal dante causa, con il rischio che l’importo possa essere persino tagliato in presenza di altri redditi. Ricordiamo, infatti, che sopra le 3 volte il trattamento minimo di pensione scatta una decurtazione del 25% dell’importo, che sale al 40% per i redditi superiori a 4 volte ma inferiori a 5. Infine, l’importo si dimezza, e ne spetta solamente il 30%, nel caso di reddito che supera di 5 volte il trattamento minimo.

Tuttavia, quando insieme al coniuge ci sono anche i figli del dante causa allora sì che la quota di pensione di reversibilità aumenta con la possibilità di arrivare persino al 100%. Nel dettaglio, le aliquote di reversibilità sono stabilite nelle seguenti misure:

  • coniuge e un figlio: 80%;
  • coniuge e due o più figli: 100%.

A tal proposito, ricordiamo che spetta una quota di reversibilità anche per i figli nel solo caso in cui questi facciano parte di almeno una delle seguenti categorie:

  • minorenni;
  • inabili al lavoro indipendentemente dall’età;
  • maggiorenni, ma solo se a carico del genitore al momento del decesso, che non prestano attività lavorativa, frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili a corsi scolastici. In tal caso la reversibilità spetta nei limiti del 21° anno di età, mentre nel caso di frequenza a un corso universitario l’età aumenta a 26 anni.

È bene chiarire che quando la pensione di reversibilità spetta per intero per la presenza di figli a carico, il coniuge non deve neppure preoccuparsi per i tagli previsti in caso di redditi superiori a 3 volte il trattamento minimo. I limiti di cumulabilità, infatti, non si applicano nel caso in cui il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili.

Pensione di reversibilità 100% ai figli

In assenza del coniuge superstite la pensione di reversibilità spetta ai figli, a patto ovviamente che questi soddisfino i requisiti indicati nel precedente paragrafo.

In tal caso, spetta il 70% a un figlio, l’80% a due figli e il 100% per 3 o più figli (ovviamente la quota viene equamente suddivisa tra tutti i superstiti).

Pensione di reversibilità 100% fratelli e sorelle

Molto più remota la possibilità che la pensione di reversibilità al 100% spetti ai fratelli e sorelle. Intanto va specificato che la pensione del dante causa è destinata a fratelli e sorelle solamente in assenza di coniuge, figli e genitori (o comunque laddove pur esistendo non abbiano comunque diritto all’assegno), ed esclusivamente nel caso in cui soddisfino determinate condizioni:

  • celibi o nubili;
  • inabili al lavoro al momento della morte del pensionato;
  • non titolari di pensione diretta;
  • a carico del dante causa.

In tal caso spetta un quota pari al 15% per il fratello o sorella sola, che sale fino al:

  • 30%: due fratelli o sorelle;
  • 45%: tre fratelli o sorelle;
  • 60%: quattro fratelli o sorelle;
  • 75%: cinque fratelli o sorelle;
  • 90%: sei fratelli o sorelle;
  • 100%: sette fratelli o sorelle.

Insomma, la possibilità che venga riconosciuto il 100% della pensione di reversibilità a fratelli e sorelle, tra l’altro con meno del 15% a testa, sono davvero minime.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO