Contrassegno parcheggio disabili: requisiti, come richiederlo e regole per le strisce blu

Simone Micocci

3 Agosto 2023 - 21:56

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Contrassegno per parcheggiare negli spazi riservati ai disabili: chi può richiederlo e come usarlo correttamente.

Contrassegno parcheggio disabili: requisiti, come richiederlo e regole per le strisce blu

Quando si parla di parcheggio disabili ci si può riferire a due differenti forme di tutela: da una parte lo specifico contrassegno che permette di sostare nelle apposite aree riservate alle persone con disabilità, e dall’altra la possibilità di ottenere un vero e proprio parcheggio personale davanti casa.

In questa guida ci concentreremo sul primo strumento, ossia su quel contrassegno che le persone disabili possono richiedere così da poter parcheggiare negli appositi spazi a loro riservati e - in alcuni casi - anche nelle zone delimitate da “strisce blu”: come specificato dal decreto legge n. 121 del 10 settembre 2021 - convertito in legge n. 156 del 9 novembre 2021 - i parcheggi a pagamento sono gratuiti per chi è in possesso del contrassegno per disabili, ma solo nel caso in cui i parcheggi dalle “strisce gialle” risultino occupati.

A tal proposito - ricordando che il contrassegno, anche se molti pensano il contrario, è legato alla persona invalida e non a un singolo veicolo e per questo chi lo utilizza in maniera impropria rischia pesanti sanzioni - vediamo come fare richiesta per ottenere il permesso di parcheggiare negli appositi spazi per persone con disabilità, nonché quali sono i requisiti per farlo.

Requisiti

Non tutti i disabili hanno diritto al contrassegno. Lo possono ottenere, infatti, solamente:

  • le persone invalide con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta (come riconosciuto dall’articolo 381 del DPR del 16 dicembre 1992 n. 495);
  • i non vedenti (diritto riconosciuto successivamente dall’articolo 12, comma 3, del DPR n. 503 del 1996).

Può essere inoltre rilasciato temporaneamente a quelle persone che a causa di un infortunio, o per altre cause patologiche, hanno una temporanea riduzione della capacità di deambulazione, come pure da quelle persone con totale assenza di ogni autonomia funzionale con necessità di assistenza continua e che ne necessitano per recarsi in specifici luoghi di cura.

Come richiedere il contrassegno per disabili

Ecco la procedura per richiedere il contrassegno auto per disabili:

  • recarsi presso la ASL del territorio di residenza e chiedere la certificazione medica della cecità o della difficoltà di deambulare;
  • recarsi al Comune con la domanda di rilascio debitamente compilata e firmata e il certificato della ASL in allegato.

Il contrassegno definitivo è completamente gratuito, invece per quello temporaneo possono esserci dei versamenti aggiuntivi di piccola entità. I tempi di rilascio del tagliando variano a seconda del Comune in dipendenza della mole di lavoro a carico dell’ufficio competente.

Sul pass verrà indicato il nominativo della persona al quale si riferisce, la durata e la malattia invalidante.

Come utilizzarlo correttamente

Il contrassegno per disabili è legato alla persona e non al veicolo. Per questo se il disabile per il quale è richiesto non è a bordo è vietato parcheggiare negli spazi riservati. Chi espone ugualmente il contrassegno e approfitta dei posti auto riservati rischia pesanti sanzioni amministrative (la multa fino a 335 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente).

Il contrassegno, inoltre, deve essere esposto in originale sul parabrezza del veicolo e non sono ammesse fotocopie.

Dove si può parcheggiare

I disabili con contrassegno (e i loro accompagnatori) possono parcheggiare e sostare:

  • negli spazi riservati (quelli delimitati dalle strisce gialle) che sono sempre gratuiti.
  • nei parcheggi pubblici riservati (tranne in quelli riservati a determinati titolari);
  • nelle aree parcheggio a tempo determinato, senza dover esporre il disco orario;
  • nei parcheggi a pagamento a strisce blu, senza dover pagare il parchimetro (sempre che i parcheggi per disabili siano occupati);
  • nelle Ztl (zona a traffico limitato) e Zsl (zona a sosta limitata) quando il Comune autorizza l’accesso ai veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità;
  • nelle Ztc (zone a traffico controllato) e Apu (nelle aree pedonali urbane, quando è autorizzato l’accesso anche a una sola categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità;
  • nelle zone in cui la sosta è vietata o limitata, purché il parcheggio non sia di intralcio alla circolazione.

Tuttavia non possono parcheggiare negli stalli personalizzati: in presenza di precise necessità, i disabili possono richiedere, infatti, un parcheggio individuale riservato, ad esempio davanti casa o lavoro. Possono farne richiesta le persone disabili che sono già in possesso del tagliando definitivo o temporaneo purché abilitate alla guida e possessori di un automobile.

Si può parcheggiare in un altro Comune?

Assolutamente sì, e non solo: dal momento che il contrassegno disabili è conforme con il contrassegno unificato disabili europeo, questo è valido per parcheggiare negli appositi spazi riservati tanto in Italia quanto negli Stati dell’Unione Europea.

Scadenza e rinnovo del contrassegno disabili

Il contrassegno per disabili ha una durata limitata nel tempo alla scadenza della quale si dovrà procedere al rinnovo (articolo n. 1 del D.P.R. 151/2012). Vediamo nel dettaglio cosa fare:

  • contrassegno definitivo con scadenza dopo 5 anni: bisogna presentare (entro i tre mesi successivi alla scadenza) al proprio Comune di residenza la certificazione medica del proprio medico curante che confermi il persistere dei requisiti e delle condizioni sanitarie che giustificano il precedente rilascio;
  • contrassegno invalidi temporaneo: dopo una nuova certificazione medica, rilasciata dall’ufficio medico-legale dell’Azienda Sanitaria Locale di appartenenza, che attesta nuovamente la presenza dei requisiti previsti per il rilascio del contrassegno, si può ottenere un nuovo tagliando dalla durata determinata.

Ovviamente anche in questo caso l’ufficio di medicina legale deve anche indicare i tempi di validità del nuovo contrassegno.

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