Oneri di sistema di nuovo in bolletta: cosa sono, perché si pagano e quanto incidono sul prezzo

Alessandro Nuzzo

6 Aprile 2023 - 22:32

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Scaduto il decreto che li azzerava, gli oneri di sistema sono tornati ad incidere sull’importo in bolletta. Vediamo cosa sono e perché si pagano.

Oneri di sistema di nuovo in bolletta: cosa sono, perché si pagano e quanto incidono sul prezzo

Il caro bollette a cui tutti abbiamo dovuto fare i conti nei mesi scorsi sembra essere un lontano ricordo. Anche a marzo l’Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha certificato un prezzo della materia prima di luce e gas in calo portando ancora ad un nuovo ribasso delle bollette. Peccato però che da questo mese le cifre potrebbero tornare a salire. Tutta colpa degli oneri di sistema che dal 1° aprile sono tornati ad incidere in bolletta.

Il decreto deciso dal Governo che azzerava gli oneri è scaduto lo scorso 31 marzo e da aprile gli oneri sono tornati. Incideranno al 65% fino a luglio per poi tornare al 100% come prima della crisi. Ma cosa sono gli oneri di sistema? perché si pagano? e soprattutto quanto incidono in bolletta?

Oneri di sistema: cosa sono

Le bollette di luce e gas sono composte da tre voci di spesa principali: la spesa per la materia prima, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore e poi gli oneri di sistema. Dal momento che rappresenta una voce consistente in bolletta è molto importante capire cosa sono gli oneri di sistema e perché si pagano.

Gli oneri di sistema sono obblighi di natura contributiva, vere e proprie tasse che servono a coprire i costi di attività di interesse generale per il sistema gas e l’energia elettrica. L’importo è stabilito con cadenza trimestrale dall’Arera e vale sia per gli utenti del mercato libero che tutelato. Il costo degli oneri di sistema è al suo interno scomposto in molte voci diverse per luce e gas.

Perché si pagano

Gli oneri di sistema si pagano per coprire diverse voci di costo come gli interventi per il risparmio energetico o lo sviluppo di fonti rinnovabili. Essi si scindono al loro interno in molte voci. Per l’energia elettrica sono le seguenti:

  • 77,0% Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3);
  • 12,5% Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia (Ae);
  • 4,1% Promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (UC7);
  • 2,7% Oneri Nucleari (Decommissioning nucleare) (A2);
  • 1% Compensazioni per le imprese elettriche minori (UC4);
  • 1% Sostegno alla ricerca di sistema (A5);
  • 0,8% Agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (A4);
  • 0,6% Oneri per il bonus elettrico (As);
  • 0,3% Compensazioni territoriali agli enti locali che ospitano impianti nucleari (MCT).

Per le bollette del gas invece i riferimenti sono questi:

  • RE: risparmio energetico;
  • UG2: compensazione dei costi di commercializzazione;
  • UG3: recupero oneri di morosità per gli esercenti i servizi di ultima istanza;
  • GS: bonus gas, pagato solo dai condomini con uso domestico.

Quanto incidono in bolletta

Gli oneri di sistema incidono in maniera differente a seconda se parliamo di una bolletta del gas o dell’energia elettrica e a seconda se si tratta di un cliente residenziale o meno. Nel caso di una bolletta del gas, gli oneri sono composti da una quota fissa e una quota proporzionale al consumo. Una famiglia con un consumo di gas nella media può arrivare a pagare anche il 4% in più. Percentuale che sale per i clienti non residenti che devono pagare una quota fissa più alta.

Per una bolletta dell’energia elettrica gli oneri di sistema addebitati sfiorano il 22% del totale. Ad esempio per una bolletta di circa 85 euro, gli oneri di sistema sono circa 18 euro più Iva. L’importo diventa più salato se si tratta di un cliente non residenziale, in questo caso l’incidenza arriva al 38%. La differenza deriva dal fatto che dal 2017 gli utenti domestici non residenti pagano una quota fissa per oneri di sistema di 135€ all’anno non prevista invece per i residenti.

Esiste un modo per non pagarli?

Trattandosi di obblighi di natura contributiva decisi dal Governo, sono delle vere e proprie tasse a cui è impossibile sfuggire. L’unico modo per non pagarli resta dietro decisione del Governo, come è avvenuto in questi mesi quando a causa del caro energia, si è deciso di azzerarli per luce e gas fino allo scorso 31 marzo.

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