Allarme Omicron, la nuova emergenza è nei pronto soccorso e in ospedale: “I reparti sono bloccati”

Stefano Rizzuti

8 Luglio 2022 - 10:16

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La nuova ondata di casi legati alla sottovariante Omicron 5 inizia a mandare in affanno i pronto soccorso e gli ospedali. E il problema riguarda anche lo stop alle altre cure.

Allarme Omicron, la nuova emergenza è nei pronto soccorso e in ospedale: “I reparti sono bloccati”

I contagi sono 100 volte più di un anno fa, i ricoveri quattro volte di più. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 107.240 casi con 94 vittime, il tasso di positività è sopra il 28%. Aumentano i ricoveri e l’incidenza in Italia ha superato i 1000 casi ogni 100mila abitanti. Questi sono solo alcuni dei numeri dell’ultima ondata di Covid legata alla sottovariante Omicron 5.

Cifre che preoccupano soprattutto per un motivo: gli ospedali e i pronto soccorso tornano a essere pieni e in affanno, anche se molto spesso i pazienti vengono ricoverati per motivi non legati al Covid. Il problema, però, è che i reparti vengono bloccati perché i positivi devono essere isolati.

A lanciare l’allarme sui pronto soccorso italiani è Agenas: “Stanno esplodendo”, è il chiarissimo messaggio. E la situazione preoccupa in tutta Italia e non solo in alcune zone. I dati dell’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute non sono di conforto: vediamo cosa dicono e qual è la situazione nei reparti.

Incidenza supera i 1000, aumentano ricoveri

Il monitoraggio della cabina di regia evidenzia come l’incidenza sia arrivata a 1.071 casi ogni 100mila abitanti: solo una settimana fa si fermava a quota 763. L’indice Rt è ben al di sopra della soglia d’allerta, a quota 1,40. Aumenta anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva: in sette giorni passa dal 2,6% al 3,5%.

L’aumento è ancora più marcato per i ricoveri in area medica Covid: si va dal 10,3% di una settimana fa al 13,3% attuale. Nessuna Regione viene classifica a rischio basso, mentre 12 sono a rischio moderato e ben nove vengono considerate a rischio alto.

L’allarme dell’Agenas sui pronto soccorso

Enrico Coscioni, presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, lancia l’allarme sulla situazione dei pronto soccorso in Italia, sottolineando che stanno esplodendo e la situazione è critica in diverse zone del Paese. Nelle precedenti 24 ore i posti occupati in area medica Covid sono aumentati di un punto percentuale, mentre le intensive sono poco al di sotto del 4%: un anno erano entrambi al 2%.

L’appello dell’Agenas sembra essere stato accolto dal ministero della Salute che, attraverso una circolare, ha sollecitato le Regioni ad ampliare il numero di posti letto, tanto in area medica quanto in terapia intensiva, per i reparti Covid.

Con Omicron 5 allarme sui ricoveri

Nei prossimi giorni potrebbe essere superato il limite dei 10mila ricoveri di persone positive al Covid negli ospedali italiani e aumentano i timori per l’estate. Il problema non riguarda solo il Covid, ma anche il rischio di uno stop alle altre cure a causa del sovraffollamento negli ospedali.

Anche perché non va dimenticato che l’alto numero di contagiati sta già provocando un parziale blocco di alcuni servizi con tantissimi contagiati in ospedale che devono poi stare in isolamento perché positivi: è quello che da molti esperti viene definito come un lockdown di fatto.

Il problema non sono tanti i pazienti gravi, considerando che circa metà dei ricoverati si è scoperto essere positivo al Covid solo dopo l’arrivo in ospedale, non sapendo prima di essere contagiato. In ogni caso questi pazienti devono essere isolati e per questo motivo si rischia di bloccare i reparti non potendo sfruttarli al 100%. Secondo i dati Fiaso attualmente sono in aumento anche i ricoveri per Covid: sono il 52% contro il 48% dei ricoverati con Covid.

L’estensione della quarta dose di vaccino agli over 60

Per fronteggiare la nuova ondata di Omicron il governo sta intanto valutando di estendere la quarta dose del vaccino anche a tutti gli over 60. Il ministero della Salute sta riflettendo su questa ipotesi dopo l’aumento dei contagi. Ricordiamo che oggi la seconda dose booster è prevista solo per gli over 80 e per gli over 60 immunodepressi. Il governo potrebbe quindi seguire il suggerimento dell’Ema che chiede di procedere con una nuova somministrazione a tutti gli over 60.

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