Addio mascherine? «Il virus non sparisce, ecco cosa accadrà il prossimo inverno». Intervista a Pregliasco

Emiliana Costa

10/02/2022

11/02/2022 - 08:47

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La curva dei contagi continua a rallentare e il governo traccia la road map delle riaperture. Siamo alla fine della pandemia? Ne abbiamo parlato con il virologo Pregliasco: «Il virus non sparirà».

Addio mascherine? «Il virus non sparisce, ecco cosa accadrà il prossimo inverno». Intervista a Pregliasco

In Italia la curva dei contagi continua a rallentare. Nel bollettino di ieri, 9 febbraio, sono stati registrati 81.367 nuovi contagi da Covid-19. Il giorno precedente erano 101.864. Alto ancora il numero delle vittime, 384. Oggi il nostro paese toccherà il triste traguardo dei 150 mila morti dall’inizio della pandemia. Come fosse scomparso l’intero comune di Rimini.

Intanto, il governo traccia la road map delle riaperture. Da domani, 11 febbraio, stop alle mascherine all’aperto, anche in zona rossa e via libera alle discoteche. Non solo. Il 31 marzo, con la fine dello stato d’emergenza, le mascherine potrebbero essere abolite anche all’interno. Ma in diversi comuni italiani, dalla Puglia al Veneto è scattata l’allerta Omicron 2. Siamo davvero pronti alle riaperture? Ne abbiamo parlato con Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Istituto Galeazzi e professore dell’Università di Milano.

Via mascherine al chiuso dal primo aprile, siamo pronti?

C’è una situazione epidemiologica buona, stiamo assistendo alla coda di questa ondata. Vediamo una luce in fondo al tunnel e nelle prossime settimane le cose dovrebbero migliorare. Dopo una guerra di trincea, c’è il desiderio da parte delle istituzioni di allargare le maglie di una serie di controlli necessari finora per contenere il virus. E adesso con l’approccio italiano prudente si inizia ad allentare. Se si considera l’attuale andamento, da aprile potremo togliere la mascherina anche al chiuso.

Da domani si torna in discoteca e in pista non servirà la mascherina. Cosa ne pensa?

La riduzione della quarantena, lo stop all’obbligo di mascherina, il ritorno in discoteca sono tutte misure che aumentano in quota parte un certo rischio. Ma con l’attuale situazione epidemiologica, è un rischio che si può sopportare. Facendo sempre affidamento sul buonsenso delle persone.

Il green pass serve ancora?

L’adozione del green pass, mantenuto nel tempo, ha l’obiettivo di garantire la maggiore vaccinazione possibile con dose booster. In futuro ci sarà un cambiamento nella strategia di immunizzazione. I vaccini diventeranno annuali con sieri aggiornati per le persone fragili.

E dunque niente quarta dose?

I dati che provengono da Israele sono chiari. La somministrazione in tempi ravvicinati non ha portato a grandi risultati. In futuro per guarire dal Covid si farà riferimento a un uso massiccio di antivirali.

Le vaccinazioni tra i bambini procedono a rilento. Si sta aprendo agli 0-5 anni.

In questa fase epidemica c’è necessità di vaccinare tutti i bambini. Omicron li colpisce di più. È fondamentale dunque una vaccinazione generalizzata. In futuro si arriverà a un approccio più soft, con la sola immunizzazione per i bimbi più fragili.

In diversi regioni è scattato l’allarme Omicron 2. C’è da preoccuparsi?

Non c’è solo Omicron 2, esiste anche Omicron 3. Ma sono tutte variazioni sul tema. Entrambe le sottovarianti hanno caratteristiche simili a Omicron 1, per quanto riguarda contagiosità e letalità.

Siamo alla fine della pandemia?

Viste le caratteristiche del virus, rimarrà endemico con andamento ciclico, come le ondulazioni di un sasso in uno stagno. Non arriveremo all’immunità di gregge. Convivremo con il Covid, ma ne abbiamo altri di coronavirus. Il prossimo inverno ci sarà un rialzo dei casi, nel contesto delle infezioni respiratorie stagionali. Non dobbiamo abbassare la guardia e ricordarci di quei turisti orientali che già prima della pandemia utilizzavano la mascherina. Nel momento dell’emergenza abbiamo avuto restrizioni, nel prossimo futuro accorgimenti. Sarà un ritorno alla normalità ma con l’esperienza. Sperando che non arrivi una nuova variante.

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