Una nuova ondata di Covid è molto improbabile: la previsione dell’immunologo

Martino Grassi

13 Ottobre 2021 - 18:07

condividi

Grazie all’alto numero di italiani vaccini è molto improbabile che il contagio possa ripartire. È questa la previsione dell’immunologo Francesco Le Foche.

Una nuova ondata di Covid è molto improbabile: la previsione dell’immunologo

Una nuova ondata di Covid nel nostro Paese è altamente improbabile. È questa la posizione sostenuta da Francesco Le Foche, immunologo dirigente del day hospital di Immunoinfettivologia presso l’istituto di Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I di Roma.

Grazie a un elevato numero di italiani vaccinati, che continua a crescere giorno dopo giorno, tra poco tempo potremmo tornare a una situazione di quasi normalità, spiega l’esperto nel corso di un’intervista per il Corriere della Sera.

Una nuova ondata di Covid è improbabile per Le Foche

“Continuando su questa linea è molto improbabile” che il contagio possa ripartire. Ne è particolarmente convinto Francesco Le Foche: “Ora possiamo dirci più tranquilli, dato che l’85% delle persone si è vaccinato. E ciò ha ridotto moltissimo contagi e ospedalizzazioni. Tra poco avremo una percentuale così alta di vaccinati da poter riaprire tutto per tutti”.

Al momento infatti una percentuale estremamente alta di italiani ha deciso di sottoporsi alla vaccinazione e questo ha permesso una riapertura in sicurezza, tanto che secondo l’esperto, entro gennaio 2022 potremmo tornare alla completa normalità. Infatti, fin dall’inizio della pandemia “gli italiani sono stati responsabili, attenti alle regole e il servizio sanitario nazionale, grazie all’abnegazione di medici, infermieri e di tutti gli altri operatori, ha retto all’onda d’urto della pandemia. In più abbiamo vaccini e terapie. Come monoclonali e farmaci antivirali”.

Le Foche parla anche dell’aumento della capienza di cinema, teatri, stadi e discoteche, e proprio riferendosi a queste ultime ha dichiarato che non c’è pericolo se si è vaccinati. Visto che i giovani hanno interpretato che il vaccino è l’equivalente della libertà, si stanno vaccinando per poter tornare a gestire la propria vita. E presto potremo riaprirle al 100%. Quanto agli stadi, mi preoccupa solo un po’ l’ingresso, dove la gente si ammassa. Va organizzato”.

Anche i bambini devono vaccinarsi

Secondo Le Foche è importante che anche i bambini più piccoli ricevano il vaccino il vaccino contro il Covid: “Anche loro hanno il diritto alla salute. Dai 5 agli 11 anni si attende a breve l’autorizzazione. La dose è un terzo di quella degli adulti”.

Della stessa opinione anche per quanto riguarda le donne incinta dal terzo mese in su dato che “il sistema immunitario ha un impegno superiore. L’excursus polmonare si riduce perché il diaframma si alza. E perché darà anticorpi nei primi mesi di vita al bambino. È consigliato anche durante l’allattamento, in modo da trasmettere gli anticorpi con il latte materno”.

Argomenti

# Italia

Iscriviti a Money.it